Eurasia

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E mentre l'Occidente narcotizzato e necrotico viene trascinato nel baratro dagli Usa [ 1 ] V. V. Putin stringe i rapporti con la Cina.
In maggio ha firmato un accordo trentennale con la Repubblica Popolare di Cina per la fornitura di gas e la costruzione delle infrastrutture necessarie : un accordo da 400 miliardi $ [ 2 ].
Questo dopo che in marzo le economie emergenti BRIC(S) [ 3 ] condannarono le sanzioni occidentali [ 4 ] contro l'occupazione della Crimea da parte dell'Armata Russa, che di fatto nella penisola ha protetto i civili dallo scempio cui stiamo assistendo nel Donbass ad opera delle milizie neo-naziste agli ordini del Governo Yatsenyuk [ 5 ] sostenuto da Usa e UE.
E non è soltanto una questione di gas naturale ( metano ) siberiano : gli amministratori dei due Paesi hanno stabilito di pagare le reciproche commesse nelle rispettive valute nazionali - rublo ( рубль ) [ 6 ] e yuan [ 7 ] - anzichè in dollari amerikani.
Sono stati raggiunti 40 accordi in tema di energia, costruzioni, metallurgia, sistema bancario e militare [ 8 ].
Sono anche in trattativa le grandi opere pubbliche come il ponte che unirà la Crimea al Caucaso russo [ 9 ] da Kerch ( Керчь ) [ 10 ] al Territorio di Krasnodar ( Краснода́рский край ) [ 11 ] all'interno di un piano di rilancio della penisola nel Mar Nero.

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Coperta questa quota di venduto ( 1 trilione = 10 alla 12° potenza di metri cubi ) la Russia è libera di alzare il prezzo del gas fornito ai Paesi europei, e di tirare il collo a chi continuerà a rimestare guerra assieme ai dementi neo-liberisti e neo-nazisti di Kiev [ 12 ].
L'Unione Europea è forte consumatore del metano siberiano, lo shale gas amerikano è una fake : costa troppo, e ... 
manca il gasdotto !
Trasportarlo in Europa con le navi, alzerà ulteriormente il prezzo al metro cubo : probabilmente sarà un inverno caro.

( continua )