
La situazione del settore di Kharkov alle 17 del 10 settembre, da Рыбарь ( Rybar ) [7].
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Notizie di Marco Poli Negli ultimi giorni l'esercito kievano è stato respinto più volte a Energodar e Kherson ( fronte occidentale )[1][2] ma ha trovato un punto debole nella linea russa sul fronte orientale, nell'Oblast' di Kharkov ( Харьковская область ) – complice una colpevole distrazione dinanzi all'ammassamento di truppe avversarie – ed ha eseguito uno sfondamento nella direzione di Izjum ( Изюм ) e Kupjansk ( Купянск ) per alleggerire l'accerchiamento del capoluogo regionale { ... [3][4][5][6][7] ... }. Le forze russe hanno pertanto abbandonato le due città [8], mentre il comando sta facendo affluire grossi contingenti di uomini e mezzi per ordire la controffensiva. Ovviamente, la pubblicistica filo-atlantica sta magnificando l'operazione come fosse una svolta decisiva nella guerra in corso [9], definizione che francamente sembra esagerata ... l'ennesima menzogna dispacciata dalle testate mainstream. Consiglio la visione dell'esposizione e dell'analisi degli eventi eseguita da Stefano Orsi sul suo canale-YT { [10] ... }. 9 – 11 Da mesi, il burattino cocainomane di Kiev cercava disperatamente 1 vittoria sul campo da presentare ai burattini occidentali e, soprattutto, alle opinioni pubbliche occidentali sempre più dubbiose sulla sensatezza del supporto al regime kievano e delle sanzioni ''contro la Russia'' ( in verità, sappiamo bene che sono sanzioni A BOOMERANG ), per giustificare l'incessante richiesta di soldi, armi, istruttori, e aiuti vari. Adesso, ha potuto annunciare al mondo intero che, secondo il suo ufficio della propaganda, Kiev avrebbe ripreso il controllo su circa 2mila chilometri quadrati [11]. Annoto che, complessivamente, l'armata russa ha liberato circa 120mila chilometri quadrati dall'amministrazione della giunta kievana [12], pertanto la ''grande vittoria'' avrebbe ripreso ( secondo la dichiarazione massimalista citata ) circa l'1,7% dei territori ora controllati da Mosca. 2.1 Ovviamente, la cartaccia italiana ha colto l'occasione al balzo e stamattina ha strillato titoli di prima pagina che più che euforici possiamo tranquillamente definire ''etilici'' : * Corriere della Sera : ''Kiev attacca, russi in fuga'' [13]; * la Repubblica : ''Disfatta russa'' [14]; * La Stampa : ''Kiev avanza, i russi fuggono'' [15]; * il Resto del Carlino : ''Contrattacco ucraino, Putin si ritira'' [16]; * Il Messaggero : ''Ritirata dei russi, le città dell'est tornano all'Ucraina'' [17]; * il Giornale : ''Disfatta delle truppe russe. Gli ucraini verso Donetsk'' [18]; * Domani : ''La disfatta russa sul fronte ucraino cambia le sorti della guerra'' [19]; * ... Bene. Leggendo queste asserzioni, che spesso sono i primi titoli delle testate sopra elencate, il lettore che non usufruisce di altre fonti può essere portato a credere che (1) tutte le truppe russe nell'Est della Piccola Russia siano allo sbando, e che (2) Donetsk sia attaccata dalla soldataglia kievana. Come al solito, la Realtà Concreta è ''un po''' diversa dalla lecchina e ultrà propaganda filo-atlantica : al momento, il territorio temporaneamente ripreso dai piccoli russi è una piccola parte del fronte orientale [20] e una minuta parte del complessivo liberato [12], e Donetsk è lontana da quel settore. Stiamo on-line, per vedere i prossimi sviluppi. |