Titolo dell'articolo de Il Giornale dedicato al fattaccio.
Notizie, e Commento di Marco Poli Ho sempre disprezzato il programma televisivo Le Iene [1]: una trasmissione d'intrattenimento camuffata da controinformazione che punta alle parti basse di una platea catodizzata e sottomessa, di un filone tra il serio e il satirico inaugurato negli Anni '90 sulla scia dell'inchiesta Mani Pulite. La trasmissione è arrivata al 25° anno di attività. Laddove la magistratura italiana non arriva, oppure si muove con ritardo, ecco che la pancia pelosa del Popolino viene saziata con le molestie mosse dagli ''inviati'' – buffoni vestiti come i protagonisti del film cult di Quentin Tarantino da cui è mutuato il titolo dell'edizione italiana { [2][3][4] ... [5] ... } – a coloro che sono giudicati ''colpevoli'' a ''furor di Popolo'', dando così l'illusoria soddisfazione di Giustizia compiuta. La versione giovanile e furbetta della cosiddetta ''gogna mediatica''. 1 E' improbabile – nella società dello spettacolo la Macchina fagocita, mastica, e vomita tutto – ma segno che il meccanismo potrebbe incepparsi con il caso drammatico di un doppio suicidio, nel quale la trasmissione ha avuto un ruolo [6][7]: * Roberto Zaccaria, 64enne di Forlimpopoli ( FC ), ha gestito un avatar femminile ( dal nome Irene Martini ) più altri due ( comprimari ) in una relazione via-chat protrattasi per mesi con un ragazzo forlivese di 24 anni, Davide, che dopo avere scoperto l'inganno si è suicidato impiccandosi nella soffitta di casa. Per il fatto, Zaccaria è stato condannato al pagamento di 825 € per sostituzione di persona [8]; * i genitori del giovane suicida hanno deciso di fare appello e si sono rivolti alla trasmissione Le Iene, che ha inviato tale Matteo Viviani a cercare e poi tediare lungamente lo Zaccaria per le strade della cittadina, mentre accompagnava l'anziana madre disabile in sedia a rotelle [9]; * dopo qualche giorno – pare per pressioni ambientali – lo Zaccaria si è tolto la vita con una dose esagerata di barbiturici, lasciando la madre sola [10]. 1.1 Nel gergo internettiano, catfish è il soggetto che simula e catfishing la tecnica usata :
Ai moventi citati nella definizione, va senz'altro addotto il bisogno di denaro : ottenuta la fiducia del corrispondente, talvolta il soggetto predatore avanza richieste di denaro con varie motivazioni, talvolta usando il ricatto ( ad esempio, la minaccia di rendere pubbliche le foto intime improvvidamente spedite dalla vittima )[12]. Il termine ''catfish'' – letteralmente ''pesce gatto'' [13] – è stato mutuato dal titolo di un docufilm diretto nel 2010 da Henry Joost e Ariel Schulman [14], seguito da una trasmissione televisiva USA che si è occupata per varie stagioni dell'argomento e di cui è stata anche prodotta l'edizione in lingua italiana ( 8 stagioni sul canale Mtv )[15]. Le fotografie carpite e usate nell'inganno esposto nel film raffigurano in realtà la modella e fotografa Aimee Gonzales di Vancouver ( Canada )[16]. La particolare declinazione del termine ha avuto origine in un aneddoto postato dall'ex-marine e pastore Charles R. Swindoll detto ''Chuck'' [17] nel blog del suo sito-web professionale :
Pertanto, il significato originario della metafore è quello di una persona che tiene in qualche modo attiva la vita altrui. |