Un'opera pittorica esposta in un pub di Mosca a novembre, raffigurante i leader della Casa Bianca di Washington e del Cremlino.
Trump bombarda la Siria: neanche 100 giorni per essere fagocitato dal sistema Nella notte tra il 6 ed il 7 aprile è finita l’effimera parabola del presidente “populista” Donald Trump, fagocitato dallo stesso establishment che diceva di voler combattere: con 59 missili da crociera lanciati su una base aerea siriana, il neo-inquilino della Casa Bianca ha punito “il regime di Assad” per l’attacco chimico di Idlib dello scorso 4 aprile, un’evidente orchestrazione ad hoc. È superficiale affermare che Trump sia succube di Israele o degli alleati sunniti: il raid sulla Siria è una vera e propria resa all’establishment atlantico, ossessionato dal rinnovato attivismo di Mosca in Europa e Medio Oriente. Gli attacchi interni e le faide contro l’amministrazione Trump cesseranno, ma con essi muore anche la distensione con Mosca e le vaghe promesse di neo-isolazionismo. Le elezioni francesi si svolgeranno in un clima di fibrillazione internazionale ed il loro valore aumenta ancora [ ... ]. |
Federico Dezzani |
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La politica restrittiva sull'immigrazione è stata prontamente ostacolata da Giudici federali e Corte d'Appello [ 1 , 2 , 3 ... ] e nella notte tra il 6 e il 7 aprile [ 4 ] gli USA sono accorsi in aiuto della loro – e dei loro cagnetti alleati – creatura chiamata ISIS [ 5 ] che sul campo è stata combattuta davvero da Siria, Russia e curdi.
Punto.
I mitologici “raid aerei di Obama” hanno colpito obiettivi goverantivi siriani e partigiani curdi, e abbattuto qualche casa colonica con o senza contadini ed animali dentro non importa, l'importante era agevolare i miliziani jihadisti e svuotare l'arsenale bellico per le nuove fatturazioni di acquisti agli amici e agli amici-degli-amici.
E con i 59 missili partiti da due portaerei al largo oltre al ritorno di una maggiore tensione tra la Casa Bianca e il Cremlino – che sta schierando altre batterie anti-missili sul terreno e sta muovendo una portaerei verso il Mediterraneo orientale – sembra finire anche quella declinazione statunitense del populismo che è stato battezzata con il neologismo trumpismo : il Presidente continuerà senz'altro a fare degli show mediatici ma, come nel caso del circo dei wrestler [ 6 ] da ora in avanti saranno sempre meno a crederci.
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Pretesto del bombardamento missilistico di una base governativa siriana è stata la BUFALA dell'attacco aereo siriano che sarebbe stato eseguito con il gas nervino, “certificata” dall'ong Osservatorio siriano dei diritti umani ( Syrian Observatory for Human Rights ) basata a Coventry nel Regno Unito, costituita da 1 sola persona, un commerciante di vestiti di origine siriana e religione musulmana sunnita già autore di fake news anti-Assad nel passato ed istigatore di odio verso altre religioni :
Syrian Observatory for Human Rights Il Syrian Observatory for Human Rights o in italiano: Osservatorio siriano per i diritti umani (in sigla: SOHR; Arabo: المرصد السوري لحقوق الإنسان, al-Marṣad al-sūrī li-ḥuqūq al-insān) fondato nel maggio 2006 da Rami Abdulrahman, un commerciante di vestiti di origine siriana e di religione islamica sunnita, ha sede presso l'abitazione di questi a Coventry, ed è un ufficio informazioni che documenta l'abuso dei diritti umani nella Guerra civile siriana. La SOHR, pur essendo composta dal solo Abdulrahman, è tra le organizzazioni più citate dai mezzi di informazione internazionali. È stata anche accusata di fornire informazioni atte a portare simpatia per gli estremisti arabi sunniti a scapito delle altre etnie e religioni, di distorcere i fatti a scopo di propaganda antigovernativa e di non essere in generale credibile. |
Wikipedia |
La testata on-line Il Primato Nazionale aggiunge alcuni particolari alla descrizione della ong di Coventry : [ 7 ].
Ovvio è il coro dei cosiddetti “giornalisti” “italiani” che in maggioranza netta sono ossequiosi alla volontà di chi gli paga lo stipendio e, va anche detto, oltre che pavidi hanno un cervellino incapace di porsi e porre sempici domande come, ad esempio, il doveroso “perché ?”
Come scrive Giampaolo Rossi sul suo blog L'Anarca :
Idlib: tutto quello che non torna PERCHÉ? A distanza di giorni dalla tragedia di Idlib è impossibile trovare un solo analista, un solo giornalista, un solo politico tra quelli che provano a capire veramente cosa è accaduto in Siria, in grado di rispondere alla più importante delle domande: “Perché?” Perché Assad avrebbe deciso di effettuare un bombardamento chimico nella fase finale di una guerra ormai vinta e nel giorno in cui a Bruxelles si apriva la Conferenza Internazionale sul futuro della Siria (e su quello suo)? E perché l’avrebbe fatto pochi giorni dopo aver incassato dall’Amministrazione Trump (per bocca di Nikki Haley, ambasciatrice all’Onu), la conferma che rimuoverlo “non è più una priorità degli Stati Uniti”? [ ... ]. |
L'Anarca |
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Concludendo, se mai Trump era stato sinceramente sfiorato dall'idea di plasmare una forma personale di Potere e di dare un carattere originale alla propria amministrazione che andasse oltre i proclami e le boutade – e la più volte annunciata apertura ad una collaborazione con la Russia per la dismissione della dimensione territoriale dell'ISIS era parte di un'auspicabile rottura con l'amministrazione che l'aveva preceduto – ha evidentemente riposto l'idea.
Riproduco il post dell'amico Borzum, che narra bellamente questo ipotetico aspetto :
Trump attacca la Siria di Stefano Borzumato Probabilmente è rimasto colpito dalla splendida interpretazione di Natalie Portman in “Jackie”, degna della migliore applicazione del metodo Stanislavskij. E forse aveva già avuto modo di rimanere colpito davanti alla ricostruzione offerta da Oliver Stone nel suo “JFK: un caso ancora aperto”. Verosimilmente ha preferito evitare di diventare oggetto di simili film, il buon Donald Trump. E ha scelto di esportare democrazia pure lui. Qualche domanda se la sarà pur posta negli ultimi giorni, e la risposta, chiara e forte, non deve aver tardato un granché a insinuarsi nella sua testa: sempre meglio una risposta che un proiettile, no? Se 59 missili vi sembran pochi... Stefano Borzumato --- { prima pubblicazione dell'articolo sul blog Da rospo a principe, 7 aprile 2017 [ 8 ] }. |
La sincronia tra il fakkato bombardamento aereo con gas nervino → raid USA contro Assad = pro ISIS e gli attentati a San Pietroburgo e Stoccolma palesa un attacco pianificato contro l'Europa.
E i “leader” europei occidentali abbaiano e scodinzolano al Gendarme statunitense, senza alcuna dignità e senza alcuna dissimulazione del loro servilismo.
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A non volere imparare dal passato.
RispondiEliminaChi sarebbe il soggetto, Sara ?
EliminaGli SUA fanno la guerra a tutto il resto del mondo, Europa compresa. Lo fanno con le guerre di prossimita' che preparano quelle migratorie.
RispondiEliminaDividi e Impera!
Trump non si sottrae certo a questo imperialismo. Anzi...