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Coronavirus/2


Coronavirus Bologna, la psicosi ferma il treno
Frecciarossa bloccato in stazione. Panico per la tosse di un’asiatica
di Federica Orlandi


Bologna, 23 febbraio 2020 - Il panico da coronavirus continua e, ancora una volta, colpisce anche sotto le Due Torri. Con picchi che arrivano a sfiorare l’isteria. Dopo il treno Italo partito da Roma e diretto a Milano, bloccato l’altro giorno alla stazione di San Ruffillo perché un passeggero a bordo, temendo di avere contratto il virus, aveva allertato il 118 e fatto quindi bloccare il mezzo per più di mezz’ora mentre venivano fatti gli opportuni accertamenti, ieri mattina è toccato infatti a un altro convoglio, sempre in città.

Questa volta si è trattato di un Frecciarossa, partito da Napoli e diretto a Venezia, che attorno alle 10 è stato fermato in stazione Centrale per la "psicosi" coronavirus. Il convoglio in questione è rimasto bloccato per quasi un’ora e mezza, nel piano interrato dell’Alta velocità, all’altezza dell’uscita su via Svampa. Tutto questo perché, stando almeno a quanto si apprende, una passeggera asiatica che si trovava a bordo e che indossava la mascherina davanti alla bocca, ha cominciato a tossire.

Si è scatenato il caos: subito, su richiesta di alcuni passeggeri, gli addetti di Trenitalia hanno dovuto contattare il 118 e il Frecciarossa è stato bloccato in stazione, come da prassi in questi casi. I sanitari, affiancati per ogni evenienza da agenti della Polfer anche questi provvisti di mascherina, hanno attivato il protocollo previsto in questi casi e hanno monitorato i passeggeri, procedendo con tutte le verifiche del caso e tenendo nel frattempo blindata la carrozza coinvolta nell’episodio. Il tutto cercando anche di allarmare il meno possibile le persone presenti in stazione e a bordo del mezzo di trasporto, per non scatenare una vera e propria ondata di panico.

Al termine dei controlli, in ogni caso, l’allarme si è rivelato infondato [ ... ].

il Resto del Carlino – Bologna


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La follia è in scena.

Indecente ... integrale ... mediatica.
In questi disgraziati giorni del Paese a forma di calzino rattoppato sto leggendo di tutto e di più sull'epidemia di CoViD-19 generata dal SARS-CoV-2 detto con ignoranza “Coronavirus” – che è il nome della famiglia di virus e non di uno in particolare, come invece è stato dispacciato fin dal primo minuto dalla dis-informazione – [ 1 ].
Sto provando una forte nausea fin quasi al vomito, nel constatare l'ennesima reazione scomposta degli italici : Governo in carica, opposizione-?, amministrazioni locali, luminari-? scientifici vogliosi di accaparrarsi una fettina di popolarità mediatica, nani e ballerine ... fino alla massa merda cioè il Pueblo.
In altre parole : tutte le componenti di questo sgangherato e ridicolo Paese dei campanili, in cui anche una faccenda seria ma non drammatìca come ce l'hanno venduta i “giornalisti” è diventata disputa dialettica nel teatrino dei burattini per adulti mai cresciuti oppure ritardati che è la “politica” italica, mi fanno profondamente schifo.




Il Governatore della Lombardia Attilio Fontana con la mascherina ... niente panico, eh ... è stato giustamente criticato da Alessandro Sallusti.


Nel frattempo gli Stati esteri e i primattori della finanza si stanno ingozzando e non lesinano di fare scarpetta con la congenita dabbenaggine masochistica italica : l'economia già asfittica sta subendo durissimi colpi su più livelli e su più fronti – anche quello interno, per colpa di amministratori pubblici irresponsabili e indegni del ruolo.

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Non ho molto tempo da dedicare a questo blog, e allora posto al volo uno dei più lampanti episodi di follia andati in scena nell'ex-Belpaese.

Annoto al volo il dietrofront dei “giornalisti” “italiani” che, dopo la frittata di avere contribuito notevolmente e colpevolmente con titoli strillati e allarmistici ( se non apocalittici ) a una psicosi endemica, da un paio di giorni hanno iniziato a gettare acqua sul fuoco che loro stessi, su ordine superiore, hanno appiccato.

{ post in corso di elaborazione }.

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6 commenti:

  1. per fortuna dopo una settimana di panico collettivo, di cui sono responsabili politici di tutti gli schieramenti, giornalisti e analfabetismo delle persone, questa cosa sta finendo.....

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    1. Intanto, il danno economico ingente è stato fatto.
      Ed è stata confermata l'inaffidabilità degli italici a livello globale.

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    2. Come [ ho scritto da Uomo ] : se la Cina rallenterà il passo, l'economia iper-capitalistica dell'ex-Belpaese rischia il default.
      E non mi sembra siano state approntate alternative, oltre all'uso delle mazze/coltelli/rivoltelle per la contesa del cibo, e l'eventuale cannibalismo al termine della scorta animale e vegetale edibile.

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  2. Le guerre ora si fanno anche così. Il nostro paese è sotto tiro, se lo stanno contenendo la nazioni"amiche"...

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    1. Ad esempio considerare cosa hanno fatto gli "amici" francesi in Libia per mettere le mani su quegli idrocarburi.
      Il tutto con l'imprimatur di quella baldracca intellettuale (?) progressista di Bernard Henry Levy.

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