La pagina principale del sito.
1
Un altro metodo per scaricare materiale utile dal web e non solo da YouTube ( vedi il mio post “YouTube Video and Audio Downloader” : [ 1 ] ) è il sito PastyLink : [ 2 ].
L'ho scoperto quando una mia amica che usa Windows mi ha lamentato la riproduzione a scatti di un telefilm che voleva vedere sul notebook, nel magazzino on-line della Rai, Rai Replay.
Ho provato lo stesso episodio anche sulla mia macchina ( Intel core i5, Windows 8.1 ) ed ho rilevato lo stesso problema, sia nella riproduzione nel frame di piccolo formato, sia a schermo intero. Quindi, ho ravanato nel www alla ricerca di una pronta soluzione.
2
Innanzitutto, appare il solito disclaimer sul consenso all'uso dei cookie che si può dribblare cliccando su Ok :
Il sito è ora usabile.
Se sul browser che si sta usando è installato un ad-blocker [ 3 ] si ottiene un secondo messaggio, che si può tranquillamente trascurare :
A questo punto, si può incollare nella barra di ricerca l'indirizzo della pagina dalla quale si vuole estrarre il video, ad esempio una edizione del telegiornale di Rai1 [ 4 ] :
Automaticamente e senza bisogno di battere Invio o cliccare sul bottone lente di ingrandimento con il mouse, il codice cerca i file sorgente dei contenuti audio-visivi visualizzati nella pagina.
In caso di successo, otteniamo l'esclamazione “Good news!” ( buone notizie ! ) e la lista dei file :
A questo punto, è possibile scegliere il formato e la dimensione del file che si vuole riprodurre, cliccando sul simbolo alla sinistra del relativo Download format, ad esempio l'MP4 da 211 MB :
Viene aperta una nuova pagina, con un semplice riproduttore in auto-play. Cliccare con il tasto destro del mouse sul video, e scegliere Salva video come... dal menu contestuale :
Dopo avere scelto la destinazione navigando tra le cartelle e/o cambiato il nome al file, cliccare su Salva :
nota
Il sito PastyLink offre anche altre funzioni, qui ne ho spiegata solo una.
3
Se il sito risulta essere di effettiva utilità e lo si usa frequentemente, sarebbe opportuno eseguire una piccola donazione ( 5 – 10 € ) attraverso PayPal.
Cliccare sul menu Help e scegliere la voce Support us :
Cliccare sul bottone Donate :
A questo punto, si viene indirizzati alla pagina di PayPal dedicata al pagamento verso il soggetto che ha creato il sito e lo mantiene.
nota
Il soggetto beneficiario del pagamento è la stringa p0l@p0l.it che somiglia a un indirizzo di posta elettronica.
Cercando con Google il dominio p0l.it si ottiene la home page del sito di Paolo Pancaldi, sviluppatore web e bio-informatico specializzato in diversi linguaggi : [ 5 ].
2019-12-24
Aggiornato l'indirizzo del sito.
Non è proprio corretto consigliare l'uso di AdBlock, se tutti fanno come te quel sito chiude domani.
RispondiEliminaIo sono sempre più favorevole ad un Internet a pagamento.
EliminaVuoi qualcosa la paghi (senza pubblicità), altrimenti non esiste.
Fine.
La pubblicità è menzognera, un'adulterazione della realtà e della percezione (dei costi) della realtà a molteplici livelli.
Servizi a pagamento: un paradigma ecologico, antidirittista, antidemagogico anti "più tutto per più tutti" (il corsivo indica la sinistra estensione con la quale i cattocomunisti, pentastellati e sinistrame vario sono riusciti a battere, in demagogia, quanto sembrava imbattibile, il signor B.): quindi non verrà mai attuato.
La pubblicità è menzognera, un'adulterazione della realtà e della percezione (dei costi) della realtà a molteplici livelli.
EliminaSono d'accordo con Uomo.
Ma quanto pagare ?
E cosa pagare ?
Qualche anno fa, nel 2010, la start-up svedese [ Flattr ] lanciò i micro-pagamenti ( o micro-donazioni, se preferite ) con i quali gli utenti possono dare qualche centesimo ad un sito di loro gradimento, con un versamento minimo che avviene con l'azione volontaria di cliccare sul bottone Flattr posto nelle pagine dei siti iscritti.
Non ha funzionato.
Dalla sua nascita, la società svedese ha raccolto l'adesione di 30.000 siti-web e 2,5 M $ versati dagli utenti : sono numeri meno che nani, nell'economia del web.
{ il 5 aprile appena trascorso, [ è stata acquistata dalla tedesca eyeo ] già proprietaria di Adblock Plus }.
Ma, nonostante lo scarso successo, credo che la strada indicata sia quella giusta per cancellare la pubblicità dai siti E retribuire un minimo chi impegna il proprio tempo e le proprie capacità per generare contenuti-web : ad esempio, se visito il blog [ Un Uomo In Cammino ] dovrei versare automaticamente al suo autore ( attraverso un intermediario ) 1 centesimo al giorno, per ogni giorno in cui visito il sito.
Credo che navigare così il web sarebbe una spesa sostenibile per molti utenti ( ce la fate a visitare 100 siti al giorno, cioè spendere 1 € al giorno, tutto l'anno ? ) e offrirebbe un guadagno – piccolo o grande che sia – a chi genera i contenuti, lasciando una piccola percentuale a chi amministra il sistema di pagamento.
Ripeto : il pagamento dovrebbe essere automatico, ovvero SE sul tuo conto c'è almeno 1 cent. allora visiti un sito e ti viene addebitato il consumo = accreditata una quota a chi genera/mantiene il sito, sennò non lo vedi proprio.
===
tante belle parole. sono d'accordo. purtroppo ora le cose funzionano così e voi state consigliando di raggirare un sito che fornisce un servizio senza chiedervi nulla in cambio
EliminaChi vuole contribuire, può eseguire una donazione a sua discrezione con PayPal, cliccando sul menu Help e poi sulla voce Support us.
EliminaAdesso, evidenzio il metodo aggiungendo un paragrafo al post.
{ grazie }.
===
Ho donato 5 € a p0l@p0l.it, adesso.
EliminaE' giusto riconoscere economicamente un minimo l'impegno altrui.
===
Ho versato su base volontaria alcune volte ad un paio di diari.
EliminaLa gratuità può essere per alcuni siti di persone che lo fanno come passione personale.
Tentare di guadagnare con l'inquinamento pubblicitario da siti apparentemente gratuiti è una frode in sé e, peggio, i costi vengono resi molto, molto indiretti.
Infine, tutto ciò abitua masse di persone a credere che tutto sia dovuto e gratuito e rafforza le credenze dirittiste che è una patologia anche troppo diffusa.
tutto ciò abitua masse di persone a credere che tutto sia dovuto e gratuito e rafforza le credenze dirittiste che è una patologia anche troppo diffusa.
EliminaD'accordo sulla gratuità che è sempre da ragionare, siccome nessuno fa niente per niente.
Ma per quanto riguarda il sito in questione, io – come molti utenti della rete – salto la pubblicità con un adblocker.
Però, usando il sito ogni tanto e ritenendolo effettivamente a me utile, mi sembra doveroso retribuire un minimo chi ha scritto il codice, l'ha messo su server, e fa la manutenzione.
{ talvolta sei drastico, Uomo, ma la drasticità necessita di una Rivoluzione;
io, al momento, mi muovo con gradualità }.
===
Non sapevo che si poteva dare un contributo al creatore del sito Pastylink....
RispondiEliminaDopo aver letto il vostro sito, ho ritenuto giusto contribuire con un piccolo versamento.
Saluti a tutti.
Bravo Giuseppe.
EliminaE buona giornata a te.
===