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( dallo scatolone di faccialibro )
La fotografia di alimenti [ 1 ] ( potremmo altresì chiamarla fotografia di natura morta ) è un'arte dalla richiesta commerciale in crescita [ 2 , 3 , 4 ... ].
La parallela crescita dell'esercizio fotografico auto-referente, motivata e sostenuta da tecnologie portabili e personali come gli smartphones e Instagram [ 5 ], spinge parecchi utenti a pubblicare foto del proprio stile di vita, dal cibo ai vestiti, a tutto ...
La fotografia del fiero pasto sulla propria tavola, è detta talvolta foodie eseguendo una metonimia del termine ( che nella lingua inglese indica il gourmand ovvero un appassionato del cibo raffinato [ 6 ] ) in assonanza con selfie ( l'autoscatto, spesso di gruppo ) ...
Ma a mio avviso foodporn [ 7 ] rende meglio il rapporto morboso determinato tra l'organico edibile e inerme, e il consumatore e fotografo compulsivo - utente abitudinale di tecnologie digitali : per farvi un'idea di “pasto nudo” ( volendo o meno ricollegare il pensiero al testo di William S. Burroughs ) date un'occhiata al blog “The Foodie Photographer” [ 8 ].
E anche alle foto hashtaggate #foodporn su Instagram : [ 9 , 10 ].
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La fotografa e foodstylist Claudia Castaldi [ 11 , 12 ] spiega le basi di questa tecnica su Vanity Fair : [ 13 ].
( continua )
Io me la cavo abbastanza bene in cucina.
RispondiEliminaMa non ho mai fotografato una cippa perché devi essere un buon fotografo per fotografare bene il cibo.
Poi con il fotografare bisogna stare attenti... Si finisce per non vivere la vita perché la stai fotografando o riprendendo.
O ...
RispondiEliminaraccontando con le parole.
Occorre armarsi di una disciplina ferrea, se si sceglie di essere meticci di concretezza materica e realtà virtuale.
Sì sì
RispondiEliminaAnche attenti a raccontarla invece di viverla.