Le discussioni (in)utili
Anche se chilometricamente lontano, resto in contatto con Bologna attraverso 1) i contatti con gli amici e 2) la lettura quotidiana del free-press "il Bologna".
E ho letto del clamore chiassoso scoppiato per una preghiera islamica di massa in Piazza Maggiore, che non verrà ripetuta.
Non voglio entrare nel merito religioso e politico della manifestazione (una preghiera collettiva a supporto dei palestinesi che sono stati ancòra e barbaramente bombardati da Israele), ma solo appuntare : finalmente, la piazza (Maggiore) da malinconicamente deserta - come tante altre italiane - ed abitata quotidianamente da una ventina di umarèlls con le mani giunte dietro la schiena - è tornata ad essere luogo d'incontro, e di discussione.
Anche se chilometricamente lontano, resto in contatto con Bologna attraverso 1) i contatti con gli amici e 2) la lettura quotidiana del free-press "il Bologna".
E ho letto del clamore chiassoso scoppiato per una preghiera islamica di massa in Piazza Maggiore, che non verrà ripetuta.
Non voglio entrare nel merito religioso e politico della manifestazione (una preghiera collettiva a supporto dei palestinesi che sono stati ancòra e barbaramente bombardati da Israele), ma solo appuntare : finalmente, la piazza (Maggiore) da malinconicamente deserta - come tante altre italiane - ed abitata quotidianamente da una ventina di umarèlls con le mani giunte dietro la schiena - è tornata ad essere luogo d'incontro, e di discussione.
Già, perchè il "crescentone" è pedonalizzato e chiunque ha il diritto di usarlo.
Ce n'eravamo dimenticati, ed ora torna d'attualità, anche se in negativo : l'opinione pubblica "perbenista" pare scioccata dalla manifestazione spontanea, ed il pensiero più ricorrente è il divieto d'uso.
Meglio una piazza sempre triste e vuota, e fare finta che i problemi non ci siano : questo è il trend bolognese (e non solo).
Spero che verranno altre "scosse", e altrettanti spunti di discussione.
Link
"La questura vieta la preghiera e il corteo in Piazza Maggiore" = articolo in Repubblica.it
Ce n'eravamo dimenticati, ed ora torna d'attualità, anche se in negativo : l'opinione pubblica "perbenista" pare scioccata dalla manifestazione spontanea, ed il pensiero più ricorrente è il divieto d'uso.
Meglio una piazza sempre triste e vuota, e fare finta che i problemi non ci siano : questo è il trend bolognese (e non solo).
Spero che verranno altre "scosse", e altrettanti spunti di discussione.
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"La questura vieta la preghiera e il corteo in Piazza Maggiore" = articolo in Repubblica.it
Concordo con te: che tristezza ste piazze desolatamente vuote dove solo lo struscio disordinato e individualista la fa da padrone...
RispondiEliminaNon sono contro il capitalismo, ma non si può tenere assieme una società solo col meccanismo del consumo : compra - mangia - stà zitto.
RispondiEliminaBisognerebbe creare luoghi/macchine di consumo E aggregazione di qualità superiore a quelle "stalle per la mungitura" che sono i centri commerciali, perlomeno.
Le esigenze umane sono più complesse, la pressione sale lentamente ma inesorabilmente.
Non abbiamo una classe politica adeguata al tempo presente, e la spinta arriverà dal basso.