(ça va sans dire)
Arriva l'estate, e riverberano sul piccolo schermo della Rai (che io snobbo da più di un lustro) le competizioni internazionali di atletica leggera.
Quei porcelli dei miei amici faccialibreschi [ 1 ] : avvinghiati al televisore come nemmeno il polipo Paul potrebbe [ 2 ] ... guardano i mondiali di Daegu in Corea del Sud [ 3 ] solo per slumare i gesti armoniosi e le fisionomie toniche delle belle bionde scandinave ed est-europee, campionesse contemporanee di bellezza classica greco-latina rivisitata su scala globale.
E fanno bene, a tal dèg !
{ ringrazio lo slumatore Enrico Cavallini [ 4 ] }.
2
Per la stretta cronaca sportiva : nella finale del salto in lungo, la russa - 7° - è stata battuta dalla bella baltica (lettone) Ineta Radēviča [ 5 ] - 3° - che nel 2004 aveva posato per Playboy [ 6 ] e poi aveva saltato le Olimpiadi di Pechino per maternità : modello di atleta e di donna forte, che vive le proprie specifiche femminili al 100%, senza il velo e falsi pudori.
Più semplice la sua soma : una rigogliosa e grintosa orsacchiotta baltica, dalla faccia pulita.
{ la medaglia d'oro è andata alla statunitense Brittney Reese [ 7 ] }.
Links
Darya Klishina = scheda in wikipedia.org
2 - sito personale
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