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Frigo epifanico



Estratto dai commenti

L'amico-nemico Zefram ha lasciato nei commenti di "Dell'eccesso e dei rimedi (impossibili)" questo pensiero, che secondo me è meritevole di pubblicazione (nella foto, il mio frigo ieri) :

Diciamo subito una cosa : sì lo ammetto, mi sento un po' come Forrest Gump quando corre per l'America in cerca di sè stesso, probabilmente noi siamo i Forrest Gump delle sindromi compulsive ...
Un filosofo (cattolico forse) direbbe che cerchiamo la "lieta novella" nell'aprire il frigo, beh in effetti una sorta di revanche un po' autoironica c'è in tutto questo. Non è che con un sorriso riusciamo ad aprire l'odiato frigorifero e vediamo le grazie di Dio che compriamo ...
Qualcuno compra "Playboy" o ha come altarino in casa la foto di George Clooney, magari noi abbiamo l'altare-frigo a cui sacrifichiamo qualcosa ...

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Capitano Kirk (adesso comando io) = blog

4 commenti:

  1. Sì, hai proprio ragione, il frigo ha sostituito proprio l'altare.

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  2. L'Amerika ce lo ha insegnato ... il nostro è davvero un paese di masse acritiche e bovine, incapaci di filtrare criticamente gli input socio-economici che arrivano da mamma Usa ?
    Oppure abbiamo sviluppato un modello autoctono di obesità ?
    Me lo chiedo, quando leggo / vedo / parlo col Cicci (di nuovo) Motau Zefram ...

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  3. Spero che il tuo frigo sia migliorato...
    Il mio è un vorticare di colori e profumi.
    Frigo come altare; ben venga. Diffido dai falsi dei

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  4. Il mio frigo è stabile ... mandami una foto del tuo.

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