Testata

Mangia la banana







1

Prugna contro banana ?

Gli effetti diversi sul contenuto dell'intestino ci sono noti fin dall'infanzia. Il concetto che faccio mio è quello espresso sopra, anche con l'omissione un po' forzata dell'articolo “la” da tale Cetty D. della pagina satirica faccialibresca Prugna1 ].

“Io mangio la banana” o “Siamo tutti scimmie” che dire si voglia, è una campagna sociale intrecciata al marketing dei prossimi campionati mondiali di calcio [ 2 ] che dovrebbe essere supportata per il rifiuto delle offese gratuite e quel bit di evoluzionismo [ 3 ] intrinseco ( anche se alcuni dei protagonisti senz'altro ignorano chi sia Charles Darwin ) ma ad un'analisi sommaria si capisce che è necessario dell'altro.
E' partita da tale Dani Alves che di professione fa il calciatore milionario, ed è stata impostata nel web dal collega e connazionale brasiliano Neymar da Silva Santos Júnior ( detto brevemente “Neymar” ) [ 4 , 5 ] rifinitore del Barcellona e ( dicono ) uno dei numeri 10 più forti al mondo ...
Poi è stato seguito dall'immancabile Mario Balotelli ( un nome, una garanzia : [ 6 ] ) e da altri pedatori e politicanti sempre alla ricerca di un palcoscenico nella fiera del villaggio globale.
Oh ...

non mi stupisco per l'opportunismo dei personaggi in auge, né per l'accumulo immeritato di capitale nelle tasche di certi soggetti ...

so bene che i messaggi abbisognano di testimonial per passare e arrivare alle masse.

2

Cosa è successo ?

Qualche giorno fa.
Durante la partita Villarreal - Barcellona della Liga spagnola ( il campionato di Serie A iberico ) un tifoso della squadra di casa ha lanciato una banana verso il terzino brasiliano mulatto Dani Alves [ 7 ] in forza ai blaugrana, mentre questo si apprestava a battere un calcio d'angolo.

Il difensore ha reagito con prontezza di spirito, e con nonchalance ha raccolto il frutto, l'ha sbucciato, l'ha mangiato davanti al guardalinee che l'ha lasciato fare : [ 8 ].
Poi con i suoi cross è stato decisivo per il ribaltamento del risultato e la vittoria della sua squadra ( 2 - 3 ).

Il più famoso compagno di casacca - pure lui brasiliano mulatto - supponendo la cattiva intenzione del tifoso, ha colto l'occasione per lanciare una campagna su twitter con foto del suo bimbo e hashtag dedicati ( #somostodosmacacos#weareallmonkeys , #somostodosmonos ) che ha avuto immediata diffusione virale nella rete, appoggiata da vari soggetti sportivi e politici della fiera grossa globale : [ 12 ].
Credo che la maglietta  “ufficiale” sia questa :





Poi ne sono arrivate altre, e altre grafiche e iniziative :






 

...


La campagna è stata progettata con anticipo da pubblicitari professionisti ( e in questo, non ci vedo nulla di male ... è buffa e maliziosa, fino a oscena e questo mi garba ) in attesa di un episodio simbolico, come riporta il sito di Radio 105 network [ 13 ] :




Dani Alves e il compagno di squadra Neymar, stufi di ricevere insulti razzisti, da tempo si erano affidati ad un'agenzia pubblicitaria chiedendo di pensare ad uno slogan antirazzismo. Quanto è accaduto durante la gara tra Barcellona e Villareal è stato l'episodio perfetto per lanciarlo.
A raccontarlo, al quotidiano spagnolo AS, il pubblicitario Guga Ketzer, vice presidente dell'agenzia Loducca che ha coordinato le operazioni di marketing in Brasile dopo l'episodio di domenica.
"La campagna era già pronta da due settimane e si attendeva solamente il momento giusto per lanciarla. L'idea era stata preparata per Neymar però è toccato prima a Dani Alves. Il modo migliore per contrastare i pregiudizi è togliergli forza per fare in modo che il gesto razzista non si ripeta" ha precisato Ketzer in un intervista a Veja.


http://www.105.net/tutto-news/detail/titolo/la-banana-mangiata-da-dani-alves-una-trovata-pubblicitaria



3

Lo spettatore che ha tirato la banana, il cui anagrafico è David Campayo Lleo, è stato : arrestato, bandito dallo stadio a vita, e rischia fino a 3 anni di carcere in base alla legge spagnola vigente in tema di contrasto alla discriminazione razziale [ 14 ].

4

Fin qui, appare tutto “buono e giusto”.
Ma c'è qualcosa di storto e malsano, in questo ennesimo giro di giostra mediatico.
Allarghiamo lo sguardo, e contestualizziamo tempi e luoghi. A ben guardare, la costruzione di questa campagna si connette con il lancio pubblicitario del campionato del mondo imminente, la tempistica è evidente : il giocatore che ha compiuto il gesto primigenio gioca da 5 anni in Europa, ma solo adesso si accorge di quanto siamo brutti, sporchi e cattivi noi europei ?
I soggetti che ci mettono la faccia, alla fine incassano denari sonanti e tutto concorre al BAU ( business as usual ).
Se tali ragazzotti brasiliani e di tutto il mondo avessero davvero un minimo di coscienza sociale, allora boicotterebbero i Mondiali del Brasile che si dovrebbero [ 15 ] disputare quest'anno : così facendo, sputtanerebbero gli scempi ambientali, quelli sociali, gli sprechi materiali ed economici, l'indirizzo sbagliato di miliardi di valuta bruciati per lo spettacolo del calcio invece che investiti nelle infrastrutture di base che in molte province del Paese sudamericano multi-etnico ma dalla forte diseguaglianza nella distribuzione della ricchezza ( 17° nella classifica mondiale dell'indice Gini [ 16 ] pari a 51,9 : [ 17 ] ) sono carenti ...






E vai col ruspare le favelas [ 18 ] per fare spazio ai mega-stadi : decine di migliaia di famiglie povere sono state sgomberate dai dintorni degli stadi e delle aree alberghiere, per nascondere la povertà.
E chissenefrega, se crepano operai [ 19 ] per l'affanno di chiudere i cantieri in tempo utile per lo spettacolone !
( è la solita vecchia storia : ci siete abituati fino all'anestesia dei sensi e del cerebro ).







Per un baraccone che lascerà ulteriore debito pubblico, e soldi in tasca ai protagonisti.
I furbetti viziati Dani Alves, Neymar ... Balotelli, Cesare Prandelli ... e gli altri parteciperanno a questo strumento di distrazione delle masse ...
che da esso sono generati.
E proprio i calciatori carioca, con i loro stipendi da favola messi assieme grazie alle masse di poverini che affollano gli stadi e/o sottoscrivono gli abbonamenti alle pay-tv per guardare le partite nel divano di casa ( e si sa qual'è il livello della massa ... ), concorrono a un divario tra ricchi e poveri tra i più marcati del mondo.
( è un circolo vizioso ).
Poi ci vengono a fare la morale, e ci dovremmo sentire tutti in colpa. Ma vaffanculo.


5

Indossate pure la maglietta, comprata in rete o - ancòra meglio - auto-prodotta con strumenti di grafica a oggetti e stampata sotto casa, ma non migliorerà i problemi sociali pressanti ( distribuzione del reddito e dei diritti iniqua, corruzione, disoccupazione, casa ... ).

Altroché banane !
E' una campagna utile a indorare la pillola dell'imminente competizione per squadre nazionali [ 20 ] facendone “il Mondiale dell'antirazzismo” e legittimando il palcoscenico dei bambocci milionari, coprendo così le ingiustizie sociali perpetuate per esso.
( le rivolte popolari [ 21 ] non sono mai cessate, ma non bisogna ricordarle ... EH ! ).
E allora sarebbe auspicabile che davvero qualcuno tirasse un libro in uno dei tanti campi calcistici [ 22 ] e che il vizio di leggere ammorbasse la gente : il rischio serio sarebbe quello di compiere un passo evolutivo, e cominciare a costruire un mondo concretamente migliore e non solo il sentirsi “più buoni e giusti”.
Ma ai calciatori non andrebbe bene : in un mondo migliore, loro guadagnerebbero molto ...

molto ...
molto meno ...

( continua ).

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3 commenti:

  1. La reazione di sbaffarsi la banana è stata di grande spirito.
    Mi ha fatto ridere molto!

    Invece la demonizzazione tanto politicamente corretta quanto idiota di repressione e censura di stato sono rimedi che fanno danni su danni.
    Il razzismo e la xenofobia esistono ed esisteranno da sempre, essendo connaturati alla nostra natura biologica. Pensare di vietarli per legge è estremamente stupido.
    La pentola a pressione si fa sfogare, solo dei coglioni possono sigillarne la valvola.

    In quanto alla pedata...
    Mah.
    Il_bobbolo deve essere ammansito e da che mondo e mondo devi dare al bobbolo il pane e il circo.
    Poi io ho un radicale snobismo nei confronti della pedata a undici, 'na roba sepolta dalla cacca potere-palanche-vanagloria.
    Ci sono millesettecentoquarantadue sport e poi c'è anche il calcio.

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  2. Ci sono millesettecentoquarantadue sport e poi c'è anche il calcio.

    Yep.
    Ti dirò che una volta ( 25 - 30 anni fa ) lo seguivo.
    Per qualche anno di fila, ho fatto anche l'abbonamento alla Curva Andrea Costa ( ora Curva Bulgarelli, mi dicono ) dello stadio Renato Dall'Ara.
    Erano tempi in cui la squadra faceva la serie C1 e B.
    Erano tempi più sani, fuori di retorica ... con quella percentuale di dilettantismo e genuinità cruda che ci vorrebbero SEMPRE.
    Un carneade come Lorenzo Marronaro ( 11 ), che quando arrivò a Bologna aveva solo qualità da contropiedista e nemmeno sapeva stoppare il pallone al volo, poteva esplodere e segnare 24 goal ( mi pare ), molti dei quali da cineteca.
    E ...
    molti altri.
    Poi.
    Il Bologna FC è salito in serie A, e allora è diventato biz 100%.
    =
    Fanculo.
    =
    Preferisco il football americano ( Warriors Bologna ), per dire.

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  3. Sul razzismo ce ne sarebbe da discutere fino a notte inoltrata ...
    poi ancòra il mattino ...
    la giornata intera ...
    e ancòra ...

    Sono d'accordo con te, che la repressione dall'alto, in Europa non serve a un cazzo.
    Qui ci sono comunità radicate, e le radici determinano un “noi” e “gli altri”.
    Lamerika è un discorso diverso, un'altra società umana fatta - fin dal primo minuto - al 99% da diseredati in fuga dalla miseria, e dall'1% di furbi amministratori abili a determinare una persistente guerra tra poveri e a tenerla abilmente sotto pressione ma senza fare scoppiare il conflitto macroscopico.
    Il politically correct è uno strumento bifido e idoneo ai loro scopi : formalmente, non possiamo negare che il rispetto reciproco passi anche attraverso le parole.
    Ma c'è dell'altro ...
    molto dell'altro ...

    Vedi il caso del ban al proprietario della franchigia NBA dei Los Angeles Clippers, Donald Sterling :

    [ http://mashable.com/2014/04/28/clippers-sponsors-donald-sterling/ ],

    [ http://espn.go.com/los-angeles/nba/story/_/id/10857580/donald-sterling-los-angeles-clippers-owner-receives-life-ban-nba ].

    ...

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