Testata

C19/N – Crescita esponenziale post-vax dei malori improvvisi agli atleti




Rappresentazione grafica parziale dei numeri dei malori e decessi post-vax degli atleti.



Qualche numero

di Marco Poli


L'amico Maurizio De Paola [1] mi consiglia la lettura di un post pubblicato sul sito Real Science [2], ed accolgo.
Cito :


1885 Arresti cardiaci di atleti o problemi gravi, 1311 dei quali morti, dall'iniezione di [vaccino] COVID

Non è assolutamente normale che così tanti atleti, principalmente giovani, soffrano di arresti cardiaci o muoiano mentre praticano il loro sport, ma quest'anno sta accadendo. Molti di questi problemi cardiaci e decessi si verificano poco dopo aver ricevuto un vaccino COVID. Sebbene sia possibile che ciò accada a persone che non hanno ricevuto un vaccino COVID, i numeri puri indicano chiaramente l'unica causa ovvia.

Note importanti: Il numero di morti è incluso nel numero totale. Ci sono anche dozzine di segnalazioni che non sono incluse nel numero totale mostrato nel titolo perché non sono o potrebbero non essere correlate al vaccino, a nostro giudizio.

I cosiddetti operatori sanitari che gestiscono i programmi di vaccinazione COVID in tutto il mondo continuano a ripetere che "il vaccino COVID è un vaccino normale ed è sicuro ed efficace".

In risposta alla loro dichiarazione, ecco un elenco non esaustivo e in continua crescita di atleti principalmente giovani che hanno avuto gravi problemi medici nel 2021/2022 dopo aver ricevuto uno o più vaccini COVID. Inizialmente, molti di questi non sono stati segnalati. Sappiamo che a molte persone è stato detto di non parlare a nessuno delle loro reazioni avverse e che i media non le hanno riportate. Hanno iniziato ad accadere e ad aumentare dopo le prime vaccinazioni COVID. I media mainstream non ne parlano ancora di più, ma le notizie sportive non possono ignorare il fatto che i calciatori e altre stelle crollano nel bel mezzo di una partita a causa di un improvviso arresto cardiaco. Molti di loro muoiono: il 69,4% al 31 dicembre 2022.

[ ... ].

Ci sono molti paesi o stati con una popolazione numerosa che non hanno quasi nessuna segnalazione nel nostro elenco. Questo probabilmente significa che gli eventi non ci vengono segnalati. È probabile che il vero numero di morti e feriti sia molto più alto di quello che elenchiamo qui.

[ ... ].

[3]


2

Segue una lista parziale ma accurata di 1885 arresti cardiaci di atleti o problemi gravi, 1311 dei quali morti, che presumibilmente avevano accettato di farsi iniettare la pozione magica detta ''vaccino anti-Covid''.
Scrivo ''presumibilmente'' siccome non ho controllato le fonti proposte una ad una, ma sappiamo che gli atleti che nel mondo hanno rifutato l'iniezione del prodotto sperimentale sono stati davvero pochi, hanno fatto scalpore – si veda il caso del tennista serbo Novak Djokovic – sono stati duramente ostacolati e danneggiati dalle federazioni sportive, nonché infamati dai lecca-lecca detti ''giornalisti'' del mainstream.

E' una lista impressionante.

Confrontando con alcuni repertori storici disponibili online dobbiamo annotare una crescita esponenziale dei decessi [3]:

* il Comitato Olimpico Internazionale di Losanna ( Svizzera ) ha prodotto un rapporto basato sui documenti delle banche dati internazionali dal 1966 al 2004, che indicano 1.101 morti improvvise in atleti sotto i 35 anni ( media di 29 atleti all'anno )[4];

* un gruppo di ricercatori dell'Hypertrophic Cardiomyopathy Center, Minneapolis Heart Institute Foundation and Abbott Northwestern Hospital, Minneapolis ( Minnesota, USA ) ha prodotto uno studio sulla morte improvvisa negli atleti statunitensi : 1.866 decessi di atleti con malattie cardiache, con prevalenza di cardiomiopatia ipertrofica, dal 1980 al 2006 [5].

Adesso abbiamo 1.311 atleti deceduti in appena due anni, e il computo dovrà essere aggiornato.

3

Riproduco il commento dell'amico :


LO SPORT FA MALE ALLA SALUTE...

(ci vorrebbe... un vaccino!)

Secondo le statistiche del CIO, dal 1966 al 2004 sono morti in tutto il mondo 1.101 atleti (professionisti e non) al di sotto dei 35 anni per arresto cardiaco improvviso. All'incirca una trentina all'anno [ ... ].
Un altro studio americano, registrava 1.866 decessi per problemi cardiaci in atleti al di sotto dei 39 anni nel periodo tra il 1980 e il 2006. Media di una settantina all'anno (ma rispetto ad una fascia di età diversa)[ ... ].

Bene, qualcuno di è preso la briga di contare uno per uno tutti gli atleti deceduti per malore improvviso da nessuna correlazione negli ultimi due anni.
Siamo già ad oltre 1.300 decessi.
In soli due anni.

Di seguito la lista di tutti questi sfortunati, elencati per nome e cognome.
E ora andate pure di quinta e sesta dose, che c'è ancora troppo traffico in giro e si fa fatica a trovare parcheggio.

PS. nel momento in cui ho pubblicato il post è partito l'avviso di quei minus habens dei "fact-checkers", scarti organici della digestione umana e animale. Non fateci caso.

[6]


4

Ovviamente, prima di pubblicare questo post su Facebook sono stato ammonito dal sistema che sul post di Real Science esiste un rapporto dei cagnetti da guardia detti ''fact checker'' [7] e che nel caso volessi davvero pubblicarlo rischierei non precisate limitazioni alla visibilità dei miei post su questa piattaforma.




L'avviso minaccioso di Facebook.

Ovviamente me ne frego.

=

Note

[1] : Maurizio De Paola, Facebook, [ https://www.facebook.com/mauriziodepaolaxxx ];
vedi : Ambrosia Libri, [ https://www.ambrosialibri.it/ ].
[2] : Real Science, sito-web, [ https://goodsciencing.com/ ].
[3] : trad. da ''1885 Athlete Cardiac Arrests or Serious Issues, 1311 of Them Dead, Since COVID Injection'', Real Science, [ https://goodsciencing.com/covid/athletes-suffer-cardiac-arrest-die-after-covid-shot/ ].
[4] : ''Sudden cardiac death in athletes: the Lausanne Recommendations'', AA. VV., PubMed, dicembre 2006, [ https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/17143117/ ].
[5] : ''Sudden Deaths in Young Competitive Athletes'', AA. VV., Circulation, 3 marzo 2009, [ https://www.ahajournals.org/doi/10.1161/CIRCULATIONAHA.108.804617 ].
[6] : ''LO SPORT FA MALE ALLA SALUTE...'', Maurizio De Paola, Facebook, 7 luglio 2023, [ https://www.facebook.com/mauriziodepaolaxxx/posts/10231359444197503 ].
[7] : ''Article Makes Unfounded Claims Linking Athletes’ Injuries, Deaths to Vaccines'', AA. VV., FactCheck[punto]org, 17 dicembre 2021, [ https://www.factcheck.org/2021/12/scicheck-article-makes-unfounded-claims-linking-athletes-injuries-deaths-to-vaccines/ ].

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{ prima pubblicazione del post su VK, il 9 luglio 2023 [8]; su FB : [9] }.

[ ... ]

4 commenti:

  1. Pubblicare su FB è un assoluta perdita di tempo: questo tipo di post sono censurati attivamente e soprattutto passivamente. Attivamente affiancandogli messaggi dei cosiddetti (e assurdi) “factcheckers” quando non sospendendo il profilo per X giorni; passivamente rendendolo visibile solo a un pugno di amici e FORSE a chi lo cerca attivamente.

    Io ho cancellato il mio profilo su FB lo scorso autunno quando è apparsa la notizia (certa: da qualche parte dovrei avere la fonte) che le agenzie statunitensi ne hanno il totale controllo politico dei contenuti. Onestamente non lo rimpiango minimamente: anzi, almeno adesso non provo più la frustrazione di gridare nel deserto!

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    1. Io su FB ho conosciuto parecchia gente in gamba, nella mia città e altre.
      Anzi ...
      essendo noi minoranza è importante e utile usare i social net per tracciare nuove relazioni che altrimenti non sarebbero mai state.
      Curare i propri contatti è un'attività impegnativa.

      E ...
      stamattina FB [ mi ha censurato il post ].

      Ah ...
      che culo il ''democratico'' e ''liberale'' Occidente !

      :D

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    2. Ovviamente ho letto questa tua risposta dopo aver letto il nuovo pezzo a cui ho prontamente replicato in parte ripetendo quanto ti avevo già scritto qui…

      Anch’io, ai “vecchi tempi” (lo scorso autunno!), ho riconosciuto a FB dei meriti: ma secondo me gli svantaggi sono molto superiori ai vantaggi.

      Probabilmente dipende da come si vuole usare lo strumento.
      Io per natura amo rimanere in contatto anche con chi non la pensa come me e mi piacerebbe condividere le mie idee con tutta la mia cerchia di amicizie/conoscenze più o meno virtuali. Ma FB, volutamente per profilare meglio i propri utenti, tende a polarizzare i gruppi, a dividere le persone e ad alimentare il fanatismo.

      A me non era mai venuto in mente di usarlo per stare in contatto solo con una cerchia ben specifica di persone perché non era questo il mio obiettivo/speranza.
      Comunque se ti pare utile e non ti secca essere censurato (passivamente o attivamente) allora capisco che tu continui a usarlo...

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    3. Sono stato colpito poche volte dalla censura di FB, e in diversi casi sono riuscito a riabilitare il post facendo ricorso.
      Suppongo che il basso numero di censure – ne ricordo 2 ... forse 3 in tanti anni – sia dovuto alla mia abitudine di sostenere i post con adeguate fonti, come puoi vedere qui sull'ODB.

      Per quanto riguarda gli utenti molesti : su FB li puoi bannare, e comunque nessuno ti obbliga a rispondere.

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