Chi tiene
Charlotte Valandrey è stata una delle teenager più arrapanti del cinema d'Oltralpe, tra Sophie Marceau e Vanessa Paradis ( per intenderci ).
Ha scoperto di essere sieropositiva a nemmeno 17 anni. Frequentava musicisti che si facevano il buco, e così ha preso il virus HIV.
Due infarti, il trapianto di cuore, nel mezzo ha partorito una figlia sana. Quando ho scorso la galleria delle foto in Google, ho pensato che il suo volto non m'era nuovo ... ed infatti ha interpretato anche Sasha in “Orlando” ( 1992 ).
Charlotte è un'attrice di cinema attiva, una lunga carriera iniziata prima della maggiore età, e nel 2005 ha spottato la sua condizione di malata resistente ( contro la malattia e la discriminazione ) attraverso un'autobiografia.
L'ho ( ri-)scoperta nella recensione de “Il mio cuore sconosciuto” ( 2012, Longanesi, ed. originale in lingua francese “De cœur inconnu”, 2011 ) scritta da Marco Solferini nel suo blog “Amici dei libri” ... seconda prova letteraria in cui l'autrice - che attraverso la rete neuronale cardiaca estranea ha consumato i déjà vu della donatrice ( la teoria discussa della memoria del cuore ) - narra della relazione con un uomo che potrebbe essere il vedovo della donna da cui ha ricevuto l'organo.
Le implicazioni di un simile rapporto umano ( che ha una delle dimensioni estesa oltre la vita presente ) possono essere molteplici e morbose, chissà se è un testo a tinte fosche, se lambisce il senso di colpa insito nel cannibalismo.
In un giorno in cui Bulàggna ( Bologna in dialetto ) piange un apparatchik che si è tolto la vita per una poltrona non ricevuta ( Maurizio Cevenini ), mi sembra opportuno rilanciare con una persona che non si è arresa di fronte a problemi ben più grandi, e lotta ancòra.
Links
La rivelazione di Charlotte «Sieropositiva da 20 anni» = articolo nel Corriere.it
Il mio cuore sconosciuto = recensione di Marco Solferini
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