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Budapest o lamentazioni notturne



Come uno zingaro metropolitano

Ripubblico una recensione della raccolta di poesie "budapestine" di Fabio Paolo Costanza (leggete la sua pagina in Myspace) scritta da Irene.
Il concept-book non l'ho letto - pare tratti di divagazioni notturne e "stracciate" - ma me lo procurerò a breve in libreria o direttamente dall'autore via-mail.
Posso solo scrivere - dopo 4 o 5 soggiorni nella bella e civile capitale magiara - che Budapest che ti dà confidenza e ti apre le cosce fino a farti deambulare e "perderti" nella notte con la compagnia di pochi ma indispensabili "amici", che sono i fondamentali e fedeli riferimenti del Danubio (la Duna, la posizione relativa fisica) e di una bottiglia di tokaji fresco
(la posizione relativa mentale) : solitario, eppure con quella sensazione inspiegabile di "appartenenza" che alcune grandi città ti danno.
E gli altri compari li troverai - o per meglio dire "entreranno in scena" inaspettati e nitidi come l'apparizione dei personaggi in una piéce teatrale espressionista - brancolando lungo le strade giù da Buda e poi dal centro di Pest verso le periferie in stile sovietico ...
Forse è il tranquillo e pacioso scorrere del grande fiume che quasi non fa rumore, che m'inganna e mi fa credere d'essere fatto d'acqua ... (o di vino).

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Irene = Budapest o lamentazioni notturne

Budapest, i viali e le amanti = blog di Fabio Paolo Costanza

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