1)
Roma è la città della grigia politica nazionale che tutto conserva perchè nulla cambi veramente e si vuole pure tenere un Mastella come ministro della Giustizia (ossimoro) benedetto da entrambi gli schieramenti politici.
Però è anche un luogo in cui un artista futurista-dadaista sorprende i cittadini e i turisti con le sue installazioni provvisorie e in movimento.
Graziano Cecchini aveva già tinto di rosso le acque della fontana di Trevi, metafora del grido di dolore contro lo sperpero dei danari pubblici spesi per il festival del cinema veltroniano : pure a noi è sembrato un po' raffazzonato, un "baraccone" omnicomprensivo ch'è semplicemente non-fruibile per l'eccessivo numero, l'affastellamento degli orari, e la confusione tematica delle opere in mostra.
Cecchini il 16 gennaio ha scaraventato 500.000 palline colorate giù per le scalinate di Trinità dei Monti fino alla "Barcaccia" la fontana di Piazza di Spagna.
Una gioiosa esplosione di colori che ha attirato l'attenzione dei media nazionali ed esteri per una performance artistica "innocente" piuttosto che per il pollaio politico.
La motivazione ?
Un atto d'accusa contro le "palle" raccontate quotidianamente dai politici di ogni "colore", e forse il riferimento più diretto è proprio a quel sostegno bipartisan all'indecente Mastella (reiterato il giorno seguente, a supporto invece dell'indecente Bassolino).
Le palline sono poi state messe in vendita su e-Bay e sembrano andare bene : Cecchini è un genio della comunicazione e del mercato dell'arte !
Ma il Comune di Roma non apprezza e non ringrazia l'autore della gratuita performance ch'è anche un'idea pubblicitaria, e l'assessore comunale alla Sicurezza, Jean Leonard Touadi, ha così commentato : "La ricerca di pubblicità a spese dell'immagine di una città non è divertente. Certo, se uno fa le cose una volta e non accade nulla si permette di rifarlo, soprattutto se diventa un eroe e viene accolto in tutte le tv".
Mesta e tipicamente italica la "conclusione" : l'autore è stato arrestato e trattenuto in caserma, dove ha dormito sul pavimento a causa dell'indisponibilità di letti.
Cecchini non ha però smarrito la vis pugnandi : "Questo perche' i governi non danno un soldo alle forze dell'ordine che non si possono permettere di acquistare coperte pulite da dare a chi viene arrestato. Se questi politici la finissero di rompere le palle, forse le cose andrebbero meglio".
2)
Roma che abbaglia ed esagera sempre con le mille luci della sua straordinaria storia, e qualche volta "acceca" .
Può capitare anche ad un romano-doc come il carissimo amico mio e di Walter, che lavorando tutti i giorni nei traslochi per i vip della capitale - e nelle vie più esclusive - s'era fissato con l'affitto di un appartamento in centro.
Per emulazione, per rabbiosa invidia e desiderio di rivalsa sociale, per cupidigia di quello che aveva sotto gli occhi tutti i giorni mentre si sudava bestemmiando le proverbiali "sette camicie".
O altro ancòra.
Capitava 8 - 9 anni fa almeno.
In questo bel video di Walter Ciusa lo vediamo aggirarsi "spiritato" e senza sonno per le vie centrali nella dolce notte, incontrando improbabili compari nottambuli e struggendosi per il miraggio di una bella casa, purtroppo inarrivabile per un semplice lavoratore "di fatica".
Con le splendide musiche di Massimo Magnani e Piero Odorici nel sottofondo di un errare "magico" nella disperazione interiore del protagonista, che rende addirittura claustrofobiche le location del suo vagabondare dolente e senza riposo (o le tappe del pellegrinaggio, se preferite) che sono le vie e le piazze romane, ritratte con le tipiche asimmetrie del videomaker bolognese.
Il risultato è un purgatorio quasi kafkiano, e con la sola salvezza della fuga da questa "macchina" che stritola le carni e nella quale anche i sogni s'accartocciano fino al buio in sala.
La conclusione della storia del nostro Antonio è però un lieto fine, alla "Mediterraneo" di Gabriele Salvatores : approderà anni dopo - nel mezzo anche una parentesi di vita bolognese - in un'isola greca per amore, lì si fermerà e si farà una vera famiglia.
Questo è però un altro film ...
Links
"Palline di plastica in Piazza di Spagna, l'autore colorò Fontana di Trevi" - articolo in Repubblica.it
Walternight = Voglio la casa al centro
Roma è la città della grigia politica nazionale che tutto conserva perchè nulla cambi veramente e si vuole pure tenere un Mastella come ministro della Giustizia (ossimoro) benedetto da entrambi gli schieramenti politici.
Però è anche un luogo in cui un artista futurista-dadaista sorprende i cittadini e i turisti con le sue installazioni provvisorie e in movimento.
Graziano Cecchini aveva già tinto di rosso le acque della fontana di Trevi, metafora del grido di dolore contro lo sperpero dei danari pubblici spesi per il festival del cinema veltroniano : pure a noi è sembrato un po' raffazzonato, un "baraccone" omnicomprensivo ch'è semplicemente non-fruibile per l'eccessivo numero, l'affastellamento degli orari, e la confusione tematica delle opere in mostra.
Cecchini il 16 gennaio ha scaraventato 500.000 palline colorate giù per le scalinate di Trinità dei Monti fino alla "Barcaccia" la fontana di Piazza di Spagna.
Una gioiosa esplosione di colori che ha attirato l'attenzione dei media nazionali ed esteri per una performance artistica "innocente" piuttosto che per il pollaio politico.
La motivazione ?
Un atto d'accusa contro le "palle" raccontate quotidianamente dai politici di ogni "colore", e forse il riferimento più diretto è proprio a quel sostegno bipartisan all'indecente Mastella (reiterato il giorno seguente, a supporto invece dell'indecente Bassolino).
Le palline sono poi state messe in vendita su e-Bay e sembrano andare bene : Cecchini è un genio della comunicazione e del mercato dell'arte !
Ma il Comune di Roma non apprezza e non ringrazia l'autore della gratuita performance ch'è anche un'idea pubblicitaria, e l'assessore comunale alla Sicurezza, Jean Leonard Touadi, ha così commentato : "La ricerca di pubblicità a spese dell'immagine di una città non è divertente. Certo, se uno fa le cose una volta e non accade nulla si permette di rifarlo, soprattutto se diventa un eroe e viene accolto in tutte le tv".
Mesta e tipicamente italica la "conclusione" : l'autore è stato arrestato e trattenuto in caserma, dove ha dormito sul pavimento a causa dell'indisponibilità di letti.
Cecchini non ha però smarrito la vis pugnandi : "Questo perche' i governi non danno un soldo alle forze dell'ordine che non si possono permettere di acquistare coperte pulite da dare a chi viene arrestato. Se questi politici la finissero di rompere le palle, forse le cose andrebbero meglio".
2)
Roma che abbaglia ed esagera sempre con le mille luci della sua straordinaria storia, e qualche volta "acceca" .
Può capitare anche ad un romano-doc come il carissimo amico mio e di Walter, che lavorando tutti i giorni nei traslochi per i vip della capitale - e nelle vie più esclusive - s'era fissato con l'affitto di un appartamento in centro.
Per emulazione, per rabbiosa invidia e desiderio di rivalsa sociale, per cupidigia di quello che aveva sotto gli occhi tutti i giorni mentre si sudava bestemmiando le proverbiali "sette camicie".
O altro ancòra.
Capitava 8 - 9 anni fa almeno.
In questo bel video di Walter Ciusa lo vediamo aggirarsi "spiritato" e senza sonno per le vie centrali nella dolce notte, incontrando improbabili compari nottambuli e struggendosi per il miraggio di una bella casa, purtroppo inarrivabile per un semplice lavoratore "di fatica".
Con le splendide musiche di Massimo Magnani e Piero Odorici nel sottofondo di un errare "magico" nella disperazione interiore del protagonista, che rende addirittura claustrofobiche le location del suo vagabondare dolente e senza riposo (o le tappe del pellegrinaggio, se preferite) che sono le vie e le piazze romane, ritratte con le tipiche asimmetrie del videomaker bolognese.
Il risultato è un purgatorio quasi kafkiano, e con la sola salvezza della fuga da questa "macchina" che stritola le carni e nella quale anche i sogni s'accartocciano fino al buio in sala.
La conclusione della storia del nostro Antonio è però un lieto fine, alla "Mediterraneo" di Gabriele Salvatores : approderà anni dopo - nel mezzo anche una parentesi di vita bolognese - in un'isola greca per amore, lì si fermerà e si farà una vera famiglia.
Questo è però un altro film ...
Links
"Palline di plastica in Piazza di Spagna, l'autore colorò Fontana di Trevi" - articolo in Repubblica.it
Walternight = Voglio la casa al centro
Ha veramente messo su famiglia il buon Tiberi?
RispondiEliminaEbbene sì, felicemente ... uno che sa stare al mondo, ed ha trovato la strada con fatica ma ce l'ha fatta.
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