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En passant







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Una settimana fa, domenica 3 marzo, e una settimana dopo le elezioni.
Un impianto dell'ENI in Libia è preso di mira dai mitici “terroristi libici” ( cit. “Ritorno al Futuro” di Robert Zemeckis, 1985 ) e deve sospendere la produzione di gas.
Interrotto il trasporto di gas verso l'Italia ( dalla costa di Tripoli a Gela, in Sicilia ).
OH.
Che tempismo !





Gli scontri sono scoppiati dopo l'aggravarsi di tensioni tra ex combattenti locali e le guardie di Mellitah, sulla costa di Tripoli, ha precisato una fonte della sicurezza.
Dopo ore di trattative è stato raggiunto un accordo tra le milizie libiche rivali: lo afferma il vice ministro della Difesa, Khalid Sharif, citato dall'agenzia di Stato Lana. Le milizie si sono ritirate, e l'esercito garantirà la sicurezza dell'impianto e dei lavoratori.



A proposito della nuova Libia, liberata dal feroce dittatore Mu'ammar Gheddafi, in affari con lo Stato Italiano.
Colpevole, per il nostro piccolo orticello, del baciamano performatogli da Silvio Berlusconi.
Aò.


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