Testata

Un film politico




Un poster alternativo del film, da una serie di 8 [ 1 ], progetto realizzato grazie a una collaborazione tra la galleria d'arte losangelina Gallery1988 [ 2 ] e la casa di produzione cinematografica Paramount Pictures.



Uno dei poster ufficiali del film ( a dire il vero, è l'unico che mi sia piaciuto ).



1

Qualche giorno fa ho visto in stream “Star Trek Beyond” [ 3 , 4 ] ... ed è stata un'esperienza di resistenza umana.

Una roba d'azione al 99% – e vabbé, la produzione ha scelto come regista il taiwanese-americano Justin Lin [ 5 ] che ha diretto quattro episodi della serie Fast and Furious [ 6 ] e quindi si intuiva già a cosa si andava incontro – che sembra un videogioco nel quale, però, non puoi controllare nulla ma solo assistere alla partita giocata da un altro player ( come al bar, quando si slumava lo schermo – un pezzettino, quello che si riusciva a vedere – quando giocava quello bravo ... per capire le mosse vincenti e/o solo guardare la grafica, gli avversari e i bonus dei livelli avanzati );
una robaccia pessima, dialoghi inesistenti più che superficiali, giusto qualche gag del giovane ingegnere Scott ... e dire che la forza della serie originale erano proprio le idee;
dismesso il signor Spock adulto, personaggio che era il pilastro di Star Trek – la caratteristica notevole della serie originale e delle cose migliori in quelle successive e derivate, erano le questioni e i dialoghi filosofici a due voci – e sostituito da uno Spock giovane che è un bimbominkia tra i tanti dimenticabili nel cast – e non è nemmeno tutta colpa dell'attore Zachary Quinto, se gli hanno dato un copione da ritardato – c'è veramente poco, e quel poco non è stato sfruttato a dovere;
e così, tra la noia che a tratti diventava disgusto, grafica 3D a profusione ( ma senza tratti originali ) che si dimentica subito e tanta azione ginnica, ho vissuto più di due ore ( 122 minuti ) aspettando qualcosa che accendesse il mio interesse e desse profondità alla narrazione, ma il mio impegno non è stato sufficientemente ripagato;

insomma una roba buona per le patatine, la coca-cola ed i rutti in sala ( questo è il livello artistico ) che però contiene un messaggio politico in addizione alle stucchevoli dichiarazioni di principio declamate dal capitano James Tiberius Kirk, che sono un rimaneggiamento dei princìpi liberali e del lavoro aziendale alla base dell'ideologia americana.




Jaylah.



Spaccato tecnico delle navi federali USS Enterprise e USS Franklin, e di un'ape dello sciame di Krall ( disegni di Kemp Ramillard [ 7 ] ).

2


Parte malissimo, con una ingenuità nella sceneggiatura che io reputo un vero e proprio baco : la Federazione crede immediatamente e incondizionatamente alle fregne di un'aliena che arriva alla stazione spaziale di Yorktown dalla vicina nebulosa e chiede soccorso per la sua nave, attirando la Enterprise nella trappola di Krall; una balla cui si potrebbe credere solo dopo avere fumato parecchia roba, ma il giovane capitano Kirk, con la massima incoscienza e irresponsabilità suicida/omicida possibile, parte con la nave e con tante dichiarazioni di principio punta diritto al massacro di buona parte dell'equipaggio, al rapimento dei superstiti che poi saranno deprivati dell'energia vitale, e alla distruzione del veicolo;
quindi un filare di “telefonate”, cioè di situazioni ampiamente prevedibili e di conseguenza suspence pari a zero, fino a un combattimento su Altamid [ 8 ] contro tre orconi che fa tanto anni '60, in cui i federali ricevono un aiuto inaspettato e decisivo da parte di una feroce aliena molto abile nel corpo-a-corpo;
e qui vengo alla pecca maggiore : non è stato sviluppato il possibile elemento di rottura, cioè l'amazzone aliena Jaylah [ 9 ] – nome che suona mediorientale e non a caso è interpretata da una bella attrice algerina-francese, Sofia Boutella [ 10 ] – che si era appropriata dell'astronave USS Franklin ( smarritasi nello spazio profondo un secolo prima dei fatti narrati ed arenatasi su Altamid ) e la usava come dimora personale, dopo conveniente occultamento;
notevole è l'uso di proiettori olografici sia nei combattimenti per creare l'illusione di [ n ] copie del soggetto – tecnica simulativa che è la versione fantascientifica di una delle tecniche ninja, il kawarimi [ 11 ] – che per nascondere la vecchia astronave dagli occhi dei nemici; ma l'alterità fisiologica si limita ad un buon make-up che le cosplayer di tutto il mondo stanno già imitando [ 12 , 13 ... ] senza ricorrere alla computer grafica per esperire dismorfologie comparate con gli Homo Sapiens, che avrebbero potuto essere disturbanti per lo spettatore-medio.



 

Jaylah occupa la poltrona del capitano della USS Franklin, un tempo di proprietà della Federazione dei Pianeti Uniti ed ora sua casa per usucapione.
Mi casa no es tu casa ... ma durerà poco.


Troppo facilmente l'amazzone cede il controllo della nave all'equipaggio dell'Enterprise, giusto l'accenno di uno screzio con Kirk quando occupa la poltrona del capitano con mossa felina, anticipando il terrestre;
e alla fine del film ?
Ammansita come un animaletto domestico, persino si commuove alla notizia della sua ammissione all'Accademia Spaziale ...

et voilà !
Il barbaro è magicamente integrato secondo la fiabesca ideologia politica global, vedi la filologica congiuntura tra Star Trek e la Festa de l'Unità in atto a 051 [ 14 ];
e il super-cattivo di turno è un umano degenerato, vedi la voce : auto-colpevolismo.


3

Ma nessuna sorpresa, per carità;
è risaputo che l'industria cinematografica di Hollywood è stata ed è l'ufficio di propaganda del Sistema americano ed aggiungo che, al contrario della comune considerazione della plebe italiana che relega le creazioni testuali, grafiche e audiovisive di genere fantascientifico a meri prodotti per i bambini ( e per “adulti scemi” o poco cresciuti ), non esiste genere più “politico” della Fantascienza, siccome descrive ( e visualizza ) le possibilità non solo tecnologiche ma anche sociali del futuro prossimo e remoto, esercizio che dovrebbe essere il nerbo della Politica.

{ prima o poi prenderò un bel respiro, riguarderò il film e trascriverò i pistolotti etici del giovane capitano Kirk }.

[ ... ]

Bookmark and Share

Nessun commento:

Posta un commento