Censura-contro-censura
Penso - e da parecchio tempo - che dovremmo trascurare gorghi neri, personaggi negativi come Berlusconi e Ratzinger che sono tessere di un Sistema più vasto : costoro vivono anche della pubblicità negativa, delle male-parole spese con energica profusione da tanti blogger sinistrorsi.
Sono uomini materiali di Potere - ma i limiti e le caratteristiche dei loro affari non sono, nè forse saranni mai chiariti del tutto, a noi "mortali" - ed anche pupazzi voodoo mediatici dati in pasto alle masse, al fine di un terapeutico - ? - sfogo quotidiano. Che a me pare un giro vizioso bello e buono - e si ritorna a capo - piuttosto che una medicina efficace.
Non importa "come" se ne parla, ma "quanto" se ne parla : i ricchi restano ricchi, e i poveri restano poveri.
Non ho cambiato opinione, però ... quando alcuni giudici di Cassazione cancellano la libertà d'espressione nella rete italiana - e suppongo che il provvedimento (che di fatto è legge) riguardi i dati appoggiati sui server sparsi nel suolo geografico italico, e forse - in genere - i domini .it registrati all'autorità italiana competente.
L'articolo non entra nei dettagli tecnici della sentenza, la legislazione italiana in materia "web" è tutta da scrivere ma si comincia male : reprimendo. Ed è l'ennesima ripartenza bi-partisan, il governo Prodi ci aveva provato con una certa paraculaggine, subito sgamata e sputtanata dagli utenti della rete.
Ma qui c'è una sentenza che dovrebbe svegliare ciurma e capitani (auto-)proclamati gridando : "Ok ragazzi, è ora di uscire dalla fase pionieristica della rete italiana per regolamentare il sistema di trasmissione".
Ora, ammesso che questo sia opportuno, il boccino passa nelle mani del potere politico.
In pessime mani cioè : quelle di Berlusconi & Ratzinger, e di soci con altri colori politici & affaristici.
Si parte male, da una censura legalizzata per volontà katto-klericale - il motivo scatenante, commenti non proprio garbati sui preti pedofili - e forse si proseguirà peggio.
Se volete tornare indietro ed essere "squadrati", la Macchina del Tempo è pronta all'uso e risiede in un "Grande magazzino" della Città del Vaticano. Oppure state liberi ... che non significa votare od appoggiare a parole "il meno peggio".
L'unico consiglio, in questi casi, è il solito : backuppate tutto quello che avete on-line ... potrebbe tornare utile per prendersi un dominio .to delle Isole Tonga, appoggiato su server amerikano, gestito da un provider amerikano.
Maso chiude lo "Spettro"
I motivi dichiarati della chiusura del blog bolognese più popolare - "lo Spettro della Bolognesità" - sono questi :
"Chiude Nannucci.
Chiudono l'accesso ad internet coi fairuols aziendali.
Chiudono gli uffici, sbattono la gente a casa e l'enterteinment per impiegati viene meno.
I bolognesi continuano a lamentarsi e a rifugiarsi nel passato, tutti parlano, nessuno ascolta.... c'è troppo rumore e la cassazione decide che per i blog non vale la libertà di stampa.
E' evidente che ci meritiamo tutto.
Inutile continuare, meglio sparire senza troppi clamori.
Dopo più di quattro anni di attività on lain fornendo un prezioso servizio di libera informazione alla città, chiudo pure io [ ... ]"
[ fonte ]
E' chiaro che la sentenza fornisce al webmaster e blogger bolognese un cardine temporale utile e simbolico per congelare il blog splinderiano, un punto fermo.
Però è evidente anche una certa stanchezza individuale e generale, che sarebbe il caso di approfondire.
Bologna smarrisce una voce ironica e pubblica, vedremo che succederà nelle prossime settimane.
Link
"Cassazione : Forum on line non sono come la stampa" = articolo di Alessandro Longo in Repubblica.it
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