Testata

Async




L'album è ascoltabile su YouTube.



Una foto recente del musicista e compositore giapponese.


[ ... ] Largely recorded in NYC, with some elements pulled from field recordings and museums around the world, async plays with “ideas of a-synchronism, prime numbers, chaos, quantum physics and the blurred lines of life and artificiality/noise and music,” according to the press release.
Sakamoto conceived the idea of writing a score for an Andrei Tarkovsky film “that does not exist” during the production process, while at the same time taking inspiration from “everyday objects, sculpture, and nature.”
The 15-track LP marks the composer’s first original album since 2009’s Out Of Noise and will be his first since after recovering from throat cancer. It’s set for release on April 28 via Milan Records.

=

trad. :

[ ... ] Registrato in gran parte a New York, con alcuni elementi inseriti da registrazioni sul campo e in musei nel mondo, “Async” gioca con le “idee di a-sincronismo, numeri primi, caos, fisica quantistica e le linee sfumate di vita e artificialità/rumore e musica”, secondo il comunicato stampa.
Durante il processo creativo, Sakamoto ha concepito l'idea di scrivere una colonna sonora per un film di Andrei Tarkovsky “che non esiste”, mentre al contempo traeva ispirazione da “oggetti quotidiani, sculture, e natura.”
L'album di 15 tracce è il primo lavoro originale da “Out of noise” del 2009, ed è il primo dopo il suo ricovero per un cancro alla gola. L'uscita è stata programmata il 28 aprile, con etichetta Milan Records.

FACT


1

Composizioni che si sfilacciano e si ritrovano, sintetiche di tastiere e campionamenti, e di malinconico piano, fuori dal Tempo, che è una firma di Ryuichi Sakamoto ed immediatamente riconoscibile.
“Async” [ 1 ] è diventato il mio ascolto tardo-serale preferito, negli ultimi 3 giorni.


2




La copertina dell'album.


Art direction e fotografie del digipak sono di Shiro Takatani [ 2 , 3 ], il design è di Takuya Minami.

3

Fullmoon

[ ... ]

Poiché non sappiamo, finiamo per pensare alla vita come a un pozzo inesauribile,
eppure ogni cosa accade soltanto un certo numero di volte, e un ben piccolo numero in effetti.
Quante altre volte, ricorderai un certo pomeriggio nella tua infanzia ?
Qualche pomeriggio che sia così profondamente parte del tuo essere, per cui tu non possa nemmeno concepire la tua vita senza [ ? ] ?
Forse altre quattro, cinque volte.
Forse nemmeno.
Quante altre volte, guarderai il sorgere della luna piena ?
Forse venti.
E tuttavia ...
tutto
sembra
senza
limiti.

da Paul Bowles


“Fullmoon” ( 31:31 ) è costruita con la recitazione di un pensiero di Paul Bowles  [ 4 ] da “The sheltering sky” ( 1949 ) in varie lingue ( inglese, francese, giapponese, tedesco, russo ... ) che si affastellano, e le parole italiane – recitate da Bernardo Bertolucci – chiudono solitarie il brano.
Parte del pensiero venne usata come chiusura del film “Il tè nel deserto” dello stesso Bertolucci ( 1990 ) [ 5 ] in forma di monologo e con un primo piano dello scrittore nato a NYC e vissuto a Tangeri [ 6 ].

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1 commento:

  1. a dirti il vero io preferisco YIRUMA.
    ma certa musica dipende molto da cosa evoca, e da come influisce su di noi.

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