Testata

Socialismo E/O barbarie


Bourgeois society stands at the crossroads, either transition to Socialism or regression into Barbarism.

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trad. :

La società borghese si trova ad un bivio, la transizione al Socialismo oppure la regressione nelle barbarie.

Rosa Luxemburg


La libertà senza socialismo è privilegio, ingiustizia; il socialismo senza libertà è schiavitù, barbarie.
Michail Bakunin


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Ho scritto la bozza di questo pezzullo circa dieci giorni fa, quindi ben prima degli attentati a Bruxelles di ieri.

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Sorrido.

La cronaca dispacciata dai media del regime liquido non manca di fornirci dati quotidiani che testimoniano la fine imminente del sistema economico in cui siamo nati e cresciuti.
In subordine, è possibile l'imminente fine del binomio Capitalismo – Pace ( intesa come assenza della guerra materiale sul territorio fisico di 0039 e geografico-europeo in senso lato, distruttiva la materia per mezzo di armi convenzionali e non- ) ma ancóra persiste una possibilità di una Pace durevole ( come descritta ) nelle mani dei controllori del Sistema ( i detentori del Potere decisionale reale, concreto, che sono i Padroni del Salvadanaio Grosso e non i vari Parlamenti servi di costoro né i Popoli persuasi anzi incantati dalla magia dei numerini a display ) e non in quelle di popoli europei dalle menti centrifugate, confuse anzi spappolate, al massimo della lucidità piccine-bottegaie.

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Ad esempio.
L'altra mattina, origliavo una notizia diramata dall'elettrodomestico melodrammatico che lavora per ore e da anni, infaticabile, in un angolo dell'abitazione in cui vivo : “Il crac delle cooperative edili ricade sull’indotto per 15 milioni” [ 1 ].
Come detto [ 2 ] la contrazione del comparto edile abitativo ( benedetto ! Siccome è già stato cementificato troppo territorio ) sta provocando strani fallimenti a catena delle grosse imprese ( che nell'area di 051 sono tipicamente cooperative ) e il Sistema sta cercando pateticamente di raffazzonare una soluzione che nient'altro è che il procastinare ( per poco ) il crollo finale beneficiando i soggetti più grossi e sopprimendo nella precarizzazione quelli più piccoli.
Salva qualcuno, bastona tanti altri.
Nel particolare : le attività delle coop in fallimento sono state rilevate da altre aziende che così facendo hanno salvato i posti di lavoro dei soci-lavoratori ( per quanto tempo ? ) ma non si sono accollate il pagamento delle fatture delle aziende creditrici dell'indotto, pure sfruttandone a fine di profitto i materiali e i macchinari rilevati a costo quasi zero.
E così si scopre che la coperta sdrucita è corta, cortissima, e che circa 80 piccole imprese ( da 1 - 10 dipendenti ) stanno per fallire a causa della truce selezione decisa dall'alto.
La verità inconfessabile che non viene né verrà esplicitata dai servi del Sistema che sono i cosiddetti “giornalisti” è che, raggiunto un certo livello di civiltà e benessere, il mercato s'inceppa per saturazione e gran parte del Lavoro non è più necessaria a causa della saturazione dei bisogni essenziali e dell'automazione ( in progresso ) della produzione e dei servizi materiali e immateriali.
Il mercato semplicemente non esiste più.
Gran parte del denaro che gira è FUFFA ( sovrastrutture parassitarie, finanza e derivati, lavori finti, produzione di beni effimeri ).
Ma ditelo ai sudici, schifosi accaparratori piccini e grandi : s'incazzeranno e vi giudicheranno pazzi.
Guai toccargli il giocattolo, il lucro piccino e grande : talvolta mi capita di pensare a Mao ed al metodo cinese dell'esecuzione tout-court in pubblica piazza.
Con grande simpatia.

3

Eppure ...
il mercato anzi la reliquia del Sacro Mercato dev'essere ostentata ad ogni costo non-sostenibile, anche con mansioni-fake ridicole come la promozione porta-a-porta oppure telefonica di servizi vari ( tanto per tenere impegnata un po' di gente da mattina a sera a frullare nel corpo urbano come espliciti criceti nella ruota, nell'illusione, già erosa dal disincanto, della sopravvivenza piuttosto che del miglioramento personale ) ed anche se ha smesso la sua oggettiva utilità sociale e siamo di fronte al decesso ( forse traumatico ) della declinazione che abbiamo vissuto e di cui abbiamo beneficiato.
Ricordo, negli anni in cui lavorai come artigiano nel comparto edile, un'intervento eseguito per conto di un amministratore nell'appartamento di un blocco di case popolari, nel rione popolare della Cirenaica che fu costruito a ridosso della guerra italo-turca del 1911-12 e le strade presero i nomi delle città conquistate, salvo poi essere ri-battezzate ai partigiani [ 3 ].
Salendo le scale, avevo notato un certo numero di porte murate oppure bollate con provvedimenti amministrativi e giudiziari, e, chiacchierando con l'inquilina beneficiaria del mio sudore, quella mi disse che ben 16 appartamenti su 64 erano sfitti per varie “beghe burocratiche, dicono loro”.
Il 25% delle unità abitative di quel blocco campione.
Siccome sono abbastanza cresciuto da essere ateo, non credo ( da tempo ) nemmeno all'agire disinteressato di quel dio negativo e cieco ( molto simile al Caso avverso ) che è la Burocrazia, ed è evidente la strumentalità di tale inadempienza ch'è utile al mercato, sottraendo a sistemazioni dal canone molto agevolato famiglie che invece devono farsi sbranare da affitti e spese inesigibili eppure richieste.
Pertanto mi fanno simpatia gli squatter che occupano gli appartamenti vuoti dei blocchi popolari [ 4 ].

4

A rincalzo del delirio amministrativo, leggevo qualche giorno fa sulla locandina dell'edicola che il Comune di Bologna ha rivisto la graduatoria per l'assegnazione delle case popolari in base al coefficiente ISEE, in senso restrittivo.
Logico, no ?
Dilaga la crisi, meglio buttare più gente in mezzo alla strada.

«Crisi ?
Ma quale crisi ? C'è la ripresa !» – ci dicono i burocrati esecutori degli ordini dall'alto ( e non dal basso, come milioni di ingenui ancóra credono ).


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Credo che i modelli economici siano da considerare alla stregua degli abiti che indossiamo a seconda delle stagioni, che debbano essere intercambiabili, e che anzitutto sia indispensabile un approccio “ateo” senza sacralizzare questo o quel sistema, come è stato fatto a 0039 nei decenni di contrapposizione tra i blocchi capitalista-occidentale e comunista-orientale.
Lo sappiamo.
Sì, dai, lo sappiamo bene che il Capitalismo è una grande truffa, uno schema Ponzi ( o piramide Ponzi ) [ 5 ] nel quale si avvantaggiano sul lungo periodo, rinsaldando le proprie posizioni, le famiglie proprietarie più vecchie; uno schema che periodicamente distribuisce i canditi a il_bobbolo che sta in basso e periodicamente scatena guerre di distruzione materiale che sono utili ad espandere e/o fare ripartire il BAU laddove stagna.
Distruggere per ricostruire, gli sciacalli sono sempre pronti a lucrare sulle disgrazie altrui.
Anche oggi.
Anche qui in “Italia”, Europa.
Il Capitalismo è un modello economico utile nei Paesi in via di sviluppo e crescita – lo abbiamo visto vittorioso nel confronto con il comunismo sovietico e ne abbiamo indubbiamente beneficiato nel secondo dopoguerra – ma poi, come un organismo biologico, raggiunto l'apice della crescita e del benessere entra in crisi, agonizza, ed infine muore.
Perché per vivere abbisogna di numeri in crescita, ma una crescita infinita ( e per giunta con la curva iperbolica richiesta dai voraci Padroni del Salvadanaio Grosso ) è impossibile, siccome viviamo in un pianeta dalle dimensioni finite e in particolare in un'area già completamente sviluppata e sovrapopolata ( che neppure è auto-sufficiente nelle risorse basilari di cui abbisogna ).
A questo punto della ( consapevole, per chi non ha ficcato la testa nella sabbia ) agonia del sistema economico truffaldino, le opzioni nelle mani dei Padroni sono almeno due :

– il trauma di una grande guerra in quest'area già completamente sviluppata e quindi non più prolifica per il lucro delle Grandi Famiglie che è l'Europa ( Occidente contro Russia ... Cristianesimo contro Islam ... );

– la decrescita controllata accompagnata da una crescita della virtualizzazione delle esistenze fino al Limbo onirico ( virtuale ) cioè ad un'economia tendenzialmente socialista e fortemente tecnologica ( massa di end user e neo-sciamanesimo techno officiato da una casta di programmatori ).

La massa di ebeti che è il_bobbolo “italiano” ( e non solo, molti altri europei non brillano di intelligenza collettiva ) come al solito non decide né probabilmente deciderà nulla, il_bobbolo “italiano” è vigliacco e tiene sempre la testa bassa per non vedere la Realtà e nemmeno abbozzarla, ed anche se la conosce preferisce deviare il pensiero alle fiabe per adulti scemi che vengono dispensate dai media.

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Tornando agli aforismi nell'incipit di questo post, tenendo presente che il_bobbolo è talmente vigliacco da non prendersi alcuna responsabilità di Potere e pure stupido da considerare “inevitabile” persino una grande guerra materiale se mai dovessere essere fatta scoppiare – tanto è sempre e sarà colpa degli altri, e questo convincimento basta a riempire la pancia dell'imbecille – possiamo essere pessimisti pure sull'eventuale formalizzazione di un socialismo tecnologico che già intravediamo nel quotidiano, stante la disabitudine della massa a comprendere e poi contrattare le caratteristiche e le condizioni dei servizi che usa.
Sarà ( se sarà ) un socialismo tecnologico barbarico : un totalitarismo che dispenserà libertà digitali-virtuali limitate e controllate dall'alto, supinamente accettate e fruite nel basso.
Il futuro prossimo fattibile più auspicabile assomiglia alla metropoli di “Blade runner”.

[ ... ]

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11 commenti:

  1. Voglio ringraziarti per l'attenzone verso il blog che gestisco.
    Dopo: mi spieghi cosa significa per te il termine che utilizzi in questo post: "regime liquido?"
    Ti riferisci al pensiero di Zygmunt Bauman?
    Sai in giro per il web, sono in tanti che scrivono sul web di tutto e di più...a me non interessa la politica meno ancora i politicanti; e meno ancora quelli che sbraitano a casaccio, dando l'impressione di sapere tutto, su tutto e...e ancora di più.

    Un antico maestro taoista, Chuang-Tzu usava dire: Le parole si dicono una dopo l'altra, una volta dette volano nel nulla e si dimenticano col tempo; ciò che veramente è utile praticare,è trovare qualcuno che sappia dialogare.

    Grazie e buona giornata, e scusa...è solo una sterile esternazione verso " I so tutto io..."

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    1. Benvenuto nel mio spazio, Daoist.

      Vedi, io non so tutto, nei post “politici” di questo blog costruisco un modello della Realtà Complessa, composta da quella parte approcciata dai miei sensi e da quell'altra frutto di letture, comparazioni, deduzioni.
      E' tuttavia sufficiente la prima, per asserire che il pensiero di Bauman sulla società liquida ( leggi [ Umberto Eco sull'argomento ] ) sia attinente quanto vediamo attorno a noi : liquefazione delle identità ( fino a quella intima, sessuale e sessuata ) e dei ruoli, delle mansioni e dei diritti collegati e concretamente percepiti.
      Mi riferisco alla Realtà Concreta che tu ed io possiamo vedere attorno a noi, quando ci inoltriamo nella città.

      { buona serata }.

      ===

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    2. Preciso: il riferimento ai "so tutto io..." non è rivolto a te, ma ai professorini del web che hanno sempre a portata di mano la polemica senza mai indicare soluzioni.

      Ciao.

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  2. > il mercato s'inceppa per saturazione e gran parte del Lavoro non è più necessaria a causa della saturazione dei bisogni essenziali e
    > dell'automazione ( in progresso ) della produzione e dei servizi materiali e immateriali

    In altre parole il sistema ha raggiunto i limiti.
    Tra Milano e Trieste o tra Piacenza e Rimini NON puoi costruire una via padana o una autovia emilia ogni cinque anni, averne prima tre poi sette quindi diciotto.
    Quindi un sistema che si basa sulla crescita infinita in un mondo finito, sulla crescita edilizia o di qualsiasi altro tipo, non puo' che andare incontro ad una fine orribile come succede in ogni neoplasia, in ogni tumore.
    I limiti della crescita [sviluppo]. Sono passati 44 anni da quelle elementari considerazioni e continuano a rimanere lettera morto.
    Meno male che la specie si e' definita "sapiens".

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  3. > meglio buttare più gente in mezzo alla strada.

    No, non e'cosi'.
    Cosi' e' antropocentrico.
    Il fatto che c'e'e sempre piu' gente e quindi sempre piu' gente povera e sempre meno risorse.
    C'e' sempre piu' gente che non puo' che finire (buttarsi) in poverta', quindi miseria.

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    1. Ah ah ah !
      Uomo, TI GIURO che mentre scrivevo di chi rimane in mezzo alla strada ti ho pensato, e scommesso sulla tua accusa di antropocentrismo.
      Che non cambia i termini della faccenda : dobbiamo mettere a fuoco i nostri limiti, e le nostre necessità basilari, per ri-organizzare tutto.

      { sarà dura, quasi impossibile }.

      ===

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  4. Condivido il pensiero sui modelli economici, da considerare come degli abiti da indossano a seconda delle stagioni e con un approccio “ateo” senza dogmatismi.

    Condivido anche la riflessione sull’impossibilità di una crescita infinita su un pianeta finito, ma questa osservazione é sulla realtà. L’economia non é più vincolata alla realtà, il collegamento della moneta in circolazione con i depositi in oro é stato tolto da tempo. Il denaro é virtuale, non solo per il fatto di essere un numero nella memoria di un computer, ma soprattutto per la modalità in cui viene creato, in funzione di speculazioni, sul debito e sulla speculazione sul debito (fantasia^2). Alla fantasia non c'è limite!!

    Personalmente sono lontano da ideologie e dal dialogo sfida socratico, su cui posa tutto il pensiero occidentale. Sono un informatico e la mia attenzione è per la logica e i linguaggi formali.

    I linguaggi sono importanti?
    Domandarono a Confucio: “Da dove cominceresti se dovessi governare il popolo?” “Migliorerei l’uso del linguaggio” rispose il maestro.

    Nel caso della logica, conoscere i linguaggi formali, permette di leggere su più livelli, trovare errori logici e smascherare le subdole verità. Dopo Cartesio, leggere le coppie di numeri come punti su un piano è noto a tutti, mentre leggere le autoreferenze e riconoscere i metalinguaggi non è per nulla una conoscenza diffusa, eppure le due “scoperte” piano cartesiano e logica formale, sono entrambe alla base del mondo tecnologico in cui viviamo.

    La vita è molto complessa e il linguaggio pure. Non è possibile ridurre tutto il linguaggio a formalismi, oltre al fatto che la vita non è logica, mentre il linguaggio formale è solo logica. Altresì, ci sono ambiti in cui il la logica è essenziale, come ad esempio l’economia.

    Un sistema semplice per controllare il pensiero in due semplici passi è il seguente:
    - inserire subdolamente delle falsità nel sistema come “verità” o “leggi”, così, per la logica classica tutto è dimostrabile, il sistema esplode con infinite verità
    - permettere discussioni libere e vivaci in questo sistema di illusioni, dove tutti hanno la convinzione di difendere una verità.

    Questo sistema è ampiamente utilizzato e supportato dai sistemi scolastici, a partire dalle elementari, dove sono scomparsi gli “elementi”, infatti oggi si chiamano “scuole primarie”, lo osservo quotidianamente guardando i miei figli che frequentano uno la seconda e l’altra la quarta.

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    1. D'accordo.

      La sottrazione degli Elementi rende più facile la creazione di infinite algebre alternative.

      Ma non sono contrario alla sperimentazione, purché periodicamente si verifichino i risultati ponendoli a confronto con campioni della Realtà Concreta, contingente il nostro vivere quotidiano ...
      { sennò è un trip }.

      ===

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  5. Si è sollevata molta polvere per nascondere le falsità e le parole da specifiche diventano contenitori di molteplici significati, diversi e volte contraddittori.

    Ad esempio il termine “Lavoro” in generale è qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato. Per l'economia della vita il “Lavoro” è l'occupazione retribuita e considerata come mezzo di sostentamento e quindi esercizio di un mestiere, di un’arte, di una professione.

    Tra gli elementi ormai non più noti ci sono:
    - Il settore primario raggruppa tutte le attività che riguardano l'agricoltura, la pesca, l'allevamento e l'attività mineraria.
    - Il settore secondario comprende le attività dell' industria: le miniere, le attività manifatturiere, l' energia e le costruzioni.
    - In economia il settore terziario è il settore economico in cui si forniscono servizi e comprende tutte quelle attività complementari tra cui quelli economici.

    Se questo è l’ordine dei valori, come è possibile che i servizi economici del terziario, abbiamo il maggior valore del mercato? C’è un problema di coerenza, c’è una contraddizione. Ad ascoltare Socrate, che affermava di sapere di non sapere, mentre in realtà egli aveva una certezza: “se un sistema è coerente non può dedurre una contraddizione”.In alte parole, quando il ragionamento deduttivo giunge a una contraddizione, una delle ipotesi è falsa.

    Ha più valore un trattore, prodotto per il settore primario o una macchina da corsa, prodotta per divertimento? Si tratta di scelte, coerenti o meno con il modello sopra indicato.

    Per il “finanzcapilalismo” moderno cos’è il “Lavoro”?

    Si può chiamare “lavoro” la speculazione finanziaria? Qual’é il limite che separa il lavoro utile alla vita (primario, secondario) e l’inutile ? Perché sanità, istruzione, forze dell’ordine, stato e giustizia, non sono nel primario?

    “Finanzcapitalismo”, una parola composta da “capitalismo” e “finanza”.

    “Finanza”: in generale, i mezzi (soprattutto denaro) di cui dispone lo stato e gli enti pubblici. Infatti il controllo per lo stato è svolto dalla “Guardia di Finanza”. Così il termine “finanza” è stato fatto scivolare in un ambito diverso, in ambito economico, infatti è l’ - economia - il tipo di sistema che concerne l’organizzazione della produzione e la distribuzione delle ricchezze. Perché confondere finanza (stato) con economia (ricchezza)?
    “Economcapitalismo”, questo è il suo nome!

    Un passo indietro, la mia attenzione è sulla forma logica, sullo schema dei ragionamenti, non sulla verità. La logica formale prescinde dall'accertamento della verità degli enunciati, è compito delle scienze scoprire la verità. La logica formale è una disciplina che studia la forma delle deduzioni, senza sapere né cosa stia dicendo, né se quello che dice è vero.

    Nella logica semantica, che si occupa anche del contenuto egli enunciati, la proposizione composta “La società borghese si trova ad un bivio, la transizione al Socialismo oppure la regressione nelle barbarie.” è considerata un falso dilemma o falsa dicotomia, questo errore si incontra in tutti i casi in cui parte dal presupposto che vi siano solo due alternative al problema, mentre questo non è vero. Nel mondo politico è un errore diffusissimo, di solito supportato dalla convinzione “o con noi o contro di noi”. Questa é una interpretazione semantica, io come formalista, vedo la semantica come extra logica, conoscere se un enunciato é vero o falso non é compito della logica formale.

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    1. C'è stata una trasformazione dei termini : finanza è in generale la capacità di immettere capitali nella economia, di investire e/o speculare, la quale economia è la rete di scambi tra tutti i soggetti partecipanti, grandi e piccoli;
      da cui : finanza pubblica ( quella dello Stato ) e finanza privata con cui ci si riferisce più spesso ai grossi investitori sovra-nazionali, come [ lo squalo ] e i suoi simili.

      La logica formale prescinde dall'accertamento della verità degli enunciati, è compito delle scienze scoprire la verità.

      Vero;
      ed è bene ricordarlo, ogni tanto, perché si tende a dimenticare questa basilare precisazione.

      questo errore si incontra in tutti i casi in cui parte dal presupposto che vi siano solo due alternative al problema

      Attenzione : che un problema possa avere solo 2 soluzioni pratiche è un sottoinsieme particolare ma che può anche verificarsi;
      la tua osservazione è qui puramente teorica e generale, quindi non applicabile a tutti i casi concreti ( tutte le entità concrete ), di varia complessità;
      che poi del con noi o contro di noi si abusi nel mondo politico, esso è un furbo artificio retorico, convengo, contro il quale i riceventi del messaggio ( i cittadini ) dovrebbero avere sviluppato qualche anti-corpo ...
      e invece no.
      Semmai, la proposizione composta “La società borghese si trova ad un bivio, la transizione al Socialismo oppure la regressione nelle barbarie.” può essere giudicata non valida siccome essa consta di parti collocate nel futuro, ma d'altronde è compito della politica l'analisi del Presente e la forgiatura del Futuro.

      ===

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