Testata

In memoria di Alex



Ricevo e pubblico

E per finire una bella e movimentata giornatina ... diffondo il messaggio del malatodimente (?) Claudio.
Una storia già vista anche in italia : poliziotti frustati e troppo ignoranti che si sfogano sui ragazzi ... è accaduto anche in Grecia.

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Ci stanno prendendo per il culo !

Sei dicembre duemilaotto : la goccia fa traboccare il vaso.
Un gruppo di ragazzi si sta dirigendo verso una festa.
Una pattuglia di polizia presidia il solito sito.
Scambio verbale tra i ragazzi e la polizia; segue un probabile lancio di oggetti (non confermato).
La situazione sfuma ed i ragazzi si allontanano.
Poco dopo la pattuglia raggiunge i ragazzi, ed in circostanze poco chiare, uno dei due agenti spara, uccidendo Alexis Grigoropoulos, di quindici anni.
Nella versione ufficiale, i ragazzi lanciarono molotov contro la polizia, provocandone la reazione.

E' FALSO !

Il fatto di sangue scatena una rivolta che sta infiammando tutta la Grecia.
Ma perché?

Passo indietro.

In rete sono reperibili numerose testimonianze riguardanti la situazione in Grecia, prima degli scontri attuali.
Secondo queste testimonianze, la polizia greca agisce da anni con metodi "poco convenzionali", attuando fermi e controlli (se non addirittura arresti) su cittadini prevalentemente tra i tredici ed quarant'anni.
Ragazzi fermati e trattenuti solo per i loro capelli lunghi, per un piercing o per il colore sgargiante delle loro scarpe.
Questo è tutto vero e documentato.
Aggiungiamo l'azione del governo che mette tasse dove non ce ne sono mai state, un pizzico di crisi economica, ed ecco preparata una nazione pronta ad esplodere.
La situazione attuale : guerriglia urbana in molte città della Grecia, atenei occupati, edifici ed automobili dati alle fiamme, cariche della polizia in assetto antisommossa, sassaiole e pioggia di molotov.
La televisione non ha più alcuna programmazione, e vengono trasmessi solo continui bollettini e notiziari. Solo ogni tanto, qualche canale stempera la tensione con un telefilm.
E' stato d'emergenza. E' quasi guerra civile.

Cosa sappiamo noi in Italia ?

Se seguiamo i notiziari in televisione, vediamo solo dei disordini, scene che si ripetono spesso, e che ormai passano quasi inosservate.
I vertici politici greci, invitano a condannare le violenze di stada, facendo riferimento a presunti cortei anarchici, i quali devastano tutto ciò che trovano e provocano la polizia. Sappiamo che è morto un ragazzo di soli quindici anni, ferito a morte da un colpo "di rimbalzo" esploso da un agente di polizia durante degli scontri.
Sappiamo che la Grecia è una nazione in cui vige la democrazia; sappiamo che le forze dell'ordine stanno tutelando i comuni cittadini da anarchici violenti.

Siete davvero sicuri che questa sia la verità?

La televisione è un grande filtro mediatico, e questo lo sappiamo; cerchiamo quindi notizie in internet, confidando in una maggior libertà di circolazione delle informazioni.
A cascata visitiamo alcuni siti, partendo da quello dell'ANSA, scoprendo che la mole di informazioni è molto superiore a quella passata in tivù.
Cerchiamo in Google "Alexis Grigoropoulos" e sondiamo i risultati; facciamo la stessa cosa in Youtube, alla ricerca di immagini più eloquenti. Su indicazione di un amico visitiamo anche il sito di Indymedia.
Una verità emerge su tutte : CI STANNO PRENDENDO PER IL CULO !
Discordanze ed incongruenze a non finire, di quelle a cui noi italiani siamo ben abituati; goffi tentativi di mascherare una situazione critica, definita dalle fonti ufficiali "sotto controllo ed in miglioramento".
Per strada ci sono proprio quei comuni cittadini che le forze dell'ordine dovrebbero tutelare; gli scontri sono tutt'altro che sotto controllo e la situazione è critica in tutta la nazione; i gruppi anarchici ci sono, ma sono i soliti infiltrati per creare caos e distruzione - loro fanno i danni ai lati del corteo, e chi sta in mezzo si becca le manganellate; si vuol far passare tutto questo come una manifestazione di estremismi politici, ma si tratta di legittima difesa delle libertà personali, in cui i genitori scendono in strada per sostenere e difendere i propri figli.

Signori, qui siamo alla frutta; quella marcia.

Facciamo mente locale e tiriamo le prime conclusioni : un ragazzo di quindici anni è morto in Grecia per mano di un agente, sono seguiti scontri in alcune città, e le notizie sono tutt'ora filtrate dalla televisione, nonché da alcuni siti d'informazione via-web.
Evidenze innegabili, che non ci dicono cosa sta succedendo davvero in Grecia, ma che ci lasciano sospettare che ci sia sotto molto di più.
In un primo tentativo di sensibilizzazione, attuato in rete, emerge che molti non sanno assolutamente nulla dei disordini in Grecia; chiaro, loro guardano la tivù, e la tivù non gli dice un granché.
Appare chiaro che è necessario informarsi, porsi domande e cercare risposte, smettere di affidarsi alla tivù e di darle credito come mezzo d'informazione.
Esiste un potente mezzo chiamato internet, dove reperire informazioni è più facile che farsi un caffè, e dove la pluralità è garanzia di verità: se voglio scoprire qual'è la versione più veritiera di una notizia, mi bastano pochi click.
Stiamo parlando di una situazione che potrebbe verificarsi anche in Italia; gli scontri di strada non ci sono estranei, le cariche della polizia nemmeno, le intrusioni di gruppi anarchici violenti le conosciamo, la differenza che passa tra una versione ufficiale dei fatti e quella reale, idem.

Il nostro unico invito è quello ad informarvi.

Non vi stiamo vendendo verità, non vi stiamo fornendo risposte; vi stiamo solo invitando a porvi le domande ...
Spegnete la tivù ed accendete il cervello !
Per informazioni, consigli, contatti, critiche e quant'altro, potete fare riferimento a IMALATIDIMENTE e PseudoCris, sui rispettivi siti o via mail.

Links

Imalatidimente = sito myspace di Claudio

PseudoCris = sito myspace di una misteriosa amica di Claudio

2 commenti:

  1. Grazie Bufalo!

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  2. Ma il danno irreparabile c'è già stato.
    Per limitare tali idiozie da parte di chi il casco ce l'ha (anche) dentro la testa, ci vorrebbe una svegliata collettiva ...

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