SE QUESTO E' UN UOMO (GUERRA E PROPAGANDA DI GUERRA) di Riccardo Paccosi In aprile, il fronte USA-Inghilterra-Francia annuncia di voler bombardare la Siria e Roberto Saviano, pochi giorni prima, gli fornisce assist ideologico sottolineando quanto sia crudele il regime siriano. Egli fa questo sulla base di accuse d'uso di armi chimiche al governo siriano, rispetto alle quali il capo del Pentagono James Mattis afferma, soltanto pochi giorni dopo, non esserci alcuna prova. Due giorni fa, il premier israeliano Netanyahu esplicita l'intenzione di muovere guerra all'Iran e Saviano, immediatamente, se ne esce fuori non già supportando le accuse israeliane inerenti al possesso iraniano di armi nucleari (stavolta, infatti, pare sussistere un'assenza di prove persino maggiore), bensì con una filippica riguardante i diritti umani in quel paese. Io penso che non ci sia nulla di più disumano e mostruoso della guerra. E la disumanità e la mostruosità non sono rappresentate tanto dalla violenza e dalla devastazione in quanto tali, quanto soprattutto dall'orrore che delle classi dominanti possano disporre a loro piacimento della vita e della morte delle classi più povere nonché della popolazione intera. Nella guerra, però, il lato oscuro dell'umanità non viene espresso solo dalle èlite politiche che, al sicuro delle loro stanze, decidono di massacrare le popolazioni: quel lato oscuro è anche espresso dalle tante figure intermedie che concorrono alla realizzazione dei progetti guerrafondai. Ci sono innanzitutto le èlite economiche, che prosperano grazie al commercio di armi. C'è poi la manovalanza militare, che semina terrore, saccheggio e stupro presso la popolazione civile. Ma in qualsiasi epoca e sotto qualsiasi forma di governo, l'apparato di stato da sempre necessita anche d'un certo grado di consenso sociale intorno alla guerra. Ogni Hitler, insomma, ha bisogno di un Goebbels che gli organizzi la propaganda. Dunque, coloro che sono addetti alla manipolazione dell'opinione pubblica, coloro che si occupano di divulgare informazioni e opinioni atte a fornire giustificazioni moraleggianti alla volontà di sterminio e di profitto dei guerrafondai, svolgono un ruolo non meno decisivo. Dunque, anche se questi uomini della propaganda guerrafondaia non sganceranno personalmente bombe dagli aerei, anche se non saranno loro a organizzarsi in milizie, anch'essi rappresentano il punto più estremo di degradazione etica e morale a cui possa giungere l'essere umano. Occorre combattere con ogni mezzo i governi e le forze politiche che, in Italia, promuovono la guerra per gli interessi delle classi dominanti. Occorre altresì considerare come nemici del genere umano tutti coloro che si mettono al servizio, attraverso la propaganda ideologica, dei disegni di guerra e di destabilizzazione del mondo. |
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Ogni aggressione a Stati sovrani esterni all'Impero Amerikano viene preceduta da una propedeutica a base di fake news [ 1 ] ed opinioni “intellettuali” degli influencer : i cani pastore che indicano al Popolo ( il_bobbolo ) il corridoio d'opinione giusto in cui ficcarsi, a supporto ( im-)morale delle azioni di guerra in casa altrui.
L'entità “Roberto Saviano” non mi ha mai convinto, l'ho sempre ritenuto un prodotto abilmente progettato e confezionato, una delle chiavi di volta della furba comunicazione del regime dissimulata come soggetto antagonista del sistema malavitoso e così conficcata nell'area alternativa ed “impegnata”, già dal prodotto editoriale e mediatico “Gomorra”.
Falso come un bicchiere di carta.
E' il suo allineamento integrale alle direttive dell'élite, che esplicita il suo falso antagonismo, e concordo con le parole di Riccardo [ 2 , 3 ].
{ avrei solo aggiunto una menzione per Luciana Littizzetto, altra cagna pastore mediatica – dissimulata come “comico” – sempre sulle barricate del regime, a gridare quanto siamo fortunati noi sudditi dell'Impero – stolto, è chi non capisce – e come sono bruti tutti quelli che stanno là fuori [ 4 ] }.
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