Testata

C19/N



Il lockdown di Shaka Zulu
(che gli costò la vita ed il regno)


di Maurizio De Paola

Prima che la follia prendesse dimora nel tecnologico mondo occidentale del 2020, circa due secoli addietro un altro "lockdown" rischiò di distruggere un'intera nazione al culmine della sua potenza.
Accadde nel 1827.
Shaka Zulu [1][2] è una figura leggendaria nella storia africana. Grande condottiero, geniale stratega, invincibile guerriero e temuto sovrano, fu il creatore dell'Impero Zulu agli inizi dell'800, tanto da essere successivamente ricordato come il "Napoleone africano".
Violento e spietato come tutti i condottieri di ogni epoca, creò un'armata militare invincibile, capeggiata da una guardia personale di uomini addestratissimi, pronti ad eseguire ogni suo ordine senza fiatare.
In pochi anni il suo regno si espanse il larghe zone dell'attuale Sud Africa e Mozambico, riunendo le varie anime del popolo zulu in una sola nazione potente ed orgogliosa.
Tutto questo, però venne incredibilmente gettato alle ortiche dalla progressiva paranoia di Shaka e dalla pazzia di un decreto che fino ad oggi appariva nel libri di storia come il più demenziale che sia mai stato emesso da un sovrano.
All'indomani della morte dell'amatissima madre Nandi, infatti, Shaka Zulu, distrutto dal dolore di tale perdita, diventa psicotico, comincia a bere smodatamente ed ordina che per un anno tutto si debba fermare e che nessuna vita debba nascere nel suo regno.
I suoi pretoriani eseguono il folle ordine senza il minimo ripensamento e così i raccolti vengono distrutti, le nuove semine proibite ed i vitelli uccisi appena nati. Si narra che persino le donne che in quel periodo restano incinte vengano trucidate insieme ai loro mariti.
In pochi mesi la fame e le malattie decimano la popolazione, ma le proteste vengono affogate nel sangue grazie agli spietati guerrieri della sua guardia reale.
Alla fine, prima che l'anno di lockdown giunga a termine, la sopravvivenza stessa della gente zulu viene salvata da una congiura capeggiata da due fratellastri di Shaka, che riescono ad eludere la sorveglianza della sua scorta, lo colgono mentre è completamente ubriaco e lo pugnalano a morte, mentre i loro fedeli passano all'offensiva e massacrano i suoi più stretti collaboratori.

La Nazione Zulu, così, rinasce (non senza gravi scossoni causati proprio dal folle lockdown) e per tutto il secolo darà filo da torcere a qualsiasi conquistatore, arrendendosi agli inglesi solo nel 1879 (ma per gli zulu fu semplicemente un accordo tra pari, dato che la stessa Regina Vittoria riconobbe la sovranità del Re Zulu Cetshwayo sui suoi territori).

"Chi non conosce la storia, è condannato a ripeterla" [3].
(George Santayana)

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Note

[1] : ''Shaka'', Wikipedia, [ https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Shaka&oldid=114773633 ].
[2] : ''Shaka Zulu Version Française Intégrale (1,2,3,...10)'', Youtube, [ https://www.youtube.com/watch?v=pvy-oI_08cs ].
[3] : Citazioni e frasi celebri, [ https://le-citazioni.it/frasi/720044-george-santayana-chi-non-conosce-la-storia-e-condannato-a-ripeterla/ ].




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{ prima pubblicazione del post su Facebook, il 12 ottobre 2020 [ 4 ]; su VK : [ 5 ] }.


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