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La situazione militare in Siria nel dicembre 2017, da Wikipedia.

Siria, Putin vuole stravincere. E prepara un piano di pace

Dopo la missione impossibile con cui ha messo fine alla guerra, colloqui con Iran e Turchia per decidere il futuro

Ricordate? Era il settembre 2015 e la guerra siriana sembrava senza vie d'uscita. Così quando - il 30 di quel mese - Vladimir Putin annunciò di voler scendere in campo bombardando l'Isis e gli altri gruppi jihadisti, molti scommisero su un'imminente guerra mondiale.
Una previsione fattasi ancor più verosimile due mesi dopo, quando la Turchia di Erdogan abbatté un aereo russo. Invece Vladimir Putin ha fatto il miracolo. In poco più di due anni ha realizzato un'autentica missione impossibile mettendo fine - grazie alla sconfitta dell'Isis e degli altri gruppi jihadisti - a un conflitto costato oltre 320mila vite. Un'impresa suggellata martedì dell'abbraccio con il presidente siriano Bashar al-Assad arrivato in gran segreto a Sochi per dare il pieno assenso al suo piano negoziale. Un assenso scontato visto che solo l'aiuto di Putin gli ha permesso di sopravvivere a chi voleva fargli fare la stessa fine di Gheddafi e Saddam Hussein. Ma la missione di Putin non è finita. Non pago di aver tenuto in sella Assad vuole ora far siglare un ambizioso piano di pace ai protagonisti diretti e indiretti del conflitto diventando così il vero ago della bilancia degli equilibri meridionale. Non a caso ieri a Sochi sul Mar Nero ha guidato i colloqui tra il presidente iraniano Hassan Rouhani - principale alleato militare di Bashar Assad - e il suo omologo Recep Tayyp Erdogan, grande protettore di una rivolta anti Assad nata e cresciuta nei santuari disseminati oltre la frontiera turca. Ma non solo. Mentre Rohuani ed Erdogan concordavano con Putin un piano per garantire la permanenza al potere di Bashar Assad e lo svolgimento di nuove elezioni a Riad, il re saudita Salman e suo figlio Mohammed Bin Salman mettevano in atto un altro capitolo del piano proposto da Mosca.

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il Giornale, 23 novembre 2017


Siria, Putin: da Mosca contributo decisivo per sconfitta terrorismo

Mosca ha dato un contributo importante alla sconfitta dei jihadisti siriani, che hanno cercato di trasformare la Siria “in un punto d’appoggio per l’aggressione globale, anche contro la Russia”: lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin.

Oltre 48 mila militari russi hanno preso parte all'operazione antiterrorismo in Siria dal settembre 2015: lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin.

"Più di 48 mila tra ufficiali e soldati — ha detto durante una cerimonia di assegnazione di onorificenze ai militari russi che sono tornati dalla Siria — hanno preso parte all'operazione in Siria negli ultimi due anni: sono rappresentanti di quasi tutte le specialità militari: piloti e marinai, forze speciali e polizia militare, genieri, esploratori, addetti alla comunicazione, specialisti medici e della logistica, ufficiali di comando e consiglieri militari".

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Sputnik, 28 dicembre 2017


1

Il Califfato è quasi del tutto sparito dal territorio siriano, ed è accaduto per “caso”.

Anzi ...
per “magia”.
Anzi ...
forse il Califfato impalcato dalla CIA, co-finanziato dagli emiri arabi, e in affari con la Turchia è stato solo un “brutto sogno” nel limbo onirico in cui sono tenute in ammollo le genti occidentali, che da decenni ragionano per Immaginario indotto dall'industria mass-mediatica e non per Raziocinio scolastico, già pronte per essere incluse 24/7 nella realtà virtuale [ 1 ].

Chi ha vinto la Guerra in Siria, e asportato dalla terra siriana il tumore detto “ISIS” ?