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Ingenti forze di polizia a difesa dei cittadini



Effetti speciali cofferatiani


Da qualche giorno a Porta San Vitale c'è un presidio di gipponi e mezzi della Polizia con una dozzina di agenti e una unità cinofila, più qualche vigile urbano : suppongo che tale dispiegamento di forze sia frutto dei recenti accordi tra lo Sceriffo e la Questura - il forestiero non voleva l'uso dell'Esercito a Bologna, ma che differenza c'è ? - per ristabilire la "sicurezza" nelle aree più problematiche dalla città.
Suppongo che cotante divise si siano stabilite alla Porta vicino a casa mia per dissuadere lo spaccio stanziale di sostanze stupefacenti ... (il fido bau-bau me lo fa intendere, anche se non sono sicuro che sniffi la droga). Oppure sono lì solo per sgomberare i comunitari e gli extra-comunitari che hanno battezzato i portici che sottendono i call-center della zona come area di socializzazione.
Pochi giorni fa ci sono stati manifesti minacciosi affissi sulle saracinesche degli esercizi commerciali gestiti dai paki (ma sotto questo nome i bolognesi comunemente indicano gli immigrati da tutti i paesi del sub-continente indiano) ed un attentato ad uno di questi : è questa la provvida risposta delle autorità cittadine ?
Se c'è un problema di degrado è che la gente che sosta fuori dai call-center a bere birre comprate al paki-alimentare vicino, poi non si fa scrupoli a pisciare per strada o negli anfratti dei portici anche in pieno giorno.
Il problema sarebbe facilmente risolvibile con la sistemazione di bagni pubblici autoigienizzanti che una volta a Bologna erano diffusi e si chiamavano vespasiani, erano rozzi ma efficaci : ce n'erano anche sui viali di circonvallazione ... servirebbero a tutti.
Che il Comune prima sistemi dei cessi pubblici, poi sanzioni chi piscia per strada !
Al limite : perchè non si stabilisce una regola comunale per la quale i suddetti commercianti debbano attrezzarsi di bagni ed un nesso tra il loro esercizio e quanto i loro clienti fanno in strada ?
I ristoratori bolognesi sono stra-tartassati per 'sta faccenda del "degrado", mentre ai paki non viene richiesto alcun dovere in tal senso : questa è una delle differenze di trattamento - frutto di distrazioni ? Volute ? - che fanno nascere e poi crescono sentimenti razzisti.

Comunque

C'è bisogno che io scriva che - comunque - tale sforzo è perfettamente inutile, e quando - tra qualche giorno ancòra - il presidio dissuasivo sarà tolto e sistemato in un'altra zona, la situazione tornerà esattamente quella di prima ?
E quanto costano ai cittadini queste spettacolari coreografie ?
Non sarebbe più logico ed economico prendere provvedimenti come quelli che ho scritto sopra e - per quanto riguarda lo spaccio - legalizzare la vendita degli stupefacenti nelle farmacie ?
Ma ne vedremo delle belle, perchè si sta entrando (con ritardo) nella campagna elettorale per l'elezione del sindaco e sappiamo bene che - qualunque livello, locale o nazionale - l'amministrazione uscente dà il meglio di sè proprio nei mesi del rush propagandistico.
Che nel caso di Cofferati e della sua "ciurma" è - chiaramente - il peggio ... spesso in linea con quanto legiferato dal governo Berlusconi IV o in consonanza di linea politica.

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"Prima le minacce scritte poi gli attentati ai negozi dei pakistani" = articolo in Zic.it

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