Testata

Fare bimbi è fascista, e servono 100 nuovi sessi




Ritaglio di quotidiano pubblicato da Jean De Mille su FB [1].



Notizie

di Marco Poli


La “simpatica” ragazza ritratta nella foto grande, dall'espressione furbetta, da bimba che te ne ha appena combinata una grossa e tu non lo sai ancora, si chiama Helen Hester [2][3].
E' professoressa di teoria dei media e di comunicazione alla University of West London [4] – la fantasmagorica Londra ! – e nel 2014 è stata tra le fondatrici del collettivo polimorfo Laboria Cuboniks [5] che ha definito lo Xenofemminismo [6].
E proprio “Xenofemminismo” è il saggio edito in Italia da NERO ( 2018 ) con traduzione di Clara Ciccioni [7].

2

Xeno-femminismo ?
Una prima, sintetica definizione l'ho trovata on-line, in una buona recensione del testo :


Cos’è lo xenofemminismo?

di Noemi Milani | 07.01.2019

[ ... ] Hester analizza un possibile futuro femminista in un mondo sempre più tecnologico e globalizzato. A partire dal passato e dal femminismo degli anni Settanta, Hester, che insegna teoria dei media e della comunicazione alla University of West London, tratteggia il domani dello xenofemminismo, “una forma di femminismo tecnomaterialista, antinaturalista e abolizionista del genere”.

Antinaturalista perché contesta i limiti biologici. A partire dal binarismo di genere. Lo xenofemminismo, infatti, è intersezionale: critica il femminismo storico che si è occupato del corpo della donna, immaginato solamente bianco, cisgender e non-disabile. Ed è ibridato da decenni di attivismo queer.

[ ... ]

[8]


Sottolineo : tecnomaterialista, antinaturalista e abolizionista del genere ( qualsiasi tipo di genere ).
Poiché il genere e la stessa biologia sarebbero un costrutto culturale che aderisce sovente a un'idea autoritaria e “fascista” dell'essere umano, solo la rimodulazione ( sine die ) del corpo biologico può liberarci dalle catene ideologiche.
Abbiamo pertanto una teorizzazione non solo esplicita ma ufficiale del Post-umanesimo – mia opinione – che non è affatto da schernire, ma merita un approfondimento.




Copertina dell'edizione italiana



Sul www sono reperibili alcune interviste e conferenze nelle quali la Hester espone le proprie teorie, relazionate anche alla ri-modulazione del Lavoro nell'era tecnologica in cui viviamo ed in proiezione futura – la visione di alcuni video può essere agevolata dai sottotitoli generati automaticamente : { [9][10][11][12] ... }.

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Note

[1] : ''Il femminismo del futuro. «Fare bimbi è fascista, e servono 100 nuovi sessi»'', Gemma Gaetani e Francesco Agnoli, La Verità, 8 marzo 2019, [ https://www.laverita.info/il-femminismo-del-futuro-fare-bimbi-e-fascista-e-servono-100-nuovi-sessi-2630948323.html ].
[2] : ''Helen Hester'', CCCB, [ https://www.cccb.org/en/participants/file/helen-hester/231497 ];
Twitter : [ https://twitter.com/helenhester ].
[3] : ''Contributor Helen Hester'', MIT Technology Review, [ https://www.technologyreview.com/author/helen-hester/ ].
[4] : ''Professor Helen Hester'', University of West London, [ https://www.uwl.ac.uk/staff/helen-hester ].
[5] : Laboria Cuboniks, Monoskop, [ https://monoskop.org/Laboria_Cuboniks ].
[6] : ''Xenofeminismo: Una Politica per l'Alienazione'', Laboria Cuboniks, [ https://laboriacuboniks.net/manifesto/xenofeminismo-una-politica-per-lalienazione/ ].
[7] : ''Xenofemminismo'', Helen Hester, NERO Editions, [ https://not.neroeditions.com/helen-hester-xenofemminismo/ ].
[8] : ''Cos’è lo xenofemminismo?'', Noemi Milani, ilLibraio[punto]it, 7 gennaio 2019, [ https://www.illibraio.it/news/dautore/xenofemminismo-helen-hester-940627/ ];
vedi anche : ''Futuro Xenofemminista'', Ilaria Giaccio, Nido Magazine, Treccani, [ https://nido.treccani.it/2019/03/19/futuro-xenofemminista/ ].
[9] : ''01 Inhuman Symposium – Helen Hester'', Fridericianum, 10 agosto 2015, [ https://www.youtube.com/watch?v=ZSBefHq7C_o ].
[10] : ''Helen Hester: After Work: What's Left and Who Cares?'', Goldsmiths Art, YouTube, 19 aprile 2016, [ https://www.youtube.com/watch?v=ynnGV3RHy2c ].
[11] : ''Festival Interregno: intervista a Helen Hester'', Dinamo Press, YouTube, 23 ottobre 2017, [ https://www.youtube.com/watch?v=fjkdMVPzNDM ].
[12] : '''At Home In the Future' by Dr Helen Hester'', Durham University, YouTube, 14 febbraio 2019, [ https://www.youtube.com/watch?v=sJLbOdcXYAo ].

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{ prima pubblicazione il 20 marzo 2019; pubblicazione su VK, il 30 aprile 2022 [ 13 ]; su FB : [ 14 ] }.

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19 commenti:

  1. Certa gente pur di farsi pubblicità direbbe qualsiasi cosa. L'ufficio di pubbliche relazioni della signorina sarà contento che ne parla pure il tuo blog.

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    1. Chissà.
      Però la teoria della Hester è organica al Pensiero Unico vigente, alla Globalizzazione che piace tanto ai tuoi amici di “Sinistra”, alla richiesta della flessibilità più estrema mossa dall'Élite per assicurarsi il Potere nei prossimi millenni.

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  2. Questa e' un'altra svalvolata artificializzata urbana che ha reso la sua malattia una fonte di notorieta'.
    Poraccia!
    Non saprei come definire i cretini che prenderanno la sua peristalsi mentale come nuovo verbo da applicare, secondo i loro fantasmi, "fascisticamente" a coloro che non soffrono della stessa malattia mentale.

    La disciplina, l'equilibrio e dell'armonia corpo-mente, la Mens sana in corpore sano, e' uno dei fondamenti del vivere.
    Arriva un scema londinese che pensa che la natura e la biologia siano da buttare.
    La hybris umana progredisce incessantemente al peggio.

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    1. Lorenzo, ora, per vis polemica, vuoi mandare al macero il "Mens sana in corpore sano"?

      > i benestanti si potevano permettere di praticare esercizi ginnici, di lavarsi e pettinarsi, di vestirsi bene,
      > quindi erano belli e buoni, viceversa i poveri erano brutti quindi intrinsecamente scemi e cattivi

      Sei partito per la tangente.

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  3. Mandrei la signorina a lavorare per due anni in campagna come contadina.
    Avete presente il bamboscione Harvey Cheyne Jr. di Capitani Coraggiosi? Come passare dalla malattia alla salute viva e forte!
    Sarebbe una terapia fantastica.

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  4. Se - come dicono le xenofemministe - la la biologia sarebbe un costrutto culturale che aderisce sovente a un'idea autoritaria e “fascista” dell'essere umano, allora do loro ragione: sono assolutamente fascista, squadrista e in quanto tale queste vanno immediatamente arrestate, rinchiuse in un gulag e condannate ai lavori forzati a vita, che però comprenda un lavaggio del cervello ideologico giornaliero mutuato dai compagni maoisti.

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    1. Ma ...
      Luca !

      Le signorine, mica si trattano in questo modo !

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  5. @ Lorenzo : il problema, non è gli anni Settanta come contenitore di molteplici esperienze, ma gli esseri umani.
    Che evitano di confrontare i dati di laboratorio ( teorico, sociale, politico ... ) con la Realtà Concreta.

    { si accontentano della Verità ufficiale data dai media mainstream, come il maiale si fida del Padrone che l'indomani, dopo averlo pasciuto a dismisura, lo sgozzerà dissanguandolo lentamente e nel frattempo, ancora lucido e respirante, lo taglierà a pezzi perché ( così mi hanno detto ) l'adrenalina insaporisce la carne }.

    Una scelta che, già nel medio-periodo, porta a una disastrosa dissociazione da tale dominio.

    Certo, la Realtà condivisa dagli esseri umani è sempre più virtualizzata, le informazioni che il nostro cervello gestisce quotidianamente sono esponenzialmente aumentale di diversi ordini di grandezza dai tempi dei nostri nonni.

    Ma sussiste pur sempre il fatto spaziale-concreto e biologico-concreto, vale a dire che, oltre le interpretazioni date da ciascun individuo alla materia, siamo pur sempre fatti di atomi soggetti alle leggi fisiche e alle necessità biologiche, e ci muoviamo in un mondo di atomi soggetti alle leggi fisiche.

    Tuttavia questa fisicità è sempre meno rilevante, non solo nei rapporti interpersonali che viaggiano cospicuamente attraverso la rete sociale, quanto in una economia che progressivamente abbatte il numero di lavoratori impegnati nel processo produttivo/distributivo/terziario grazie alla progressiva iniezione di automazione software-hardware.

    Nella tua irruenza livorosa diretta contro il vaso di Pandora detto Anni '70 stai personalizzando e attribuendo volontà attiva a una decade di avvenimenti allo stesso modo in cui i semplici attribuiscono una volontà propria alle macchine, la cui “intellgenza” è un reticolo complesso di diagrammi condizionali memorizzati dai programmatori nelle “coscienze” di silicio.

    Il problema non sono i laboratori, è che i risultati trasmessi al Popolo sono edulcorati se non falsificati.
    E, oggi, non abbiamo più una società umana ma un reticolo relazionale di identità variabili ad assetto variabile.

    Qui, si inserisce il discorso dello xenofemminismo, che non riguarda solo le donne.

    La Hester piagnucola e si lamenta, furbetta, ma la situazione è già a uno stadio proprizio per la sua teoria.

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  6. @ Lorenzo : Vedi bene che mentre io l'ho cancellato istantaneamente, il titolare di questo blog invece ne è affascinato.

    “Affascinato” è un'espressione un po' forte. Ma il discorso xenofemminista è tutt'altro che da prendere sotto-gamba, bollandolo come mera “operazione di marketing” oppure come l'opera di una “svalvolata artificializzata urbana che ha reso la sua malattia una fonte di notorieta'”.

    { intendiamoci, anche io penso che molte giovanne d'arco della Modernità siano svalvolate e, magari, abbiano alla base qualche grosso problema, ma non incespichiamo su questo dettaglio e procediamo }.

    La rimodulazione radicale della fisionomia umana, che, tra le radici dichiarate, parte dalla condizione e dalle rivendicazioni degli individui trans-gender, è qualcosa che, già oggi, va ben oltre il cambio di sesso.
    Giusto l'altro ieri, guardavo un documentario che illustrava la creazione di parti umane mediante la stampa in 3D di materiale biologico idoneo e l'applicazione di cellule staminali ( nel caso, un naso da impiantare sul viso di un uomo cui era stato asportato siccome intumorato ).

    Esseri scomponibili e ricomponibili, per vezzo e/o richiesta superiore.

    { uno dei prossimi post, affronterà ancora questo tema }.

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    1. Quando i vbegani/animalisti fanno liste di proscrizione di macellai (in Francia) oppure aprono scelleratamente allevamenti di nutrie/visoni etc. in ambiente con dei danni ecologici poi irrecuperabili, non e' che puoi fingere che non esistano.

      Fingiamo che gli scafisti ideologici, politici, giuridici e compagnia bella di razzisti anti, non esistano?

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    2. Esatto, UUIC.

      Ogni totalitarismo abbisogna di una dorsale ideologica attraverso la quale fare correre non solo gli ideali ma anche le singole istruzioni destinate alla massa.

      Questo Xeno-femminismo in cui – così mi sembra, di primo acchito – la componente “femminismo” è superflua siccome esso va ben oltre ( vedi lo slogan usato come titolo dell'articolo sopra riprodotto ) e definisce il passaggio della de-costruzione finale di Homo come obbligatorio ... de-costruzione non solo valoriale, tradizionale, intellettuale ( e qui, il lavoro è già in fase avanzata ) ma anche biologica ... mi sembra lo stadio finale, la summa di tutte le idee ribelli ma distruttive dell'identità del singolo essere umano.

      E questo stadio è l'approdo senza più alcun ritorno possibile al Lato Oscuro della Forza, per usare la metafora posta da Lorenzo.

      Viceversa.

      Per sostenere intellettualmente – atteggiamento che consta anche dell'approccio critico, caratteristica di pochi – questo pensiero estremo e radicale, occorrerebbe anche una preparazione culturale che è ben oltre lo stato di gran parte degli esseri umani che compongono la massa.
      Che, tipicamente, accettano passivamente ( anzi festeggiando, come i bambini la mattina di natale ) i “doni” dati dal Sistema sotto le tante forme della Modernità.

      Pertanto, non credo che una pagina critica come questa possa in qualche modo peggiorare una situazione di scarsa Coscienza singola e collettiva come quella in cui viviamo.

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  7. Il mio approccio non è di tipo fideistico, con il segno positivo oppure negativo.
    Sono incuriosito, da molto tempo.
    E, ripeto, i dati di laboratorio vanno poi rapportati alla realtà concreta e quotidiana.
    Senza un atteggiamento critico, come quello che, con varie declinazioni, mostriamo qui e nei rispettivi blog, si fa la fine dei topi nella [ fiaba del pifferaio di Hamelin ].
    La percezione, sgradevole, è che essendo la massa in gran parte distratta dal pifferaio, possa anche accadere il peggio ... non globalmente, ma, ad esempio, a questa parte di Europa ben pasciuta, satura di benessere, un po' vecchia e molto rincoglionita.
    Perfetta come contenitore per la spazzatura umana indifferenziata, mentre le aree di sviluppo per gli affari dell'Élite sono, come noto, ben altre.

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  8. > Noto poi che a tua volta hai dei riflessi condizionati, tipo "mandare" qualcuno nei "campi".


    Tu hai i riflessi condizionati.
    Tutta una serie di degenerazioni esistenziali, ideologiche, umane, sociali sono proprio dovute all'urbanismo alienante e alla artificializzazione delle persone che esso comporta.
    Infatti, di mentaloidi come la signorina sopra, al dì di oggi, ne sono piene le citta' e per le zone rurali sono cronaca delle strampalaterie di cittadini mentaloidi che si avvolgono sulle spire della propria mente-corpo malati, che girano a vuoto.

    Consiglio la lettura di quel capolavoro di Capitani Coraggiosi, Lorenzo.
    Io uso i campi, ma nella narrazione di Kipling la terapia salvifica la fece la spartana vita di mare, come pescatore.

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  9. Il romanzo posto da UUIC ad esempio, mi ricorda l'epilogo del film [ La fuga di Logan ] in cui, dopo la distruzione del Computer centrale e della città, i protagonisti riscoprono la Natura.

    Dubito, però, che ciò accadrà nell'indebolito Occidente.
    La servitù al Sistema è indegna, decadente, ma ha un lato piacevole : l'intossicazione digitale.
    La super-droga del nostro tempo.

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  10. Sì.
    La Natura non è a gratis e pressocché nulla lo è.
    La lezione salvifica imparata dal ragazzino viziato Harvey Cheyne Jr. è la stessa che attende Logan finalmente “liberato” dalla città iper-moderna ma, ora, gli tocca costruire qualcosa da zero ( e col peso del libero arbitrio in groppa, concetto non previsto in una società strettamente pre-configurata ).
    Non è a gratis.

    Ripeto : non credo che gli occidentali odierni abbiano una gran voglia di fare l'esperienza, nemmeno un poco.
    L'ideale di vacanza degli “italiani” è, tipicamente, lo svaccarsi sulla spiaggia di Sharm el-Sheikh come foche al sole, tra un drink e l'altro.

    Gli pseudo-vip che gareggiano sull'Isola dei Famosi sono degli eroi, a confronto.

    ...

    Non capisco il vuoi insegnare al nonno a fumare la pipa, ma fa lo stesso.

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  11. > al film "Capitan Fantastic" che tanto piacque agli UCosi

    Tu puoi trovare nella mia recensione di Captain Fantastic oltre all'entusiasmo, anche la naftalina, un etto di bulloni o pure le mutande della zia Emma, Lorenzo.

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  12. { “chissà perché” ... ma mi aspettavo i commenti di un oplita Lorenzo pesantemente adirato, a questo post }.

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  13. > "Bello, bello! Grazie _zzz!"

    Dunque, riporto anche solo lap prima frase

    "Vivere da supereroi - troppo marvelliano? preferisci il nietzscheano superuomini? o un laico eccellenti? - ha gravi effetti collaterali. "

    Come scritto piu' volte quella pellicola ha avuto anche il pregio di far riflettere sui metodi educativi che portano a situzioni "non normali".

    Ci sono pellicole che riescono a far sorgere dei dubbi, delle riflessioni e lo fanno bene.
    In quel senso bello.

    Mi sembra di aver approfittato della gentilezza di Marco visto che sono, in parte, fuori tema.

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  14. { ma no, non c'è problema alcuno ... ci sta, che ognuno sviluppi il proprio pensiero qua sopra come negli altri luoghi informatici }.

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