(non fa notizia)
Esistono disastri ambientali di “serie A” (come quello nel Golfo del Messico : molto toccante è il presidente-nerd Obama Barack che si china a toccare la merda che arriva dal mare, sulla spiaggia amerikana) [ 1 ] ed altri di “serie B” : in Nigeria, la foce del Niger è il luogo terrestre più inquinato dal petrolio che esce a fiotti dai condotti usurati di vari padroni occidentali.
Leggo nell'articolo di “the New York Times” [ 2 ] che ogni anno vengono riversati i galloni di oro nero equivalenti a 50 Exxon Valdez [ 3 ].
In America è la BP [ 4 , 5 ] che ha costruito un impianto senza tutte le garanzie ed i bolli istituzionali, in Africa l'ultimo disastro (dopo un'altro a maggio, artefice la Exxon Mobil) è opera della Shell [ 6 , 7 , 8 ] che estrae nella regione e in accordo con i capi-tribù, fottendosene dei diritti civili (etica) e delle conseguenze di un impianto fatiscente (business).
Per risparmiare i due spiccioli (relativamente alle tasche della grande Compagnia olandese-britannica e delle altre) necessari alla manutenzione.
Link
Far from Gulf, a spill scourge 5 decades old = articolo in nytimes.com
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