Testata

C19/N – Altre sentenze contro il Green Pass



Archivio, e Notizie

di Marco Poli


Annoto nell'archivio digitale le sentenze del Giudice di Pace di Chiavari, depositate tra la fine del 2022 e l'inizio del 2023 :


Il Green pass viola il diritto all’integrità della persona: le sentenze del Gdp di Chiavari

Tre sentenze del Giudice di Pace di Chiavari aprono il varco all’illegittimità della certificazione verde per violazione di principi fondamentali, costituzionali e sovranazionali.

[1]


Due lavoratori e il cliente di un locale fecero ricorso contro i provvedimenti dell'autorità scattati per la mancata esibizione del lasciapassare nazi-sanitario.

2

Una notizia di ieri, ascoltata in una trasmissione del canale 100 Giorni da Leoni :


Un giudice smentisce la consulta: illegale il green pass per lavorare

Vittoria per un dipendente di Mps sospeso perché non voleva mostrare il certificato: dichiarato illegittimo il suo allontanamento. E oggi la Corte costituzionale tratterà dell’obbligo vaccinale per le forze dell’ordine.

[2]


Qui, un bancario del Monte dei Paschi di Siena ha avuto soddisfazione dopo l'allontanamento arbitrario dall'ufficio.
Ottimo.

=

Note

[1] : ''Il Green pass viola il diritto all’integrità della persona: le sentenze del Gdp di Chiavari', Cristina Malavolta, Diritto[punto]it, 3 gennaio 2024, [ https://www.diritto.it/green-pass-diritto-integrita-della-persona-chiavari/ ].
[2] : ''Un giudice smentisce la consulta: illegale il green pass per lavorare'', Maddalena Loy, La Verità, 15 ottobre 2024, [ https://www.laverita.info/un-giudice-smentisce-la-consulta-illegale-il-green-pass-per-lavorare-2669392526.html ];
vedi : ''15 OTTOBRE. IO non DIMENTICO / Borgognone, Del Moro, Rocchesso'', 100 Giorni da Leoni, Odysee, 15 ottobre 2024, [ https://odysee.com/@100GiorniDaLeoni:b/15-ottobre.-io-non-dimentico-borgognone,:4 ];
YT : [ https://www.youtube.com/watch?v=kypN92JeY88 ].

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{ prima pubblicazione del post su VK, il 16 ottobre 2024 [3] }.

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C19/N – Tre anni fa



Archivio, e Commento

di Marco Poli


Esattamente tre anni fa, il 15 ottobre 2021, entrava in vigore l'obbligo del lasciapassare nazi-sanitario detto ''Green Pass'' in tutti i luoghi di lavoro pubblici e privati [1][2][3][4].

Ne hanno discusso Paolo Borgognone, Franco Del Moro, e Riccardo Rocchesso su 100 Giorni da Leoni [5], e vi consiglio la fruizione di questa trasmissione.

=

Note

[1] : ''Obbligo di possesso della certificazione verde Covid-19 per i lavoratori'', Camera dei Deputati, Parlamento Italiano, 28 marzo 2022, [ https://temi.camera.it/leg18/temi/obbligo-di-possesso-della-certificazione-verde-covid-19-per-i-lavoratori.html ].
[2] : ''DECRETO-LEGGE 21 settembre 2021, n. 127'', Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, [ https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2021/09/21/21G00139/sg ];
GU Serie Generale n.226 del 21-09-2021, { PDF } : [ https://www.gazzettaufficiale.it/eli/gu/2021/09/21/226/sg/pdf ];
modificato e convertito in ''LEGGE 19 novembre 2021, n. 165'', Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, [ https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2021/11/20/21G00182/sg ];
GU Serie Generale n.277 del 20-11-2021, { PDF } : [ https://www.gazzettaufficiale.it/eli/gu/2021/11/20/277/sg/pdf ].
[3] : ''DECRETO-LEGGE 7 gennaio 2022, n. 1 (Raccolta 2022)'', Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, [ https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2022-01-07&atto.codiceRedazionale=22G00002 ];
GU Serie Generale n.4 del 07-01-2022, { PDF } : [ https://www.gazzettaufficiale.it/eli/gu/2022/01/07/4/sg/pdf ];
modificato e convertito in ''LEGGE 4 marzo 2022, n. 18'', Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, [ https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2022/03/08/22G00027/sg ];
GU Serie Generale n.56 del 08-03-2022, { PDF } : [ https://www.gazzettaufficiale.it/eli/gu/2022/03/08/56/sg/pdf ].
[4] : ''DECRETO-LEGGE 24 marzo 2022, n. 24'', Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, [ https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2022/03/24/22G00034/s ];
GU Serie Generale n.70 del 24-03-2022, { PDF } : [ https://www.gazzettaufficiale.it/eli/gu/2022/03/24/70/sg/pdf ];
modificato e convertito in ''LEGGE 19 maggio 2022, n. 52'', Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, [ https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2022/05/23/22G00063/SG ];
GU Serie Generale n.119 del 23-05-2022, { PDF } : [ https://www.gazzettaufficiale.it/eli/gu/2022/05/23/119/sg/pdf ].
[5] : ''15 OTTOBRE. IO non DIMENTICO / Borgognone, Del Moro, Rocchesso'', 100 Giorni da Leoni, Odysee, 15 ottobre 2024, [ https://odysee.com/@100GiorniDaLeoni:b/15-ottobre.-io-non-dimentico-borgognone,:4 ];
YT : [ https://www.youtube.com/watch?v=kypN92JeY88 ].

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{ prima pubblicazione del post su VK, il 15 ottobre 2024 [6] }.

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RU→UKR/NNN – Il discorso di Viktor Orbán al Parlamento Europeo, versione italiana #2

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Archivio

Il discorso di Viktor Orbán al Parlamento Europeo, versione italiana

Seconda parte


di Marco Poli



→ [0].

Pubblico la replica dell'attempata mistress Ursula von der Leyen, e quella di Viktor Orbán.

2

La replica della Presidente della Commissione Europea :


trad.

Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione.

Signora Presidente, Primo Ministro Orbán, onorevoli membri, ci incontriamo tre settimane dopo il previsto a causa delle inondazioni che hanno devastato l'Europa centrale. Cinque mesi di pioggia sono caduti sull'Europa centrale in soli quattro giorni. Gli eventi meteorologici estremi sono la nuova normalità del cambiamento climatico. Allo stesso tempo, il suo potere distruttivo è troppo grande perché qualsiasi paese possa combatterlo da solo. L'acqua ha raggiunto i cancelli dei monumenti più iconici di Budapest. Ha distrutto i raccolti e danneggiato le fabbriche. Ma in queste tre settimane, abbiamo visto il popolo ungherese rimboccarsi le maniche e aiutarsi a vicenda.

L'Europa vuole essere al loro fianco. L'Ungheria ha chiesto il supporto dei nostri satelliti Copernicus e siamo intervenuti e ha aiutato a coordinare le squadre di soccorso e a mappare i danni. Siamo anche pronti a mobilitare il nostro Meccanismo di protezione civile e il Fondo di solidarietà per tutti i paesi della regione, inclusa l'Ungheria. L'Ungheria può richiedere il nostro supporto come altri hanno intenzione di fare. L'Unione Europea è lì per il popolo ungherese in questa emergenza e oltre e gli ungheresi meritano tutti i benefici dell'adesione e l'accesso ai fondi europei.

Onorevoli membri, oggi vorrei concentrarmi su alcuni dei problemi più urgenti che stiamo affrontando durante questa Presidenza del Consiglio. Primo, l'Ucraina. Secondo, la competitività. Terzo, la migrazione.

I nostri amici ucraini si stanno dirigendo verso il terzo inverno di guerra e la Russia sta cercando di renderlo l'inverno più duro di sempre. Il mese scorso, la Russia ha inviato oltre 1.300 droni contro le città ucraine. Per tutta l'estate, centinaia di missili hanno piovuto sulle infrastrutture energetiche dell'Ucraina. Innumerevoli ucraini sono stati uccisi o feriti. Le famiglie sono state separate. Le città sono state distrutte. Il mondo ha assistito alle atrocità della guerra della Russia. Eppure, c'è ancora qualcuno che attribuisce questa guerra non all'invasore, ma all'invaso.

C'è ancora qualcuno che attribuisce questa guerra non alla brama di potere di Putin, ma alla sete di libertà dell'Ucraina. Quindi vorrei chiedere loro, avrebbero mai incolpato gli ungheresi per l'invasione sovietica nel 1956? Che cosa hanno mai incolpato i cechi o gli slovacchi per la repressione sovietica del 1968? Che cosa hanno mai incolpato i lituani per la repressione sovietica del 1991?

Noi europei potremmo avere storie e lingue diverse, ma non esiste una lingua europea in cui la pace sia sinonimo di resa e la sovranità sia sinonimo di occupazione. Il popolo ucraino è un combattente per la libertà, proprio come gli eroi che hanno liberato l'Europa centrale e orientale dal dominio sovietico. E c'è solo un modo per raggiungere una pace giusta per l'Ucraina e per l'Europa: dobbiamo continuare a rafforzare la resistenza ucraina con supporto politico, finanziario e militare.

Il mese scorso a Kiev, ho annunciato che forniremo fino a 35 miliardi di euro in prestiti all'Ucraina come parte dei 50 miliardi di dollari promessi dal G7. Questo prestito sarà rimborsato dai profitti inaspettati dei beni russi immobilizzati e confluirà direttamente nel bilancio nazionale dell'Ucraina. Quindi stiamo facendo pagare alla Russia i danni che ha causato e staremo al fianco dell'Ucraina per tutto questo inverno e per tutto il tempo necessario.

Onorevoli membri, la seconda priorità che vorrei toccare è la competitività. Un anno fa, nel mio discorso sullo stato dell'Unione qui a Strasburgo, ho annunciato la relazione di Mario Draghi sul futuro della competitività europea. Ora abbiamo tutti sentito il suo invito all'azione. Vorrei concentrarmi su due aree prioritarie. In primo luogo, colmare il divario di innovazione con altre grandi economie. L'analisi di Draghi è molto chiara sul motivo per cui stiamo perdendo terreno, soprattutto per quanto riguarda le innovazioni digitali rivoluzionarie. Troppe delle nostre aziende innovative devono rivolgersi agli Stati Uniti o all'Asia per finanziare la loro espansione. Mentre 300 miliardi di euro di risparmi delle famiglie europee vengono investiti nei mercati esteri ogni anno e nel nostro mercato unico esistono ancora troppe barriere, che impediscono alle nostre aziende di espandersi oltre confine. Ecco perché abbiamo proposto un'unione di risparmio e investimenti. Dobbiamo abbassare le barriere che impediscono alle aziende di crescere oltre confine e proporremo una nuova spinta per completare il nostro mercato unico, ridurre gli oneri di rendicontazione in settori come la finanza e il digitale. E questa è la direzione da seguire per rafforzare la nostra competitività.

Ma vediamo anche che un governo nella nostra Unione sta andando esattamente nella direzione opposta, allontanandosi dal mercato unico. Ho ascoltato molto attentamente oggi. Come può un governo attrarre più investimenti europei se allo stesso tempo discrimina le aziende europee tassandole più di altre? Come può attrarre più aziende se allo stesso tempo impone restrizioni all'esportazione da un giorno all'altro? E come può un governo essere affidabile dalle aziende europee se le prende di mira con ispezioni arbitrarie, blocca i loro permessi, se gli appalti pubblici vanno principalmente a un piccolo gruppo di beneficiari? Ciò crea incertezza e mina la fiducia degli investitori. E tutto questo in un momento in cui il PIL pro capite dell'Ungheria è stato superato dai suoi vicini dell'Europa centrale. L'Ungheria è al centro dell'Europa e dovrebbe essere al centro della nostra economia. Il popolo ungherese dovrebbe godere di tutti i vantaggi del nostro mercato unico.

In secondo luogo, il rapporto Draghi chiede un piano congiunto per la decarbonizzazione e la crescita. Vorrei rivolgermi a coloro che ancora pensano che dovremmo attenerci ai combustibili fossili russi sporchi. Solo pochi giorni dopo che i carri armati russi sono entrati in Ucraina, i leader europei si sono riuniti a Versailles e tutti e 27, tutti e 27, hanno concordato di diversificare il prima possibile dai combustibili fossili russi. Quindi, a che punto siamo con quell'impegno 1.000 giorni dopo? L'Europa si è davvero diversificata. Abbiamo costruito infrastrutture e nuovi legami con partner affidabili. Abbiamo investito in energia pulita ed economica prodotta in Europa e con successo: nella prima metà dell'anno, il 50% di tutta la nostra produzione di elettricità proveniva da fonti rinnovabili, coltivate in patria, dalla nostra energia, da buoni posti di lavoro in Europa e non in Russia.

Ma non tutti hanno agito in base agli impegni di Versailles. Invece di cercare fonti alternative, uno Stato membro in particolare ha semplicemente cercato modi alternativi per acquistare combustibili fossili dalla Russia. La Russia ha dimostrato più e più volte di non essere un fornitore affidabile. Non ci possono essere più scuse. Chiunque voglia prima di tutto la sicurezza energetica europea deve contribuire. Questa è la strada che dobbiamo percorrere.

Onorevoli membri, infine, sulla migrazione. Tutti capiscono che la migrazione è una sfida europea che richiede una risposta europea. Ed è per questo che il Parlamento europeo e il Consiglio hanno adottato il nuovo patto sulla migrazione e l'asilo. E ora dobbiamo attuarlo. Stiamo già esaminando gli Stati membri, compresi quelli alle frontiere esterne della nostra Unione, per aiutarli a gestire la nostra frontiera comune.

Primo ministro, ho sentito le sue parole nel fine settimana. Ha detto che l'Ungheria sta "proteggendo i suoi confini" e che "i criminali vengono rinchiusi" in Ungheria. Mi chiedo solo come questa affermazione si adatti al fatto che, l'anno scorso, le sue autorità hanno rilasciato dalla prigione trafficanti e contrabbandieri condannati prima che scontassero la loro pena. Questa non è lotta all'immigrazione illegale in Europa. Questo non significa proteggere la nostra Unione. È solo buttare i problemi oltre la recinzione del vicino.

Vogliamo tutti proteggere meglio i nostri confini esterni, ma avremo successo solo se lavoreremo insieme contro la criminalità organizzata e mostreremo solidarietà tra di noi. E parlando di chi far entrare, come è possibile che il governo ungherese inviti cittadini russi nella nostra Unione senza ulteriori controlli di sicurezza? Ciò rende il nuovo sistema di visti ungherese un rischio per la sicurezza, non solo per l'Ungheria ma per tutti gli Stati membri. E come è possibile che il governo ungherese consenta alla polizia cinese di operare nel suo territorio? Questo non significa difendere la sovranità dell'Europa. Questa è una porta secondaria per l'interferenza straniera.

Sì, dobbiamo rafforzare Frontex. Sì, dobbiamo finalizzare la legislazione anti-contrabbando, rafforzare Europol, attuare il patto nella sua interezza, ma questo può essere ottenuto solo con una maggiore cooperazione europea, non con una minore. E naturalmente, nel pieno rispetto del nostro stato di diritto e dei nostri valori fondamentali.

Onorevoli membri, questa è la seconda volta che l'Ungheria assume la presidenza del Consiglio. La prima volta è stata nel 2011, e in quell'occasione il Primo Ministro Orbán ha detto, e cito, "Seguiremo le orme dei rivoluzionari del 1956 e intendiamo servire la causa dell'unità europea. L'Europa deve restare unita per mantenere la sua posizione". Penso che siamo tutti d'accordo: l'Europa deve restare unita. Questo era vero allora e lo è ancora oggi.

Quindi lasciatemi concludere rivolgendomi al popolo ungherese: siamo una famiglia. La vostra storia è la nostra storia. Il vostro futuro è il nostro futuro. 10 milioni di ungheresi sono 10 milioni di buone ragioni per continuare a plasmare il nostro futuro insieme.

Grazie e lunga vita all'Europa.

[7]

RU→UKR/NNN – Il discorso di Viktor Orbán al Parlamento Europeo, versione italiana #1



Archivio

Il discorso di Viktor Orbán al Parlamento Europeo, versione italiana

Prima parte


di Marco Poli



Pubblico il discorso di apertura del Primo Ministro ungherese e Presidente in carica del Consiglio dell'Unione Europea [1], Viktor Orbán [2], tenuto mercoledì 9 ottobre nel'emiciclo di Strasburgo [3][4].

Preciso che ho tradotto con Google Traduttore [5] il testo ungherese dal documento PDF disponibile.

1

Ecco il testo tradotto in lingua italiana [6]:


trad.

Viktor Orbán, presidente in carica del Consiglio.

Gentile Signora Presidente!
Sono qui per suonare un campanello d'allarme.
Seguo l’esempio del presidente Draghi e di Macron. L’Unione europea deve cambiare e di questo vorrei convincervi oggi.
Dopo il 2011, l’Ungheria detiene per la seconda volta la presidenza del Consiglio dell’Unione Europea. Personalmente svolgo questo compito per la seconda volta. Sono stato qui davanti a te. Questa è la seconda volta che vi presento il programma della Presidenza ungherese.
Sono deputato al Parlamento da 34 anni, quindi so che è un onore che mi ascoltiate adesso. È sempre un onore parlare davanti ai parlamentari in qualità di Primo Ministro.
Ho un termine di paragone: anche nel 2011, durante la nostra prima presidenza, abbiamo dovuto affrontare delle crisi.
Abbiamo poi dovuto fare i conti con le conseguenze della crisi finanziaria, con le conseguenze della Primavera Araba e con il disastro di Fukushima. Allora promettemmo un’Europa più forte e abbiamo mantenuto ciò che avevamo promesso.
Abbiamo inoltre adottato la prima strategia sui rom a livello europeo e la strategia per il Danubio. Durante la nostra presidenza abbiamo avviato il processo di coordinamento delle politiche economiche chiamato semestre europeo, come si chiamava effettivamente all’epoca, ed è stato durante la nostra prima presidenza che l’Unione ha concluso con successo un processo di adesione, l’adesione della Croazia. Ricordiamo che tutto ciò è accaduto nel 2011.
Non è stato facile, ma il nostro lavoro oggi è molto più difficile di allora. È più difficile, perché la situazione dell’Unione è molto più grave oggi che nel 2011, e forse più grave che in qualsiasi momento della storia dell’Unione. Cosa vediamo oggi? In Ucraina, cioè in Europa, infuria la guerra, gravi conflitti ci distruggono e ci colpiscono in Medio Oriente e in Africa, e ogni conflitto porta con sé il pericolo di un’escalation.
La crisi migratoria ha raggiunto dimensioni che non si vedevano dal 2015. L’immigrazione illegale e le minacce alla sicurezza minacciano ora di disintegrare lo spazio Schengen.
E nel frattempo l’Europa sta perdendo la sua capacità globale. Secondo Mario Draghi l’Europa è di fronte ad una lenta agonia. E posso anche citare il presidente Macron, il quale afferma che l’Europa potrebbe morire perché verrà espulsa dai suoi mercati entro 2-3 anni.

Cari rappresentanti!
Si può constatare che l'Unione si trova di fronte a decisioni che determinano il suo stesso destino.

Gentile Signora Presidente!
Naturalmente la presidenza svolge anche un lavoro di organizzazione e coordinamento.

Amministrazione.
Vorrei informare gli onorevoli colleghi rappresentanti che finora abbiamo condotto 585 riunioni dei gruppi di lavoro del consiglio, presieduto 24 riunioni degli ambasciatori, tenuto 8 riunioni formali e 12 informali del consiglio, organizzato 69 eventi della presidenza a Bruxelles e 92 eventi in Ungheria. Abbiamo accolto più di 10.000 ospiti ai nostri eventi in Ungheria.
Desidero informarvi che il lavoro legislativo del Consiglio sta procedendo a pieno ritmo, stiamo lavorando su 52 fascicoli legislativi a diversi livelli del Consiglio. La presidenza è pronta ad avviare in qualsiasi momento i negoziati di trilogo con il Parlamento europeo. Al momento stiamo conducendo triloghi con voi solo su due fascicoli legislativi, ma ci sono altri 41 fascicoli in cui ciò sarebbe necessario e stiamo aspettando che ciò accada. So che ci sono state le elezioni e che stiamo assistendo ad una difficile transizione istituzionale. Ma ormai sono passati quattro mesi e siamo pronti a collaborare con voi sui 41 dossier in attesa di consultazione. La Presidenza ungherese si impegna a svolgere un ruolo di mediatore leale e di cooperazione costruttiva con tutti gli Stati membri e le istituzioni. Allo stesso tempo, la Presidenza ungherese tutelerà i poteri del Consiglio basati sui trattati, ad esempio per quanto riguarda l’accordo interistituzionale tra il Parlamento europeo e la Commissione.

Cari parlamentari, cara signora Presidente!
La presidenza non è solo amministrazione. La presidenza ungherese ha anche una responsabilità politica. Sono venuto qui a Strasburgo per presentarvi ciò che la presidenza ungherese propone all'Europa in questo periodo di crisi. La cosa più importante è che la nostra Unione deve cambiare. La presidenza ungherese vuole essere la voce del cambiamento e il suo catalizzatore. Le decisioni devono essere prese dagli Stati membri e dalle istituzioni dell’Unione, non dalla presidenza ungherese. La Presidenza ungherese solleva problemi e avanza proposte per la pace, la sicurezza e la prosperità dell'Unione.

Mettiamo al primo posto il problema della competitività. Condivido quasi in tutto la valutazione della situazione contenuta nelle relazioni di Letta e Draghi. In breve, negli ultimi due decenni la crescita economica dell’UE è stata costantemente più lenta di quella degli Stati Uniti e della Cina. La produttività dell’UE cresce più lentamente di quella dei suoi concorrenti. La nostra quota del commercio mondiale è in calo. Le imprese dell’Unione devono far fronte a prezzi dell’elettricità da due a tre volte più elevati rispetto agli Stati Uniti. Qui i prezzi del gas naturale sono da quattro a cinque volte più alti. A seguito della separazione dall’energia russa, l’Unione Europea ha perso una significativa crescita del PIL, e nel frattempo importanti risorse finanziarie hanno dovuto essere riallocate ai sussidi energetici e alla costruzione delle infrastrutture necessarie per l’importazione di gas naturale liquefatto.
La metà delle imprese europee ritiene che il costo dell'energia sia il principale ostacolo agli investimenti. Nel caso delle industrie che utilizzano intensamente energia, che sono importanti per l'economia dell'Unione, la produzione è diminuita del 10-15%.

YouTube sta boicottando progressivamente la controinformazione



Notizie

di Marco Poli


Nel corso degli ultimi 5 anni, su questa bacheca ed altre ho resocontato le censure che ho subìto personalmente nei social network del ''democratico Occidente'' [1], e una piccola parte delle tante subite dagli analisti e opinionisti della controinformazione italiana.
Ma ci sono ulteriori novità negative dopo l'entrata in vigore del Digital Services Act ( DSA ) dell'Unione Europea ( Regolamento UE 2022/2065 )[2][3], un pacchetto di compressione dei diritti basilari nel nome della ''sicurezza'' ch'è stato firmato dalla Presidente dell'Unione Europea Roberta Tedesco Triccas, coniugata Métsola [4][5], che – non è un caso – ha ricevuto due onorificenze da Vladimir Zelenskij ( Владимир Александрович Зеленский ) per il supporto economico e politico alla giunta kievana [6]. I burattini della cricca globalista si premiano tra loro, è un classico.
Ad esempio, YouTube cioè Google sta boicottando sistematicamente e progressivamente la controinformazione [7].

1

Il vlogger Andrea Lombardi [8] è uno dei tanti creatori di contenuti ( content creator ) professionali che sta affrontando grandi difficoltà nel lavoro, e ha dedicato un paio di video all'argomento [9][10].
Dopo una riunione con il referente di YouTube ha dichiarato, lapidario, che presto i canali della controinformazione verranno chiusi su quella piattaforma ... non è un danno da poco, siccome è parecchio popolare quindi guardata, e ha un sistema di monetizzazione ben fatto.
Ma ultimamente i suoi video vengono demonetizzati di default, cioè a priori di un'analisi dei contenuti.
La cosa assurda è che, spesso, lui vince i ricorsi che inoltra contro la decisione : vittorie di Pirro, siccome la società non risarcisce il vlogger per le giornate di monetizzazione perse, e quando viene ripristinata la monetizzazione in base al numero di visioni il video è oramai ''freddo'' e non compare ai primi posti nelle bacheche degli utenti.

Il bergamasco sta meditando un'azione legale, ennesima stazione di una guerra in corso tra gli apparati del Regime occidentale e la libertà di parola sancita a chiacchiere dalle costituzioni nazionali e difesa dai privati cittadini.

=

Note

[1] : al contrario, mai subìto una sola censura su VK.
[2] : ''The Digital Services Act package'', Shaping Europe’s digital future, Commissione Europea, [ https://digital-strategy.ec.europa.eu/en/policies/digital-services-act-package ];
ITA : [ https://digital-strategy.ec.europa.eu/it/policies/digital-services-act-package ].
[3] : ''REGOLAMENTO (UE) 2022/2065 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO'', Gazzetta ufficiale dell’Unione europea, EUR-Lex, 19 ottobre 2022, { PDF }, [ https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:32022R2065 ].
[4] : Roberta METSOLA, Deputati, Parlamento Europeo, [ https://www.europarl.europa.eu/meps/it/118859/ROBERTA_METSOLA/home ].
[5] : Roberta Metsola, sito personale, [ https://robertametsola.eu/ ];
FB : [ https://www.facebook.com/roberta.metsola/ ];
IG : [ https://www.instagram.com/roberta.metsola/ ];
LinkedIn : [ https://www.linkedin.com/in/robertametsolapresidentep/ ];
X #1 : [ https://x.com/ep_president ];
X #2 : [ https://x.com/robertametsola/ ];
YT : [ https://www.youtube.com/channel/UCpqEn3Ml6Zd5J-ZVkU4qBMw ].
[6] : Roberta Metsola, AA. VV., Wikipedia ITA, [ https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Roberta_Metsola&oldid=140407357 ].
[7] : ''Regolamentazione digitale: il Digital Services Act e le piattaforme online'', Miriam Foti, Altalex, 11 luglio 2024, [ https://www.altalex.com/documents/news/2024/07/11/regolamentazione-digitale-digital-services-act-piattaforme-online ].
[8] : Andrea Lombardi, sito-web, [ https://www.andrealombardi.it/ ];
Pantoprazolo Club : [ https://www.pantoprazolo.club/ ];
Facebook : [ https://www.facebook.com/andrealombardicedipeggio/ ];
Instagram : [ https://www.instagram.com/andrlmbrd/ ];
Odysee : [ https://odysee.com/@andrealombardicedipeggio:1 ];
Telegram : [ https://t.me/andrlmbrd ];
Twitch : [ https://www.twitch.tv/cedipeggio ];
X ( Twitter ): [ https://twitter.com/andrlmbrd ];
YouTube #1 : [ https://www.youtube.com/channel/UCCtExdgqJq9uke3_bIs7ESQ ];
YouTube #2 : [ https://www.youtube.com/channel/UC5VkRCVkP8ezBhiAejuXHXg ];
YouTube #3 : [ https://www.youtube.com/@lombardipodcast ].
[9] : ''Il Pantoprazolo deve cambiare, altrimenti ce lo chiudono [PUNTATA DEMONETIZZATA, sì, anche questa]'', Andrea Lombardi - C'è di Peggio, Odysee, 7 ottobre 2024, [ https://odysee.com/@andrealombardicedipeggio:1/il-pantoprazolo-deve-cambiare,:d ];
YT : [ https://www.youtube.com/watch?v=kRmBDxmAaFw ].
[10] : ''Stanno conquistando WikiPedia'', Andrea Lombardi - C'è di Peggio, Odysee, 8 ottobre 2024, [ https://odysee.com/@andrealombardicedipeggio:1/stanno-conquistando-wikipedia:4 ];
YT : [ https://www.youtube.com/watch?v=3ZXZv9Q7Ctw ].

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{ prima pubblicazione del post su VK, il 10 ottobre 2024 [11] }.



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La magistratura francese contro Telegram e i fratelli Durov



Archivio

di Marco Poli


Uno schema che talvolta ricorre nella Storia dell'Informatica, è quello della coppia in affari costituita da un tecnico e da un commerciale.
Lo erano Paul Allen ( il programmatore ) e Bill Gates ( il commerciale ), Steve Wozniak e Steve Jobs, e altri.
Solitamente le testate mass-mediatiche adempiono al loro ruolo di servitori del Potere raccontando le gesta del testimonial in primo piano, il frontman latore dell'ideologia aziendale – le aziende GAFAM ( Google, Amazon, Facebook, Apple, Microsoft ) e altre dominanti il settore informatico e tecnologico sono propulsive di radicali cambiamenti antropologici e sociali – ed omettono il secondo che non è però meno importante, oltre al dietro le scene in senso più ampio che è pure opacizzato.
Ed è accaduto anche nel ''caso Durov''.

1

Altra [0] diatriba che ha raggiunto l'acme nello scorso agosto, è stata quella che ha visto contrapposto lo Stato francese all'imprenditore russo 39enne Pavel Durov ( Павел Валерьевич Дуров ) il frontman dei due fratelli russi che hanno creato i social VK ( 2006 ) e Telegram ( 2013 ), e che, oltre a quella del Paese nativo, ha la cittadinanza emiratina, francese, e nevisiana ( Saint Kitts e Nevis oppure Saint Christopher e Nevis, arcipelago caraibico ).

Il fratello maggiore è Nikolaj ( Николай Валерьевич Дуров ) il capo programmatore, informatico e matematico russo, vincitore di 3 Olimpiadi della Matematica e di numerosi premi internazionali, nonché professore all'Istituto di matematica Steklov dell'Accademia russa delle scienze a San Pietroburgo ( Математический институт имени В. А. Стеклова РАН ). Una figura decisamente interessante che però è stata oscurata dai ''professionisti dell'informazione'' in favore del fisico palestrato e del faccino curato dell'altro, più spendibile mediaticamente per la platea imbesuita.

Non ho postato la vicenda perché ero impegnato in altre faccende ed anche perché è rimasta grosso modo avvolta nel feuilleton ch'è diventata nelle mani dei ''professionisti dell'informazione'', tuttavia ha palesato qualche retroscena interessante che ovviamente è da prendere con le pinze.
E' faticoso e disagevole, il farsi un'idea dello scorrere degli eventi sul vetro sporco della narrativa mainstream, spesso carente di dettaglie non di rado foriera di errori madornali.

2

Annoto un preambolo per coloro che sono totalmente a digiuno dell'argomento posto.

Gli attori della controinformazione italiana ed internazionale hanno trovato nelle chat di Telegram una sponda operativa efficiente per la trasmissione di dati e la discussione pubblica, aperta, e l'app omonima è diventata sinonimo di spazio per la libertà di parola di chiunque e, quindi, per l'esercizio di un fondamentale diritto costituzionale nelle tanto chiosate ''democrazie occidentali'' e in tutto il mondo.

Ovviamente, i cagnetti da guardia del Sistema detti ''fact-checker'' sono stati sguinzagliati contro la piattaforma { ... [1] ... }.

Ovviamente, i burocrati dell'Unione Europea hanno attenzionato quel social e altri con il maledetto Digital Services Act ( DSA )[2].

Già nella primavera, la società era finita nel mirino dell'Unione Europea per una sospetta comunicazione di dati falsi.
Secondo le regole del DSA, i siti sociali con più di 45M uteni nell'UE devono ottemperare a più obblighi, tra cui un controllo rinforzato dei materiali che gli utenti pubblicano in ottemperanza alla mitologica ''lotta alla disinformazione'' [3], dissimulazione di quella che, detta in parole più schiette, è censura.
La società Telegram LLC con sede a Dubai ( Emirati Arabi Uniti ) gestisce la piattaforma, e ha dichiarato 41M sul miliardo circa di utenti globali [4].

La Corte Suprema del Brasile contro X ed Elon Musk



Archivio

di Marco Poli


Ennesimo capitolo della guerra tra i burocrati e le piazze virtuali nel nome della Verità di regime e della mitologica ''lotta alle fake news'' ad essa strumentale.
E si dimostra anche che i BRICS+ non sono l'Eden in terra, ma anche in Paesi come il Brasile i diritti civili – l'espressione delle proprie idee ed opinioni attraverso il mezzo informatico – sono sotto attacco.

1

Provo sempre un certo disagio, diciamo pure un po' di mal di pancia, quando inizio la ricerca di articoli e documenti su un determinato argomento oppure fatto specifico.
Questo avviene perché le testate giornalistiche italiane ed estere sovente non riportano il materiale primario, e nemmeno i collegamenti al materiale primario nella rete estesa.
Neppure quei siti che s'impegnano nel ricostruire con buon numero di particolari una faccenda topica. E' anche il caso della guerra giudiziaria che contrappone la Corte Suprema del Brasile al tycoon Elon Musk { [1][2] ... }.

1.1

Riconosciamo subito al volo alcune stigmate dell'informazione mainstream : ad esempio, chi critica la narrazione ufficiale è definito come soggetto della ''estrema destra''.
All'incirca un terrorista.
Nello specifico, si tratterebbe di sostenitori dell'ex-Presidente brasiliano Jair Bolsonaro che avrebbero contestato i risultati delle elezioni presidenziali dell'ottobre 2022, nelle quali Luiz Inácio Lula da Silva detto semplicemente ''Lula'' ha battuto Bolsonaro di stretta misura ( 50,90% contro 49,10% )[3], e in generale userebbero un atteggiamento motlo aggressivo.
Uso il condizionale perché non ho visto riprodotto uno straccio di snappata oppure di testo copiato-e-incollato dei post contestati e discussi, pertanto scrivo ''al buio''.
Ed è spiacevole.

1.2

Alcuni punti :

● nel gennaio del 2023, i sostenitori di Bolsonaro hanno agito to un assalto ai palazzi federali nella capitale Brasilia, sulla falsariga di quanto avvenuto a Capitol Hill un anno prima [4];

● pare che la vendetta delle autorità federali sia scattata quest'anno, in una querelle che si trascina da aprile : il giudice Alexandre de Moraes della Corte Suprema Federale ha dapprima chiesto la chiusura degli account accusati di usare violenza verbale e istigare violenza – boh, qualsiasi cosa voglia dire – e, dinanzi al rifiuto di Musk, ha detto che il rappresentante legale di X avrebbe pagato il conto con la Giustizia;
inoltre, ha multato la società della piattaforma social per ogni giorno che gli account rimanevano online;

● la replica di Musk è stata la smobilitazione degli uffici brasiliani di X ( 17 agosto ) ma il giudice ha ingiunto la nomina di un rappresentante legale. Siccome non è arrivata, la sera del 30 agosto ha ordinato la sospensione del servizio sul territorio federale, la rimozione dell'app dagli store di Apple e Google, e fissato una multa di 50.000 R$ = 8.327,59 € a chiunque accedesse a X usando le VPN [5];

● a fronte del mancato pagamento delle multe per la persistenza dei post contestati ( pari a milioni di euro ) il giudice ha bloccato i conti correnti di un'altra società di Musk, Starlink ( rete satellitare )[5];
Starlink non ha oscurato X, e rischia così di perdere la licenza per operare nel Paese sudamericano [6];

● secondo una stima, Starlink ha circa 225mila clienti in Brasile mentre X è utilizzato da circa 40 milioni di utenti brasiliani al mese [6];

● la sera del 20 settembre, gli avvocati di X hanno depositato le prove dell'adempimento alle volontà del gudice;
Musk ha fatto marcia indietro e il social potrà tornare visibile anche agli utenti brasiliani [7].

1.3

Annoto il video di Andrea Lombardi sulla vicenda [8].

1.4

Che dire ?

Come detto, non posso avere un'idea sui post contestati dalla massima autorità giudiziaria brasiliana.
Ma posso scrivere che quello cui abbiamo assistito è la classica ''palla di neve'' che rotolando diventa una valanga : in tutti i Paesi esistono leggi che puniscono reati come la diffamazione e l'ingiuria, nonché l'istigazione a commettere reati, e andrebbero applicate alle persone che trasgrediscono i princìpi giuridici.
Ma qui, si è arrivati all'oscuramento di una intera piattaforma usata da decine di milioni di utenti.

Il problema c'è, è grosso.

RU→UKR/NNN – La pazzia dei chihuahua



Notizie

di Marco Poli


Leggete questa dichiarazione :


trad.

“Immaginiamo una famiglia in cui il padre mette un film russo a tutto volume e la madre ascolta musica russa a tutto volume. Quindi la domanda è cosa fare prima: portare via i bambini e poi sparargli, oppure sparargli assieme ai bambini... No, certo, bisogna portare via prima i bambini e poi sparare ai genitori. I bambini dovrebbero essere portati via da queste persone.”

[1]


L'autore è tale Algis Ramanauskas, personaggio dello spettacolo lituano e conduttore televisivo. A giudicare dalla sua bacheca su X [2], non stava agendo umorismo grottesco ma stava dicendo sul serio : la bacheca gronda di odio contro i russi.

1.1

Mingadugas Puidokas, deputato del Parlamento monocamerale lituano ( il Seimas ), ha contattato la polizia e ha chiesto al presidente del parlamento e al Ministro degli Esteri Gabrielius Landsbergis ( nipote di Vytautas Landsbergis, primo Presidente della Repubblica dopo la Seconda Indipendenza ) di valutare le gravi dichiarazioni dell'influencer ed eventuali azioni.

Non credo che riceverà risposte positive, né dalla Polizia né da un politicante che nel corso degli anni si è distinto per essere tra i ''falchi'' dell'UE e propositore insistente delle soluzioni di guerra aperta contro la Federazione Russa.
Un altro chihuahua rumoroso.

1.2

Le provocazioni come queste, agite da personaggi di rilievo dei Paesi Baltici ( Estonia, Lettonia, e Lituania ) finanche da ministri e primi ministri non si contano – occorrerebbe un osservatorio e un blog dedicato per un riepilogo esaustivo – e ricalcano perfettamente una vignetta retorica che gira da tempo nella rete : tre piccoli chihuahua che ringhiano al possente orso russo, siccome credono che alle loro spalle ci sia un cagnone enorme ( gli USA ) che li difenderà a oltranza in caso di attacco.
Poverini.
Poveri illusi.
Non hanno studiato la Storia, sennò sarebbero al corrente dei tanti inganni usati dagli anglosassoni verso quei popoli che hanno considerato e considerano come proverbiale ''carne da cannone'', l'ultimo dei quali è quello dei russini ( detti ripetutamente ''ucraini'' ). Chiedano ai polacchi, ad esempio, come i francesi e gli inglesi li difesero dall'invasione tedesca e poi sovietica nel 1939, nonostante specifici e solenni accordi presi.
Eccetera.

Cazzi loro.

Gli USA non rischieranno di scatenare l'Olocausto nucleare per difendere le tre piccole repubbliche.

RU→UKR/NNN – L'ennesimo premio alla servitù italica, e alcuni segnali




Dettaglio del titolo di Rai News [3].



Notizie

di Marco Poli


Due anni fa, il think tank statunitense di orientamento liberale Atlantic Council [1] aveva premiato l'allora Presidente del Consiglio italiano Mario Draghi [2].
Quest'anno, è stato il turno di Giorgina Aspen ( Giorgia Meloni )[3]:


Il Global Citizens Award a Giorgia Meloni, consegna Elon Musk

La premier italiana ha lodato "i valori dell'Occidente". La richiesta di avere il premio dalle mani di Musk viene considerata un riavvicinamento a Trump. Il miliardario: "Lei è più bella dentro che fuori"

[3]


Sono stati premiati quattro servitori dell'Élite apolide [4]:

● Nana Addo Dankwa Akufo-Addo, Presidente del Ghana;
● Giorgia Meloni, Presidente del Consiglio dei Ministri dell'Italia;
● Kyriakos Mitsotakis, Primo Ministro della Grecia;
● Miky Lee, vicepresidente della holding CJ Group della Corea del Sud.

Le motivazioni svelano il valore di tali premi, la servitù degli amministratori agli anglosassoni [5]:

● Nana Addo Dankwa Akufo-Addo, per avere ''promosso la democrazia'' e rafforzato i rapporti con gli USA;
● Giorgia Meloni, per avere agito un ruolo pivotale nella NATO – s'intende nel conflitto russo-ucraino;
● Kyriakos Mitsotakis idem, per avere agito un ruolo pivotale nella NATO – s'intende nel conflitto russo-ucraino;
● Miky Lee, per avere promosso il cinema e la cultura sudcoreana a livello mondiale – ed è bene ricordare i contenuti del cinema sudcoreano [6].

2

Nel particolare, il premio alla Nana atlantica è stato consegnato da Elon Musk con grandi parole di elogio [7].
Grandi cazzate, come l'elogio della crescita economica che poi sarebbe pari a uno 0,9% ovviamente taroccato, sotto la media UE dell'1,3% [8] e lontano dagli incrementi russi, cinesi popolari, e BRICS+ in genere ...
Si tratta grosso modo del solito teatrino politico, l'espressione abusata ''i valori dell'Occidente'' nella situazione odierna fa sganasciare dalle risate, ma se vogliamo prevedere la direzione geopolitica che riguarderà la plebe italica possiamo fissare alcuni punti significativi sul posizionamento prosismo venturo del nostro sventurato e burattinato Paese valvassino di tanti Padroni :

● quello di New York è stato il terzo incontro tra i due in un anno e mezzo, dopo quello alla festa giovanile della destra italiana ad Atreju e un incontro romano ufficialmente per parlare di investimenti nel nostro Paese;

● Musk liscia da anni il pelo ai sovranisti ( anche usando il social X, ex-Twitter ) e potrebbe avere un ruolo nell'amministrazione federale USA, se Trump vincerà le elezioni novembrine;

● Meloni nel discorso alle Nazioni Unite [9] ha parlato di multilateralismo e cooperazione con l'Africa, ma ha ancora condannato l'Operazione militare speciale russa nella Piccola Russia [10];

● Meloni ha anticipato il ritorno in Italia dopo il discorso alle Nazioni Unite e il ricevimento del premio e cena di corollario, saltando così il ricevimento di Joe Biden al Metropolitan Museum e parteciperà solo da remoto al summit sulla Piccola Russia detta ''Ucraina'' [11].

Da questa lista si può desumere un avvicinamento all'agenda trumpiana sebbene la diretta interessata smentisca, ad esempio, un disimpegno italiano dal disastroso e masochista supporto alla giunta kievana in quel fronte bellico.
Vedremo.

RU→UKR/NNN – L'UE ha dichiarato guerra alla Federazione Russa




Dettaglio del titolo dell'ANSA [1].



Notizie

di Marco Poli


Il 19 settembre, il maledetto Parlamento Europeo ha votato questa che è un altro passo nell'escalation militare verso il Peggio, e una dichiarazione di guerra de facto [1]:


Il Parlamento europeo approva l'uso di armi Ue in territorio russo, Mosca: si rischia la guerra nucleare

Invito ai paesi membri di 'revocare immediatamente le restrizioni'. Italiani contrari, divisioni in Pd e Fi. Zelensky da Biden e Harris il 26 settembre

[1]


Gli euro-burattini marcati Forza Italia, FdI e PD hanno votato a favore del sostegno alla giunta kievana, mentre Lega, M5S e Verdi hanno votato contro.

Gli euro-burattini marcati Forza Italia, FdI, Lega, PD, M5S, Verdi e Sinistra hanno votato contro il paragrafo 8 della risoluzione [2] relativo all'uso delle armi contro obiettivi militari nella Federazione Russa, come anticipato dal Ministro degli Esteri Antonio Tajani.

Complessivamente, il paragrafo 8 è passato con 377 voti a favore espressi nell'emiciclo, 191 contrari e 51 astenuti, ed è stato votato anche da una parte del gruppo ''di Sinistra'' The Left, inclusa ''la Capitana'' Carola Rackete che ricordiamo adoperarsi per il traffico di clandestini dall'Africa all'Italia in spregio delle leggi italiane e dell'incolumità fisica delle forze italiane poste a difesa dei confini nazionali.

2

Cito dal comunicato stampa nel sito ufficiale [3]:


L'Ucraina deve essere in grado di colpire obiettivi militari legittimi in Russia

● L'Ucraina deve avere la possibilità di difendersi pienamente

● Critiche al calo del volume degli aiuti militari bilaterali all'Ucraina dei Paesi UE

● Richiesta di sanzioni UE più severe contro la Russia e i suoi alleati

● La responsabilità per i crimini di guerra e le riparazioni russe elementi essenziali di qualsiasi soluzione pacifica

[ ... ].

Le sanzioni dell'UE devono essere mantenute ed estese

Nella risoluzione si chiede agli Stati membri di mantenere ed estendere la politica di sanzioni UE contro la Russia, la Bielorussia e i Paesi e le entità non appartenenti all'UE che forniscono alla Russia tecnologie militari e a doppio uso [ ... ].

Confiscare i beni statali russi per risarcire l'Ucraina

[ ... ]. Ritengono inoltre che la responsabilità per i crimini di guerra russi e i risarcimenti e altri pagamenti da parte di Mosca siano aspetti essenziali di qualsiasi soluzione. A tal fine, i deputati chiedono all'UE e ai partner che condividono la stessa posizione di stabilire un regime giuridico per la confisca dei beni statali russi congelati dall'UE come parte degli sforzi per compensare l'Ucraina per gli ingenti danni subiti.

[3]


Abbiamo quindi l'incitamento a inviare più armi e più soldi alla delinquente giunta kievana, a deliberare ulteriori sanzioni imbecilli dopo i quattordici pacchetti [4] che si sono rivelati essere un boomerang per molti Paesi della maledetta Unione Europea – e certamente per l'Italia – e al completamento del furto dei beni statali russi già proditoriamente e arbitrariamente congelati senza il supporto di una qualsiasi procedura legale consolidata.