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Una sola Cina in Africa







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Sui vetero-media se ne parla sempre poco o nulla, dell'espansionismo cinese nel continente africano. Eppure è uno schema-chiave della geopolitica corrente e futura.
La cartina postata sopra ( da Limes on-line ) è datata 2006 ma rende bene l'idea del trend di due subcontinenti affamati di risorse ( Cina e India ) con i cinesi molto attivi sul territorio.
E' in quell'anno, che il governo cinese ha impresso un'accelerazione ai rapporti sino-africani ( che hanno una storia antica ) e pubblicato un documento programmatico ufficiale sulla “politica della Cina in Africa” in gennaio, base di un vertice novembrino con 48 Paesi africani ed altri osservatori [1] ( stante l'annoso lodo del riconoscimento della Repubblica di Cina - Taiwan [2] ).
In poco tempo, la Repubblica Popolare di Cina ha superato sia gli Usa che i vecchi colonizzatori Regno Unito e Francia per volume degli scambi commerciali [3] che nel 2013 ha superato i 200 miliardi $ [4] e continuerà a crescere al ritmo del 25% annuo [5].
Nel frattempo, l'Unione Europea ha dormito e il vertice di Lisbona programmato nel 2003 s'è tenuto nel 2012 [6] : in parole povere ogni singolo Paese s'è fatto i piccoli affari suoi.

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E' diventata una colonia cinese non dichiarata il Mozambico, che ha un enorme potenziale agricolo e forestale da sfruttare [7] ed anche il gas [8].
Sono state intraprese grandi opere infrastrutturali transnazionali, come la ferrovia che collegherà Mombasa ( Kenia ) all'interno del Paese e fino all'Africa Centrale ( Ruanda, Sud Sudan, Tanzania e Uganda ) [9].
( etc. ).
La lista degli interventi cinesi nel continente nero è davvero lunga, ma c'è un caso singolare, ed è quello della ghost town Nova Cidade de Kalimba [10] in Angola : una città nuova completa di appartamenti - negozi - servizi costruita nella periferia della capitale Luanda, capace di 500.000 abitanti ...
ancòra spopolata ( 40.000 residenti ). Solo il 10% degli appartamenti è stato occupato, e i prezzi sono inaccessibili dalla popolazione locale.
E non è l'unica “città fantasma”.
“Una sola Cina in Africa” [11] è un programma politico per l'antropizzazione han [12] dell'Africa, siccome la madrepatria è troppo affollata ?
In 10 anni, 500 - 750.000 orientali si sono trasferiti fisicamente in Africa, e la quota è in aumento. Certamente la madrepatria è affollata ( la cifra ufficiale di 1.350.695.000 abitanti [13] è difettosa delle tante famiglie contadine che non hanno registrato i figli successivi al primogenito, per non pagare le tasse secondo la legge per il contenimento demografico ) e nella crescita economica il controllo dell'impronta biologica della popolazione è sfuggita al controllo del Partito unico [14].


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5 commenti:

  1. Il primo commento è
    "Ecco, accumuliamo altro trinitrotoluene sulla pila".
    Auguri!

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  2. Il secondo commento è un po' moralista.
    La Cina ha ancora una dirigenza capitalisticocomunista nella quale c'è ancora un anelito di giustizia uguaglianza fraternità.
    Le politiche cinesi in cina, per quanto predatorie, NON sono solo prdatorie come le politiche degli occindentali. Quindi hanno maggiori possibilità di "penetrare" l'Africa.

    Non so neppure se ciò sia un meno peggio.

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  3. I demografi calcolano che senza la polticia coercitiva (non poi così dura) del figlio unico, oggi ci sarebbero stati altri 300M homo in più.
    Una bella jattura prevenuta.

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  4. Ma bisogna vedere se i demografi di cui scrivi si sono basati sulle cifre ufficiali del Partito oppure su proiezioni realistiche, più attinenti il vero.

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  5. { intanto, qui si sta discutendo di Ebola e Cina }.

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