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Con UUIC e Mr. Key Smasher ho discusso tante volte - a casa del primo [ 1 ] - dell'obsolescenza programmata nel settore informatico ( costruita con la progressiva complessificazione delle procedure a schermo del software e l'induzione di nuovi bisogni non performabili con il preesistente hardware ) come termine di profitto delle grandi aziende tecnologiche, a fronte di una dichiarata semplificazione e di un dichiarato miglioramento complessivo della cosiddetta esperienza utente.
Un bell'esempio di menefrego l'ho trovato sul sito Lega Nerd [ 2 ] via Edizioni Scudo [ 3 ] e riguarda lo scrittore Usa di genere fantastico e fantascienza George R. R. Martin [ 4 , 5 , 6 ... ] autore della saga letteraria “A Song of Ice and Fire” ( “Cronache del ghiaccio e del fuoco” ) da cui il popolare serial televisivo “Game of Thrones” [ 7 ] ( “Il Trono di Spade” nell'edizione italica ) che per stendere i propri lavori testuali nel 2014 usa ancòra un Pc IBM AT ( 1984 - 1987 ) [ 8 ] e il programma per la scrittura WordStar 4.0 [ 9 ] in ambiente operativo MS-DOS [ 10 ].
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E' come un augurabile e salutare riavvolgimento del nastro [ 11 ] per tornare ai fondamentali, anzi al quesito fondamentale che ogni consumatore dovrebbe porsi prima di acquistare oppure di riporre in cantina una macchina : «a cosa mi serve ?»
E lo scrittore da Bayonne ( New Jersey ) [ 12 ] apprezza lo storico e spartano wordprocessor che gira su uno dei suoi sistemi domestici, per alcuni motivi concreti : «niente problemi, funziona sempre … e non ha il maledetto auto correttore» [ 1 ].
Io ti lovo sempre parecchio, Marcaccio! :)
RispondiEliminaGh ... gh ...
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