Testata

C19/N



Commento

di Marco Poli


Ci sono molti buoni motivi per NON indossare le mascherine all'aria aperta. Ricevo da Franca Polizzano e riproduco parte di una lettera firmata da medici specialisti [1]:

''Mascherine obbligatorie all’aperto? Non ci sono presupposti scientifici

06 OTT - Gentile Direttore,
apprendiamo con sconcerto che il prossimo DPCM potrebbe disporre l’obbligo di uso continuativo di mascherine anche all’aperto. La decisione ha subito un’accelerazione in pochi giorni, senza che la situazione epidemiologica nazionale lo giustifichi e senza che sul tema si sia sviluppato un serio dibattito scientifico, basato sulle prove oggi disponibili.

La posizione del Governo italiano (ispirata alle indicazioni OMS) è stata sinora ragionevole: obbligo di protezioni delle vie respiratorie, anche lavabili, in luoghi chiusi accessibili al pubblico compresi i mezzi di trasporto, e comunque quando non si possa garantire il mantenimento della distanza di sicurezza. In proposito l’OMS precisa utilmente “per un periodo consistente”, poiché l’avvicinamento fugace all’aperto di un soggetto anche infetto non configura rischi particolari. [NB: autorità politiche e sanitarie indicano in genere il tempo di ~15’ perché il rischio di trasmissione da “contatto stretto” abbia ragionevoli possibilità di concretizzarsi, e l’app Immuni è impostata per segnalare un rischio di contagio in base a questa tempistica].

Riteniamo che tale posizione andrebbe mantenuta e fatta rispettare, senza forzature, nell’interesse della salute e della credibilità delle istituzioni, oltre al messaggio di non soffermarsi comunque oltre al necessario in luoghi chiusi frequentati e poco ventilati.

Purtroppo l’assenza di dibattito scientifico sul tema ha portato a vivere le mascherine in modo unilaterale come “un piccolo discomfort per ottenere grandi benefici individuali e collettivi”. Invece le prove disponibili mostrano che sono un compromesso anche per la salute, da spingere solo fin dove sia chiaro che i benefici sanitari prevalgono sui danni.

Oltre agli effetti protettivi delle maschere, indiscutibili in condizioni di alto rischio, l’OMS indica 11 potenziali danni o svantaggidelle maschere, ma non segnala quello che può essere il maggiore, a carico di infetti da SARS-CoV-2 non di rado inconsapevoli, perché a-/pre-o pauci-sintomatici (v. https://www.bmj.com/content/bmj/369/bmj.m2003.full.pdf; e https://repo.epiprev.it/index.php/download/mascherine-chirurgiche-in-comunita-allaperto-prove-di-efficacia-e-sicurezza-inadeguate/).

Infattila resistenza all’espirazione di una maschera tenuta a lungo aumenta la ri-inalazione dei propri virus, in un circolo vizioso che aumenta la carica, che può così raggiungere gli alveoli, dove le difese immunitarie innate sono carenti. Lì il virus si può moltiplicare molto e quando, a 10-12 giorni dall’infezione, arrivano gli anticorpi delle difese adattative, trovando grandi quantità di virus scatenano una violenta infiammazione e possono aggravare la Covid-19.

[ ... ]''.

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Note

[1] : ''Mascherine obbligatorie all’aperto? Non ci sono presupposti scientifici'', AA. VV., Quotidiano Sanità, 6 ottobre 2020, [ http://www.quotidianosanita.it/lettere-al-direttore/articolo.php?articolo_id=88555 ].




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{ prima pubblicazione del post su VK, il 7 ottobre 2020 [ 2 ]; su FB : [ 3 ] }.


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