Ho notato che un blog tende ad assecondare le derive populistiche.
[ Daniele Luttazzi, ex-blogger ]
In quest'epoca in cui la più insignificante delle adolescenti esibisce il suo blog, forse non c'è nulla di più desiderabile di questo : un segreto.
[ Amélie Nothomb, ex-adolescente ]
In tasca
Avevo iniziato a scrivere un blog su WordPress, ma poi sono tornato alla vecchia casa internettiana. Faccio una lista delle mie ragioni :
1 ) Blogger è una piattaforma gratuita, posso accedere al codice del blog e apportarvi miei modifiche ( sfondo, testata, disposizione degli elementi ) da subito.
WP offre una corposa vetrina di template ( formati grafici ) d'autore, ben stilizzati, ma per usufruire delle funzionalità complete devo sganciare da 30 a 90 $.
In questo blog appoggiato sul dominio blogspot.com ( nativo ) ho potuto inserire righe di javascript mio e di terze parti nel codice, con WP è possibile solo dopo avere trasferito il blog su un proprio dominio, per dichiarate ma non bene chiarite “ragioni di sicurezza”.
2 ) La piattaforma Blogger è stata rinnovata, e offre quasi tutte le funzioni-base e i gadget di quella antagonista ( e la possibilità di inserire codice Js amplia la potenzialità senza limiti ). Inoltre, non bisogna dimenticare la possibilità di integrare le funzionalità della base scelta con quelle esterne ( ad esempio, usare Pinterest per creare un indice visuale ) : le applicazioni esterne gratuite sono parecchie, e meritano di applicarcisi un po'.
La gestione della community è un po' confusa e non è un'esperienza esaltante, in questo era migliore la defunta Splinder ( ancòra una volta, ci si può appoggiare a facebook, Google + o altro social network ).
3 ) I lettori di Blogger possono lasciare commenti usando l'account specifico, oppure il passaporto OpenId ch'è valido anche per Google, Livejournal, MySpace, PayPal, Steam e altri siti.
Quelli di un blog WP hanno a disposizione il Gravatar che aldilà del nome pretenzioso ( Globally Recognized avatar ) è praticamente accettato solo in quell'ambiente e in Drupal.
L'unico punto debole, a mio avviso, è l'impossibilità di creare pagine statiche in HTML diverse dall'impostazione standard del blog ( una copertina con il menu a tab, le info sull'autore, i crediti, o qualunque cosa speciale venga in mente ) come è previsto in WP : le pagine indipendenti in Blogger non hanno senso, perchè sono di fatto dei post, non ci sono differenze.
E spero che il team di sviluppo provvederà a colmare questa grave lacuna, nella versione 3.0 ...
{ nel frattempo, si può arrangiare una soluzione equivalente aprendo un blog allo scopo, ad esempio un blog che contenga una sola pagina, con un solo gadget di codice HTML raffigurante la copertina e il menu che diriga il visitatore ai post, ai tag e ad altri punti particolari del proprio sito e/o esterni }.
Per quanto riguarda il posizionamento sui motori di ricerca, è opinione comune che un blog Blogger dovrebbe essere avvantaggiato, essendo Google Inc. proprietaria di questa società. Tuttavia, nel web troverete opinioni avverse, ma datate due - tre anni fa [ 7 , 8 ].
In alcune infografiche a diffusione virale, è invece Blogger a prevalere nella valutazione del Seo ( ma soccombe in altre comparazioni ).
Potete consultare una utile tabella di confronto ( aggiornata a questo mese di maggio ) nella pagina del blog Pulsed :
Blogger vs WordPress vs Tumblr comparison - 2012
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