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Emir Kusturica dixit



Sul diritto serbo (e di ogni popolo)

Leggo su "il Manifesto" di oggi a pag. 7, e riporto :

[ Tommaso Di Francesco ] : "Prendendo la parola al grande raduno di Belgrado lei ha detto, tra gli applausi, che non appartiene alla mitologia di Hollywood.
Che reazione avranno avuto tutte le persone che amano il cinema ?"
[ Emir Kusturica ] : "Io non posso che amare e rispettare il cinema. Ma se mi rimproverano di avere il mito del Kosovo sono costretto a rispondere che sì, ognuno ha diritto alla sua mitologia, soprattutto ogni popolo.
E quello serbo ha l'archetipo di quella cultura straordinaria, di quella pittura medioevale unica al mondo, degli scrittori come Ivo Andrić [ premio nobel della letteratura nel 1961 e autore de "Il ponte sulla Drina", n.d.B. ] e Milos Crnjavski.
Perchè qualcuno ha il mito di Brad Pitt e noi non possiamo averlo per il Kosovo dove è nata la nostra storia ?"

Al guinzaglio di George W. Bush

La domanda non era granchè, ma la risposta dello "sportivo" cineasta (disponibile a due chiacchiere con Walter al festival di Venezia 1998) è stata esemplare ed è chiaro che i serbi non ne possono più degli abusi inteventisti dei servi degli Usa che sono l'italietta - che pure senza un governo in carica firma il riconoscimento della repubblichetta kosovara per mano di Massimo D'Alema - e gli altri paesi Ue.
L'altra sera in piazza a Belgrado c'erano anche le "icone" della nazione serba come il regista citato -
che non ha fama d'essere nazionalista, anzi ha fatto cinema proprio sulle diversità e i percorsi atipici - il cestista Dejan Bodiroga e l'attrice (e cantante) Milla Jovovich (di padre serbo e madre ucraina) : segno che la misura è colma, ed il popolo serbo è compatto oltre gli schieramenti politici.

Promesse di carta igienica

Ricordate l'impegno elettorale ulivista a ritirare le truppe da Iraq e Afghanistan (i vari comunisti avevano aggiunto un ottimista "subito") ? Ci si è spazzato il culo (ovviamente) e l'occupazione è diventata "missione umanitaria", in pratica ribadendo lo slogan berlusconiano.
E ora il baffetto con la fondazione gioca a "risiko" con gli esseri umani veri, e non con i soldatini e i carrarmatini di plastica.
Eh già, lui mica s'è respirato boccate di uranio impoverito a pieni polmoni !
(mi vergogno di leggere "italiana" al rigo della nazionalità sul mio passaporto, francamente).

n. b.

Kusturica si pronuncia "kusturiza" con la "z" di "pizza", che in cirillico è la lettera "
ц" : Кустурица .

Links

Emir Kusturica - scheda in wikipedia

Emir Kusturica - scheda in Ondarock.it

Festival di Venezia 1998 - video e interviste di Walter Ciusa

2 commenti:

  1. Devo ammettere che di fronte al Maestro ero molto emozionato! Capita.
    Ottimo post

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  2. D'Alema aveva nella situazione transitoria dell'assetto politico italiano un'ottima "scusa" per temporeggiare ... ma buttarsi così in avanti a firmare : schifoso !

    E ti ricordo che non sono anti-amerikano, e scrivo con la "k" solo per distinguere immediatamente i nord-americani dai sud-americani (la "K" è una lettera dell'alfabeto anglosassone, solo in seguito è entrata nel nostro per il gran numero di termini anglofoni di cui facciamo uso nel quotidiano).
    Quando scrivo che siamo al guinzaglio degli Usa, mi pare di descrivere semplicemente il vero, senza alcuna demagogia ideologica (le ideologie sono finite).

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