Boom turisti, ma che disastro inglese e bus Sotto accusa trasporti pubblici e multe. Mancano mappa, istruzioni, controllori comprensivi. E chi sa le lingue. Come ogni anno la città di Bologna si è trovata ad ospitare, durante il periodo pasquale, un gran numero di turisti provenienti da tutto il mondo, attratti soprattutto dalle prelibatezze gastronomiche che la cucina del capoluogo emiliano offre e dall'aria medievale che si respira camminando per le vie del centro [ ... ]. L'unica pecca, non di poco conto, si riscontra nell'ambito dei trasporti e va ad interessare soprattutto il servizio urbano degli autobus, giudicato «difficilmente comprensibile» e «disorganizzato» non solo dai viaggiatori esteri, ma anche da quelli nostrani. Per quanto riguarda i primi, in particolar modo, le problematiche sono molte, e vengono aggravate dal «problema della lingua», con cui spesso e volentieri gli addetti al pubblico non hanno confidenza [ ... ]. I problemi cominciano comunque anche prima di salire sull'autobus, dal momento che l'ufficio informazioni si trova addirittura sprovvisto di una semplice mappa generica che descriva gli orari e le tratte percorse dai mezzi, cosa che invece sembra essere richiesta da molti [ ... ]. |
Corriere di Bologna, 19 aprile 2017, pag. 7 |
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Tempo fa, chiesi ad un ufficio-informazioni del Comune di “Bologna” una mappa dei bagni pubblici siti nella città, che potrebbe essermi utile siccome mi sposto a piedi, bus e zaino-in-spalla, e mi tedia il supplicare l'uso del bagno ad un barista random che non mi conosce e quindi potrebbe agire l'odiosa scusa “il bagno è rotto”. La gentile impiegata al banco, mi rispose che non esisteva una tale mappa né in versione cartacea, né in digitale sul mirabolante portale Iperbole [ 1 ].
In tutte le città europee – grandi e piccole – in cui ho soggiornato erano presenti diversi uffici turistici, gestiti da personale in gamba che parlava almeno l'inglese e spesso più lingue straniere, e distribuivano vario materiale informativo gratuito. Immancabili perché necessarie alla maggioranza dei turisti, la mappa del centro storico e quella dei trasporti pubblici. Tale materiale era distribuito anche negli ostelli – di cui ho fatto largo uso, beneficiando di uno standard buono e prezzi molto bassi cioè idonei alle mie tasche – negli alberghi, nei luoghi di ristorazione e in altri luoghi pubblici. Perché è nell'interesse della comunità che il visitatore occasionale venga agevolato nelle sue iterazioni nel corpo urbano ad egli nuovo e sconosciuto.
Ma l'autore del pezzo sopraccitato si sofferma parecchio sul personale viaggiante della TPER e mi pare davvero ingiusto fare pesare le colpe di un sistema disorganizzato su di loro : oltretutto, l'aggiornamento professionale ( ad esempio l'apprendimento di una lingua straniera di largo uso ) sarebbe onere delle aziende serie.
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L'atteggiamento pressapochistico della struttura di accoglienza “bolognese” è il retaggio di una mentalità rozza e provinciale bene indurita, nonostante la “Università più antica del mondo” e altro blah blah di cui i locali si riempiono le bocche sporche di ragù.
Fino a poco tempo fa, quando facevo notare ai compagni pidiossini che il movimento dei turisti stranieri mi sembrava sottosviluppato per le potenzialità della città, quelli mostrando i denti mi ringhiavano un cortese e simpatico : “E chissenefrega degli stranieri ! Che se ne stiano a casa loro, che noi stiamo bene anche senza !”.
{ alla faccia della “ospitalità bolognese famosa in tutto il mondo” : falsa, ruffiana e brevilinea }.
Recentemente, gli stessi bruti hanno apprezzato il giro d'affari mosso dall'incremento dei visitatori forestieri, e, come d'uso per i poverini completamente privi di intelletto, con uno scatto repentino hanno cambiato opinione di 180°. Ostentando fierezza per i risultati raggiunti, per giunta, come se fossero stati loro stessi a conseguirli : effetti collaterali della devastante ideologia sinistra locale.
In breve.
Il recente successo del turismo a 051 è dovuto al dirottamento sull'Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna-Borgo Panigale [ 2 ] dei voli low cost e altri che prima movimentavano gli scali di Forlì e Rimini, falliti entrambi nel 2013 [ 3 , 4 ]. E magari anche al fatto che i turisti stranieri, dopo avere visto diverse volte Roma, Firenze, Verona e Venezia, decidono di approfondire anche altre città della penisola, magari quelle più accessibili con i vari mezzi di trasporto. E 051, già nei tempi antichi è stata fondata ed espansa ad un crocevia strategico per le popolazioni italiche.
Punto.
Mentre il Guglielmo Marconi, che crea notevoli problemi di sicurezza siccome situato all'interno del corpo urbano ( e a soli 6 km dal centro ) sta collassando per la super-movimentazione, il Comune ha deciso che un'opera fondamentale da realizzare fosse il progetto di una monorotaia sopraelevata che collega la Stazione Centrale dei treni ( e quindi la vicina Autostazione ) all'aeroporto, il discusso People Mover [ 5 ].
Abbiamo dei geni nella cabina di regia.
E un turista che desidera una semplice mappa del centro storico con i principali trasporti pubblici e i bagni pubblici evidenziati, anche solo fotocopiata, chiede troppo. Però viene rigidamente sanzionato sul mezzo pubblico, se chiede all'autista di acquistare il biglietto dalle sue mani ( come avviene in tanti Paesi europei ) e quello non gli sa rispondere in lingua inglese di usare la macchinetta rossa, che peraltro è cagionevole di salute e spesso guasta.
Nella pagina in lingua inglese dedicata ai trasporti pubblici nel meraviglioso portale Bologna Welcome non si fa alcun cenno alla possibilità di acquistare i biglietti sulle vetture : [ 6 ].
La morale è che i turisti stranieri, al pari dei cittadini locali, sono trattati esattamente come polli da spennare.
nota
Stamattina ho verificato se i curatori del sito Bologna Welcome avessero, dopo anni dalla mia richiesta al banco, ovviato alla palese lacuna di una semplice mappa con l'evidenziazione dei siti dei bagni pubblici di 051 e delle strade principali, da stampare su carta a beneficio dei visitatori di passaggio che osano pensare che un “ufficio turistico” possa dare loro le info minime da tenere in tasca.
Pare di no.
Esiste una pagina testuale – disponibile anche in lingua inglese – che lista i bagni con tanto di indirizzo, ma nessuna mappa visuale : [ 7 ].
Nel database Open Data del Comune, esiste una mappa interattiva ma non idonea alla stampa su formato A4 ( sulla scala da usare per una visione complessiva, mancano i nomi delle strade ) : [ 8 ].
Nella stessa pagina, apprendo che il “Responsabile” dell'argomento “servizi pubblici turistici” è il “Settore marketing urbano e turismo | Bologna Welcome srl” [ 9 , 10 ].
Sia il portale principale che i siti collegati sono poderosi, ma difettano di una parte fondamentale : l'elaborazione delle informazioni principali in un formato semplice e pronto all'uso anche in forma cartacea.
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Nel frattempo, i criminali stranieri vengono accolti benissimo nella ex-nostra terra e lasciati liberi di delinquere e di ammazzare :
Igor lo cercava anche la Serbia. E ci chiedeva di arrestarlo Nella storia criminale dell’assassino c’è un mandato di cattura europeo del 2011: si salvò grazie al doppio nome FERRARA. C’è un altro “buco nero” nella storia criminale di Igor Vaclavic-Norbert Ezechiele Feher. Dopo le mancate espulsioni, del 2011 e del 2015, mai eseguita al Cie di Bari dove il killer in fuga finì con il nome di Igor, adesso salta fuori un mandato di arresto europeo (Mae) che la Serbia diramò nel 2011 con le accuse di rapine e stupri, a nome di Norbert Feher, serbo, nato Subotica, 41 anni. Da questo scappava Igor il Russo-Norbert il serbo, non dall’esercito russo, dagli incubi della guerra della Cecenia, dagli orrori - raccontati e mai verificati - compiuti sulla sua famiglia, la figlia che diceva essere stata uccisa in Russia, per ritorsione contro di lui. Una mente malata collegata ad un braccio armato micidiale che era ricercato in Serbia e in tutta Europa, e anche qui in Italia tramite l’Interpol dopo le richieste di rintraccio diramate dalla Serbia, appunto. Ma... Ma in Italia, dove Igor/Norbert viveva già da quasi 7 anni, dopo averne passati 3 in carcere a Rovigo ed essere tornato in cella nel 2011, l’arresto europeo no venne mai eseguito perchè gli atti dalla Serbia vennero inviati senza impronte digitali, l’Italia (Interpol o chi per loro) le richiese alla Serbia, che non le inviò mai, e tutti si dimenticarono di sollecitarle e di Norbert Feher, in carcere come Igor Vaclavic. Ad allargare ancor di più questo buco nero clamoroso dei nostri controlli incrociati è il fatto che dopo il 2011, come ricordiamo, Igor Vaclavic venne condannato, scontò 4 anni e mezzo in carcere all’Arginone, venne scarcerato con liberazione anticipata, espulso con esecuzione pena e foglio del questore di Ferrara, trasferito al Cie, per l’identificazione ed espulsione, mai avvenuta come Igor Vaclavic nel maggio 2015, per i soliti intoppi burocratici e tecnici per dare un nome ai clandestini. Ma, e ancora ma, nessuno - nè al Cie, ancora prima gli uffici giudiziari o investigativi o la stessa Interpol - incrociò dati e impronte - di Igor il russo con il Mae di Norbert il serbo. Questo è ciò che emerge dalla storia criminale di Igor/Norbert, dal fitto riserbo degli inquirenti, notizia che rimbalza in tutta Italia fino a Ferrara, che in parte era stata confermata - parzialmente - dallo stesso comandante generale dell’Arma dei carabinieri Tullio Del Sette che per la prima volta, davanti a taccuini e telecamere di mezza Italia aveva detto che Igor Vaclavic in realtà era «serbo, ricercato nel suo paese per rapina con violenza sessuale» [ ... ]. |
la Nuova Ferrara, 12 aprile |
Sarà bello.
Mio papà osservava, giustamente, che la civiltà di un paese si vede dalla presenza e qualità dei bagni pubblici.
RispondiElimina> il discusso People Mover
RispondiEliminaQuesto, come la Tax in Val di Susa, è la summa dell'antipolitica trasportistica, una follia assoluta concepita per l'aumento del PIL, la tassazione dei servi del fiscoglebainps il cui unico risultato sarà una insostenibilità ancora peggiore un ulteriore grave degrado del sistema trasportistico.
Pensate se uno volesse integrare il proprio impianto elettrico con un sistema di tubazioni per il gas.
Tanto trasportano, no!?
Ma questo è scemo!!
Infatti, vogliono integrare il sistema ferroviario con l'aereoporto eliminando l'integrazione ferroviaria, appunto, ad un decimo dei costi, per inserire un cosomuver che col resto della ferrovia non c'entra un cazzo.
Ecco, eliminata completamente la possibilità di realizzare treni con destinazione o partenza dal Marconi.
La stessa illogica industrialista, debitista, progressista, crescitista, tecnoteista della TAx val susa e della maggior parte delle grandi opere nefaste.
In realtà molto utili a "pochi alcuni".
In effetti, ricordo che il [ Comitato No People Mover ] propose l'utilizzo di binari ferroviari in disuso per creare un servizio di navetta tra Stazione Centrale e Aeroporto.
Elimina===
> leggete lo stralcio dell'articolo da la Nuova Ferrara, 12 aprile.
RispondiEliminaLo stato italiano utilizza i denari estorti a cittadini e paesani onesti, laboriosi, capaci trattandoli come schiavi del fiscoglebainps, contro di loro.
Ad esempio implementando, con la grande sostituzione, e la nocenza quotidiana, un disegno di una società a scoppio.
I vertici della piramide sociale, a parte alcune eccezioni, hanno, generalmente interessi che non solo non coincidono con quelli della parte rimanente della piramide sociale ma che sono antitetici ad essi.
Chiaro.
Elimina===
Al vertice dei servizi culturali e turistici le lobby politiche mettono chi interessa a loro, scontrarsi ripetutamente con la scemenza istutuzionale è frustrante.
RispondiEliminaE poi, vai a votare alle primarie del PD ??
EliminaCome puoi, se hai esatta coscienza di questo ?