Stamattina mi sono sparato questo classico del gruppo amerikano Dream Theater (il loro “Images and words” è ritenuto il capostipite e una pietra miliare del genere progressive metal) a colazione : sono sicuro che adesso gli audiofili me la meneranno che sì, loro sono degli strumentisti di primissima ma dalla personalità non spiccata e persa con i primi lavori ...
Questo video è stato postato dall'utente-Yt FireKudan ed è stato montato con il pezzo “These walls” e scene dal concept-movie “Seven” di David Fincher (1995), dedicato ai vizi capitali : malsana commistione ispirata dal metronomo usato dal detective William Somerset - il carismatico Morgan Freeman fresco di incidente stradale - strumento per la battitura del tempo ch'è anche una delle “firme sonore” del disco (il moto perpetuo - l'eredità rock raccolta e portata avanti con perfette citazioni di space sound pinkfloydiano, vocalizzi e trame “alla Yes” - stigmatizzato anche nella copertina di “Octavarium” - 2005).
Malsana e direi azzeccata : questa riedizione è un gioiellino da consumare con gusto assieme ai kinder brioss tocciàti nella tazza di caffelatte solubile.
Trovo che i rimontaggi delle musiche su altre immagini siano interessanti e piacevolmente stranianti : in rete trovate un'altra versione con le immagini di “The Bourne identity” ... il live girato a Roma ha purtroppo un sonoro scarso : è delizioso l'uso dell'accordatura stonata performato da John Petrucci all'inizio del pezzo - tale è in studio - ma la resa è pessima e non penso che sia la configurazione audio del mio vetusto - 4 anni suonati - pc.
Buon appetito.
Link
These walls = video del pezzo dei Dream Theater (in Youtube.com)
Questo video è stato postato dall'utente-Yt FireKudan ed è stato montato con il pezzo “These walls” e scene dal concept-movie “Seven” di David Fincher (1995), dedicato ai vizi capitali : malsana commistione ispirata dal metronomo usato dal detective William Somerset - il carismatico Morgan Freeman fresco di incidente stradale - strumento per la battitura del tempo ch'è anche una delle “firme sonore” del disco (il moto perpetuo - l'eredità rock raccolta e portata avanti con perfette citazioni di space sound pinkfloydiano, vocalizzi e trame “alla Yes” - stigmatizzato anche nella copertina di “Octavarium” - 2005).
Malsana e direi azzeccata : questa riedizione è un gioiellino da consumare con gusto assieme ai kinder brioss tocciàti nella tazza di caffelatte solubile.
Trovo che i rimontaggi delle musiche su altre immagini siano interessanti e piacevolmente stranianti : in rete trovate un'altra versione con le immagini di “The Bourne identity” ... il live girato a Roma ha purtroppo un sonoro scarso : è delizioso l'uso dell'accordatura stonata performato da John Petrucci all'inizio del pezzo - tale è in studio - ma la resa è pessima e non penso che sia la configurazione audio del mio vetusto - 4 anni suonati - pc.
Buon appetito.
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These walls = video del pezzo dei Dream Theater (in Youtube.com)
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