Testata

IL soprano ?




Francesca Dotto


soprano¹

soprano¹ agg. [lat. volg. *superanus, *supranus, der. di super «sopra»]. – Variante ant. di sovrano. In partic.: 1. a. Superiore, che sta di sopra, che sta più in alto: questo è lo s. edificio del mondo, nel quale tutto lo mondo s’inchiude (Dante), con riferimento all’Empireo; altezze s. (D’Annunzio). Con questo sign. si trova anche in denominazioni geografiche, per es. Petralia Soprana, in contrapp. a Petralia Sottana (cfr., in altre località, le analoghe specificazioni di Sopra, di Sotto, o Superiore, Inferiore), e così Priolo Soprano, S. Onofrio Soprano. b. Più raram., superiore di qualità, di pregio: L’altra armatura, non la conoscendo, Non apprezzò per cosa sì soprana (Ariosto) [ ... ].

Treccani


soprano²

soprano² s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. a. La più acuta delle voci femminili, con una estensione normale nelle due ottave comprese tra do3 e do5, sebbene la tessitura migliore del soprano sia compresa nell’ottava sol3-sol4. La voce si distingue per caratteristiche espressive e possibilità tecniche in: s. leggero (o di agilità o di coloratura), che canta agevolmente nella parte più acuta dell’estensione (può giungere fino al fa5), dotato di notevoli doti virtuosistiche (sono, per es., parti per soprano leggero Lucia della Lucia di Lammermoor, la Regina della notte nel Flauto magico di Mozart); s. lirico, con una più spiccata cantabilità espressiva nella zona medio-alta (come Desdemona in Otello di Verdi, Margherita in Faust di Gounod, Elsa in Lohengrin di Wagner); s. drammatico (può scendere fino al la2), che canta agevolmente nella parte più grave dell’estensione con notevoli doti di vigore e robustezza vocale (Aida, Turandot). Per mezzo s., v. mezzosoprano. b. Cantante dotato di voce di soprano: da ragazzo ero un s.; mia sorella è un buon s. (si usa normalmente il masch. anche se riferito a donna; tuttavia nel linguaggio corrente è talvolta adoperato con l’articolo al femm.: la celebre soprano Maria Callas) [ ... ].

Treccani


Soprano

Sopràno dal b. lat. SUPERÀNUS che va sopra gli altri, da SÚPERA sopra (v. Sopra).
Supremo, Superiore, contrario di Sottàno ═ che sta sotto. Detto di voce La più alta delle quattro voci musicali secondo la generale divisione della voce umana; estens. Chi canta con voce di soprano. – «Soprana» si disse Una foggia di sopravveste |in opposizione a Sottana|.
Deriv. Sopranità.

Dizionario Etimologico


Soprano, il o soprano, la: come si scrive?

Si dice: soprano, il

Non si dice: soprano, la


soprano: voce femminile, genere maschile

[ ... ]

Nel Seicento, e siamo finalmente in area musicale, si chiamò canto soprano, al maschile, la voce umana di più alto registro, quella che è propria delle donne e dei fanciulli, ma che allora era anche degli uomini, che la ottenevano o col falsetto o rinunciando a qualcosa di essenzialmente virile. In seguito soprano diventò sostantivo, solo maschile, e si riferì alla persona dotata di questa voce, donna, uomo o ragazzo che fosse. E di qui nasce l’incertezza sul genere di questo sostantivo oggi che, grazie al progresso civile, i soprani sono soltanto femmine. Non c’è dubbio, però, che l’unico uso corretto sia il soprano, al maschile, anche con riferimento a donna; nel plurale, i soprani. Va da sé che la stessa regola dovrà valere per il mezzosoprano, plurale i mezzosoprani, e anche per il contralto, che farà nel plurale i contralti.

Corriere della Sera – Dizionari


[ ... ]

1

Istintivamente, scrivendo il post precedente [ 1 ] avevo battuto “[ ... ] la stella della soprano Francesca Dotto”, ed immediatamente ho corretto in “[ ... ] la stella del soprano Francesca Dotto”, ligio nel concordare l'articolo al genere del sostantivo.

Ma qual è la forma migliore : IL soprano, oppure LA soprano ?
Ho cercato nel web, e ho trovato risposte tra loro contrastanti : mentre l'edizione on-line del Dizionario "Si dice o non si dice?" – Guida all'italiano parlato e scritto, di Aldo Gabrielli ( HOEPLI Editore ) ospitata sul sito del Corriere della Sera [ 2 ] è categorica sulla concordanza di genere tra l'articolo e il sostantivo [ 3 ], il Vocabolario on line Treccani cita l'uso dell'articolo femminile con tanto di esempio [ 4 ].
Come sempre, l'Accademia della Crusca [ 5 ] non è di aiuto nel dirimere la questione, siccome esplorando il plurale del sostantivo [ 6 ] prende atto delle forme sintattiche praticate nella lingua italiana comunemente parlata e scritta, considerando gli usi erronei secondo la grammatica ed elevandoli al grado di attestazioni significative.
Aggiunge però un elemento utile al giudizio :


“La Scala non ha più soprani...”?

[ ... ] Si tratta infatti di un aggettivo sostantivato, dal lat. *superanum, derivato da super, che significa “che sta più in alto”, e il maschile si spiega con l’ellissi del nome a cui era originariamente riferito, cioè “registro”. [ ... ].

Accademia della Crusca


2

Che dire ?

Certo mi verrebbe spontaneo dire e scrivere “la soprano” e il plurale invariato “le soprano”.
Peraltro nella lingua italiana sono numerosi gli esempi speculari di sostantivi con la desinenza -a ( tipica del femminile ) che vengono usati per gli uomini e quindi con l'articolo maschile : infatti diciamo “il tassista” e non “la tassista” per indicare un conducente maschio, e così per “artista”, “camionista”, “elettricista”, eccetera.
Ma così facendo, si aderisce al politicamente corretto del tempo randagio che viviamo, vedi la questione dell'assessora [ 7 ].
Se una piccola scelta linguistica può essere considerata rispettosa della storia del termine e politicamente posizionale, allora ritengo sia preferibile la forma “il soprano”.

[ ... ]

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2 commenti:

  1. Le professioni assistenziali, esecutive vanno bene al femminile, quelle prestigiose no, vero?

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    1. Qui il maschilismo c'entra nulla.
      Ripeto un passaggio della citazione della Crusca – istituto ch'è peraltro di manica molto larga, e tollerante tante storpiature della lingua italiana – da me pubblicata qua sopra :

      [ ... ] il maschile si spiega con l’ellissi del nome a cui era originariamente riferito, cioè “registro”.

      A parte questo, ogni parola ha una propria genesi e storia.
      “Soprana” è una [ sopravveste ].

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