Il grafico dell'evoluzione dei circuiti integrati ( sull'asse x la linea temporale dal 1971, sull'asse y il progresso del numero di transistor implementati nei chip ) che convalida la Prima Legge di Moore [ 1 ] : la densità dei transistor stampati in un circuito integrato raddoppia ogni due anni.
I chip Intel Xeon destinati ai server, distribuiti nel 2014, contengono 4,3 miliardi ( billions ) di transistor.
Look ahead, and computers could fit inside your contact lenses or swim in your bloodstream. [ trad. : Guardando avanti, i computer potranno essere inclusi nelle vostre lenti a contatto, o nuotare nel vostro flusso sanguineo. ]. |
c|net |
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Tra le pagine che ho memorizzato tra i segnalibri nel mese di aprile e ripesco per questo mio blog, c'è un articolo divulgativo firmato da Stephen Shankland e pubblicato su c|net : “Adios, silicon: Why exotic designs are the future for the chips in your gadgets” [ 2 ].
L'autore tratta il futuro prossimo dei chip ( per essere più precisi, dei circuiti integrati [ 3 ] ) passando in rassegna materiali e tecnologie per le prossime generazioni di dispositivi.
Stante la conclamata progressione ( vedi grafico sopra ) nel giro di una decina d'anni verrà raggiunto il limite atomico di utilizzo del silicio con un incremento del costo per transistor – controcorrente il trend degli ultimi decenni – che potrebbe disincentivare l'utente all'acquisto dei dispositivi della periodica, super-–eclamizzata “ultima generazione”, e le grandi aziende produttrici ( Intel, Samsung ) stanno guardando ad altri materiali; il nodo – oltre la miniaturizzazione – è la velocità di conduzione del segnale elettrico.
=
Giammai qualcuno resti indietro, meno connesso degli altri; il treno economico del “sempre di più, sempre meglio” cioè dei numeri in costante progresso non può fermarsi, pena il crash.
...
Questa su c|net è una lettura gustosa che consiglio a tutti, introdotti e neofiti con una conoscenza basica della lingua inglese.
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Ovviamente, la fiaba vigente nella pubblicistica aziendale recita che le corporation della tecnologia lavorano alacremente per darci dispositivi mobili sempre più piacevoli da usare.
Ed è anche vero che questo sia un prodotto derivato dall'evoluzione tecnologica realizzata su scala industriale, assieme a ciò che ne consegue : basta fare una passeggiata in città, per accorgersi di quanti Homo ( individui a base carbonio ) siano immersi nel liquido amniotico della tecno–narcosi ...
camminando ...
al volante della propria auto ( tra non molto automatizzata al 100%, sulla linea del distacco progressivo degli Homo dalla propria corporeità fisica ) ...
sull'autobus ...
nei bar ...
al lavoro ...
in casa.
L'obiettivo primario delle grandi aziende, è quello di nutrire sia i dispositivi mobili che i supercomputer [ 4 ] ( i cervelli destinati alla ricerca scientifica e al controllo sociale ) di componenti sempre più performanti, e di tenere la popolazione il più connessa alla rete informatica per immagazzinare dati in tempo reale ed elaborare un modello dell'umanità sempre più accurato, giocabile usando un range di eventi via via più esteso in simulazioni su scala variabile ( dal locale al globale ).
Il derivato dalla Legge di Moore [ 1 ] ( ricordato dall'autore dell'articolo che vi propongo ) è in tal senso quasi brutale nella propria schiettezza :
Esercizio : ragionare su “POWER”.
[ ... ]
Vero e falso, Lorenzo.
RispondiEliminaVero il downgrade delle abilità minime dell'utente, nella semplificazione del rapporto Homo - Machina.
Detto volgarmente : “instupidimento dell'utente”. Che però è controbilanciato con il superamento del digital divide di quella parte di popolazione anagraficamente anziana, nata quando la radio a galena era il non plus ultra dei gadget.
Falso che il processo di miglioramento delle prestazioni non ha riguardato né riguarderà i dispositivi mobili.
Hai perso un giro o due di mercato, poco male, non è un peccato mortale.
E tablet come quelli della famiglia Surface della Microsoft invogliano proprio gli utenti più capaci - quelli dei Pc - al passaggio alla mobilità integrale.
Oggi costicchiano più di un tablet e smartphone Android, ma grazie al progresso tecnologico sopra descritto avremo nel giro di pochi anni phablet e smartphone con la potenza di calcolo degli attuali Surface Pro.
Alla gente piacciono gli effetti speciali, ne è ammaliata e li pretende.
RispondiEliminaSotto lo strato degli effetti, c'è il codice-spia ( lo spyware ).
Parecchi programmi ( anche i videogiochi ) chiedono all'utente se intende partecipare al miglioramento del software, ovvero se vuole essere monitorato mentre lo usa ... ma che prove abbiamo, nel caso in cui l'utente spunti l'opzione di non essere monitorato, che i dati della sua esperienza particolare non vengano effettivamente raccolti, impacchettati, e poi spediti alla farm di riferimento ( il numero dei server è anch'esso in progressione esponenziale ) per l'elaborazione ?
( nessuna ).
Poi c'è l'analisi di tutto quanto scorre lungo la rete : social, blog, forum, posta elettronica ... hai mai sentito parlare di Prism ?
Certo che sì.
L'ultimo ( o penultimo ) e più noto progetto di sorveglianza e profilatura globale made in Usa, ma le altre super-potenze hanno i loro.
C'è una gara tra le super-potenze che non viene focalizzata e spottata con l'importanza che merita, ed è quella per la costruzione di super-computer sempre più potenti.
E' da millenni, che il nodo della manutenzione del Potere è la raccolta di informazioni.
RispondiEliminaOggi la raccolta e l'analisi dei dati avviene non solo attraverso il software e la rete informatica ( il flusso binario lungo cavi, etere, server ).
La domotica è un fatto, le funzioni diagnostiche dei dispositivi mobili sono un fatto, gli oggetti intelligenti sono un fatto, il weareble è un fatto.
Ci sono club esclusivi che offrono ai loro clienti l'inoculazione di chip sottocutanei in cambio di benefit e sconti sui drink.
Avremo i chip iniettabili nel sistema circolatorio sanguineo, all'insaputa del soggetto oppure con la sua entusiastica approvazione.
L'obiettivo dei centri di Potere è la raccolta dei dati minuziosi sulla condizione fisica, le abitudini, l'etica e la morale di ciascun utente collegato alla Rete che pertanto ha una doppia funzione :
1 ) distrazione di massa : intrattenere gli esseri umani in mondi virtuali ( uno scorcio di WoW, la stanza di una discussione testuale ... etc. ) tanto da allietare il tempo sempre più sgombero da mansioni lavorative ed estrudere da essi la propria personalità virtuale, di cui hanno ( e abbiamo, pure io e te ) cura quanto i ragazzini ne avevano del primo Tamagochi ... fino a uno sbilanciamento verso la Realtà Virtuale ch'è il limbo della tecno-narcosi propriamente detta;
2 ) nutrimento dei centri di calcolo : una volta spediti i pacchetti di dati in forma binaria, il comportamento di ciascun utente viene analizzato, profilato, campionato; la psicologia di ciascun essere umano ( anche di quelli che non sono attivi nella rete, ma di cui si parla ) viene intessuta ed assume un aspetto tridimensionale - che possiamo anche chiamare anima digitale - nei grandi centri di elaborazione-dati ( detti super-computer dal tam-tam mediatico per enfatizzare l'aspetto competitivo al fumetto ).
Per quanto il Sistema cerchi di immergere la maggiore percentuale possibile delle unità a base carbonio ( gli Homo ) nella tecno-narcosi ... tra esse c'è e ci sarà sempre chi manterrà un profilo indipendente ed una modalità più autonoma di azione, nel promiscuo tra le due Realtà sempre più meticciate.
Onde prevenire che l'iniziativa di uno o alcuni singoli possa trascinare con sé una massa di utenti nella ribellione al Sistema, ecco che il Potere abbisogna di centri di calcolo progressivamente più possenti per l'elaborazione di simulazioni su scala di massa sempre più accurate - in cui giocare un range vasto di ipotesi ed accadimenti sociali - che diano risultati sempre più accurati.
E tutto questo, avviene ora.
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* wearable.
RispondiEliminaTutto ciò che contribuisce al controllo sarà senz'altro oggetto di impegno per lo sviluppo.
RispondiEliminaÉ normale che sia così.
É la Storia ad insegnarcelo.
I cloud sono i novelli satrapi, più fedeli e meno corruttibili.
Su questo, siamo d'accordo.
RispondiEliminaIl problema - come sempre - è il tradurre le idee ( se non gli ideali ) in procedure concrete e fruttuose.
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