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Tutto in famiglia


Save the children

Il consiglio direttivo

Il Consiglio Direttivo è responsabile di garantire che l’Organizzazione operi in coerenza con la sua missione e i suoi valori [ ... ].

I membri del consiglio direttivo

Presidente:

Claudio Tesauro, Avvocato, partner dello studio BonelliErede, Presidente Associazione italiana Antitrust.

I membri del consiglio direttivo:

Consiglieri

Massimo Capuano, Presidente IW Bank Spa- Gruppo Ubi.
Simonetta Cavalli, Assistente Sociale e Consigliere CNOAS, Consiglio Ordine degli assistenti sociali.
Marco De Benedetti, Managing Director e Co-Presidente Europa, The Carlyle Group.
Luigi de Vecchi, Chairman of Continental Europe for Corporate and Investment Banking, Citigroup.
Maria Bianca Farina, Presidente ANIA, Amministratore Delegato, Poste Vita e Poste Assicura.
Enrico Giovannini, professore ordinario di Statistica Economica, all'Università di Roma "Tor Vergata".
Patrizia Grieco, Presidente Enel SpA.
Andrea Guerra, Presidente Esecutivo Eataly srl.
Auro Palomba, Fondatre e Presidente della società di consulenza di comunicazione aziendale Community.
Paola Rossi, Funzionario Commissione Europea.
Marco Sala, Chief Executive Officer IGT international, Game Technology PLC.
Andrea Tardiola, Segretario Generale Regione Lazio.
Silvio Ursini, Vice Presidente Esecutivo Bulgari Group.

Tesoriere

Vito Varvaro, Presidente Cantine Settesoli.

[ ... ]

Save the Children Italia


1
 

Guardando un po' dentro le ong che organizzano il servizio di traghetti dalle coste libiche alla “Italia” per la mass-immigrazione delle “risorse”, si scopre ciò che già s'intuiva.
Save the Children Italia è una onlus che fa parte della rete di associazioni umanitarie nazionali facenti capo a International Save the Children Alliance [ 1 ] e, oltre ad organizzare campi di prima accoglienza a terra, ha una nave che partecipa all'importazione di nuovo proletariato in Europa : la Vos Hestia [ 2 ] un cargo di 59 m battente bandiera italiana [ 3 ].
Ecco la lista, ad esempio, di coloro che disinteressatamente-? si occupano di “garantire che l’Organizzazione [ Save the Children Italia ] operi in coerenza con la sua missione e i suoi valori”. 

Banche, Enel, Poste, Eataly ... funzionari UE e dell'amministrazione pubblica “italiana” ... 
Ciliegina sulla torta : Marco De Benedetti [ 4 ] figlio dell'ing. Carlo De Benedetti [ 5 ] e siede nei consigli di amministrazione delle cassaforti COFIDE [ 6 ] e CIR [ 7 ] che controlla il Gruppo Editoriale L'Espresso Spa [ 8 ] che, tra gli altri, contiene anche il quotidiano la Repubblica.


Biografia

Marco De Benedetti è da novembre 2005 Managing Director e Co-Head dell'Europe Buyout Group di The Carlyle Group, società internazionale di asset management e tra i maggiori fondi di PE a livello globale. È figlio dell'imprenditore Carlo De Benedetti e fratello di Rodolfo e di Edoardo.
È Presidente del Consiglio degli Accomandatari della Carlo De Benedetti & Figli, siede inoltre nei Consigli di Amministrazione di COFIDE - Gruppo De Benedetti S.p.A, CIR S.p.A, Moncler S.p.A., NBTY Inc., CommScope Holding Company, Twin-Set Simona Barbieri S.p.A., Marelli Motori S.p.A. e Sematic S.p.A. (di queste ultime tre aziende è anche Presidente del Consiglio di Amministrazione) [ ... ].

Wikipedia


2

Che dire ?
Quella dei capitalisti e finanzieri “italiani” è davvero una grande famiglia, che pensa a noi e provvede al nostro benessere.

E nessun conflitto di interessi.
E' normale, quindi, la pubblicazione di articoli come questo, che processano la denuncia pubblica della merdosa filiera della mass-immigrazione, operata dal procuratore di Catania Carmelo Zuccaro e basata anzitutto su di un esplicito rapporto dell'agenzia europea Frontex [ 9 , 10 ] e su altre prove [ 11 ] :


Lettera al procuratore Zuccaro: "Le cose da sapere oltre i sospetti e le supposizioni"

"E’ possibile che il Procuratore di Catania Zuccaro sia diventato il 'pull factor' delle strumentalizzazioni politiche e del polverone mediatico di queste settimane?" A chiederlo all’interessato è Nino Sergi con una lettera nella quale sottolinea come le polemiche sulle ONG non siano utili alla piena chiarezza e alimentino confusione e nuovi veleni

la Repubblica


Le accuse di Frontex erano state redatte in un dossier riservato di cui alcuni stralci sono stati pubblicati, tra virgolette, dal Corriere della Sera e poi ripresi da vari quotidiani.
Otto, le caritatevoli ong coinvolte :


Migranti, navi private e rotte segrete Accuse nel dossier segreto di Frontex

I dubbi nel rapporto riservato di Frontex: le rotte vicino alla Libia di 8 navi private, chiamate e transponder spenti. Le associazioni replicano:«Solo obiettivi umanitari»

«Nel 90 per cento dei salvataggi eseguiti dalle navi delle Organizzazioni non governative nel 2017, le imbarcazioni coinvolte sono state individuate direttamente dalle Ong e soltanto in seguito è stata data comunicazione al centro operativo della Guardia costiera a Roma». È questa una delle accuse contenute nel rapporto riservato di Frontex su cui sta indagando il procuratore di Catania Carmelo Zuccaro. Sono venti pagine, allegate al dossier principale, che si concentrano sull’attività svolta nel Mediterraneo da otto navi «private»: «Sono i trafficanti che operano in Libia e la Guardia costiera operativa nell’area di Sabrata e di Az Zawiya a contattare direttamente le navi delle Ong che operano vicino alle acque territoriali della Libia». Le associazioni hanno già respinto come «infamie» le contestazioni dell’organismo dell’Unione Europea specificando di aver «come unico obiettivo il salvataggio delle vite umane», ma proprio su questo si concentrano le verifiche disposte dal magistrato.

Nell’elenco otto navi «private»

Nella relazione sono indicati i mezzi e le relative Ong: Sea Watch di SeaWatch.org che batte bandiera olandese e porta fino a 350 persone; Aquarius di Sos Mediterraneo/Medici senza frontiere di Gibilterra con una capienza di 500 persone; Sea Eye di Sea Watch.org dall’Olanda, fino a 200 persone; Iuventa di Jugendrettet.org bandiera olandese con 100 persone; Minden di Lifeboat Project tedesca per 150; Golfo Azzurro di Open Arms da Panama che porta fino a 500 persone; Phoenix di Moas con bandiera del Belize che ne imbarca 400; Prudence di Medici senza frontiere con bandiera italiana che è la più grande visto che ha 1.000 posti. Gli analisti di Frontex hanno esaminato le rotte seguite nel 2017 e si sono soffermati sulle modalità di avvicinamento alle acque libiche monitorando in particolare il periodo che va dal 13 al 27 marzo 2017. Ma hanno utilizzato anche «le informazioni provenienti dagli interrogatori dei migranti appena sbarcati, i report provenienti dagli apparati di intelligence di alcuni Stati». E sostengono che proprio in quell’arco di tempo «prima e durante le operazioni di salvataggio, alcune Ong hanno spento i transponder per parecchio tempo» [ ... ].

Corriere della Sera – Roma


Gli automatismi tra ong e scafisti erano stati esposti con chiarezza qualche mese addietro, in un rapporto in chiaro :


Migranti: Frontex accusa Ong, 'in combutta con trafficanti'

Crollo delle chiamate di emergenza, picco di salvataggi'privati'

[ ... ] I migranti prima della partenza avrebbero infatti ricevuto "chiare indicazioni da seguire per essere recuperati da imbarcazioni delle Ong". In un'altro rapporto, pubblicato la settimana scorsa, Frontex ha citato "il primo caso in cui i network criminali hanno contrabbandato i migranti direttamente verso i battelli delle Ong" aggiungendo di aver rilevato che le persone salvate dalle Ong spesso "non vogliono cooperare" per le identificazioni, con alcuni dei migranti che hanno riferito di "essere stati avvertiti (dalle Ong) di non cooperare con le autorità italiane o con Frontex".
Inoltre Frontex ha rilevato che le chiamate di emergenza che provocava l'intervento dei mezzi navali di Frontex o delle operazioni navali italiana ed europee nell'estate scorsa si erano ridotte di due terzi rispetto ai volumi abituali e ad ottobre hanno provocato appena il 10% dei salvataggi. Un crollo che è coinciso con un'impennata dei salvataggi operati dalle Ong, che agirebbero anche nelle acque territoriali libiche con luci di brodo che funzionerebbero da fari per i gommoni dei migranti.

ANSA


Poi, la reazione della filiera.
 
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2 commenti:

  1. A me non importa che le ONG recuperino immigrati anche sulla spiaggia libica. Importa che la mafia non ci mangi una volta giunti sul nostro territorio, importa che migliaia di bambini non spariscano nel nulla per alimentare mercato nero magari di organi (rabbrividisco solo a scriverlo..), importa che che queste persone siano sistemate umanamente, magri in caserme dismesse, monasteri e conventi, come auspicato da Papa Francesco

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    1. Più forte di ogni cosa, in te, è il bisogno di offrire assistenza al prossino.
      Ma il pensiero politico dev'essere anzitutto raziocinante.
      E la mass-immigrazione è un costrutto criminoso per intero, dalla pianificazione all'attuazione.
      Inclusa la narrazione in gran parte menzognera che l'accompagna ( a cominciare dallo ''scappano dalla fame e dalla guerra'', che è asserzione FALSA per il 70+% degli sbarcati ).
      La tua preoccupazione per la mafia nel ''nostro territorio'' fa sorridere, perché è infantile la tua idea del mafioso etnico : con il baffetto, la coppola e la lupara.
      Roba da seconda elementare.

      E' inutile che leggi i miei post ( ed altri ) se poi NON VUOI fare 1 + 1 : tu NON VUOI, Franco.
      Perché mica sei scemo, ma ti fa comodo credere alla FAVOLA spacciata dal Sistema ''democratico'' attraverso i mass-media mainstream.

      SE TU VOLESSI DAVVERO APRIRE GLI OCCHI, Franco, potresti cominciare dalla lettura della lista che ho pubblicato qua sopra, sarebbe un buon inizio.

      ===

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