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C19/N – “Le sette parti della notte” a Milano e Monza




Locandine degli spettacoli imminenti.



Comunicato


L'intellettuale, attivista politico, attore e autore di teatro ... Riccardo Paccosi [1][2][3] metterà in scena ''Le sette parti della notte'' nel Milanese, spettacolo liberamente tratto da un testo del filosofo Giorgio Agamben { [4] ... [5][6] ... } con accompagnamento musicale di Andrea Seki.
Domani 15 marzo a Milano, e domenica 17 marzo a Monza.

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Note

[1] : Riccardo Paccosi, bacheca, Facebook, [ https://www.facebook.com/riccardo.paccosi ];
su Telegram : [ https://t.me/riccardopaccosi ].
[2] : Amorevole Compagnia Pneumatica, sito-web, [ http://www.amorevolecompagniapneumatica.it/ ];
su Facebook : [ https://www.facebook.com/amorevolecompagniapneumatica/ ].
[3] : articoli nel sito di Arianna Editrice : [ https://www.ariannaeditrice.it/ricerca.php?search=riccardo%20paccosi&tipo=articolo ];
sito del Fronte per la Sovranità Popolare : [ https://www.fronteperlasovranitapopolare.it/ ].
[4] : ''Le sette parti della notte'', Giorgio Agamben, Quodlibet, 16 settembre 2022, [ https://www.quodlibet.it/giorgio-agamben-le-sette-parti-della-notte ].
[5] : ''“Le sette parti della notte”, Paccosi porta in scena Agamben: “Viviamo una dimensione senza alba”'', Giulia Bertotto, L'Antidiplomatico, 25 gennaio 2024, [ https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-le_sette_parti_della_notte_paccosi_porta_in_scena_agamben_viviamo_una_dimensione_senza_alba/46096_52571/ ].
[6] : ''Le Sette Parti della Notte - trailer spettacolo tratto da Giorgio Agamben'', Amorevole Compagnia Pneumatica, YouTube, 13 ottobre 2023, [ https://www.youtube.com/watch?v=Ir4fKOzMMIE ].

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{ prima pubblicazione del post su VK, il 14 marzo 2024 [7]; su FB : [8] }.

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C19/N – Le sette parti della notte




Fotografia della scena a Bologna.



Riflessione


Allego un'immagine della recente attività teatrale dell'attore e autore Riccardo Paccosi [1][2], tratta dalla serata a Bologna ( replicata pochi giorni dopo a Venezia ) dello spettacolo ''Le sette parti della notte'', ispirato dall'opera del filosofo Giorgio Agamben e realizzato in collaborazione con il musicista Andrea Seki.
E riproduco una sua dotta riflessione sull'interazione tra poesia e filosofia, e la funzione di tale connubio nel momento storico tragico ( io, direi tragicomico ) in cui viviamo; al paragrafo 2, un paio di appunti a margine del testo.

1

Cito [3]:


Poesia e filosofia: l'unico connubio che può sovvertire lo stato di cose esistente

A Bologna e Venezia, lo spettacolo LE SETTE PARTI DELLA NOTTE – realizzato da me in collaborazione con il musicista Andrea Seki e tratto da un testo del filosofo Giorgio Agamben – è andato in scena entro un format particolare: dapprima i cinquanta minuti dello spettacolo e poi subito a seguire un dibattito, all’incirca di pari durata, condotto da due intellettuali/studiosi intorno ai temi antropologici e filosofici evocati dalla messinscena.
Questa combinazione ha avuto decisamente successo: sia per l’aver fatto interessare all’evento spettatori che ancora non conoscevano gli artisti coinvolti nello spettacolo, sia per ciò che riguarda il consenso generalmente riscontrato.
Questo fa sì che io ora mi stia interrogando su come proseguire e sviluppare tale format, a prescindere dal mio coinvolgimento artistico diretto in esso.

L’importanza del connubio tra poesia e filosofia, va chiarito in rapporto ai processi linguistici, cognitivi e in ultima istanza politici della fase storica che stiamo attraversando.
Se negli ultimi quattro anni ho realizzato ben due spettacoli incentrati su testi di Giorgio Agamben, questo è dovuto innanzitutto al fatto che il filosofo in questione articola molto spesso le proprie riflessioni lungo una zona liminare tra poesia e filosofia. Del resto, questa non è neppure una novità giacché abbiamo conosciuto sia filosofi come Nietzsche che avrebbero potuto passare alla storia in quanto poeti, sia poeti come Leopardi che avrebbero potuto passare alla storia in quanto filosofi. Poesia e filosofia, infatti, sono accomunate dal fatto di generare una visione della realtà che fino a quel momento non esisteva: in altre parole, poesia e filosofia generano un’ulteriorità rispetto a quelli che sono gli automatismi del linguaggio e gli schematismi del pensiero.

Sulla filosofia nello specifico, va innanzitutto chiarita la sua rilevanza assoluta anche in un tempo di abbassamento della cultura media generale come quello attuale.
Il barista sotto casa che afferma di accettare la globalizzazione perché la storia non può fare altro che procedere in tale direzione, mostra d’aver introiettato non tanto un assioma politico quanto un filosofema: specificamente il filosofema del determinismo storico, oggi tramutatosi in dogma.

Sulla poesia nello specifico, va invece sottolineato come essa mostri un aspetto in comune con l’uso della retorica in politica: poesia e retorica sono infatti accomunate dal fatto di rivolgersi non solo all’intelligenza analitica di chi ascolta, ma anche alla sua sfera sentimentale/affettiva.
A tale aspetto comune, però, se ne affianca un altro che pone invece un’antitesi netta fra le due sfere linguistiche: mentre la retorica giunge al cuore delle persone attraverso la semplificazione dei concetti, la poesia a quel medesimo cuore si rivolge anche più efficacemente senza mai indulgere in semplicismi e, anzi, rendendo immediatamente intellegibili riflessioni di elevata complessità.

Al netto di tutte le questioni materiali dell’economia politica e della geopolitica, le strategie sovranazionali degli apparati di potere si svolgono oggi grazie a un consenso e a un silenzio-assenso generalizzati.
Suddetto consenso proviene in primo luogo da una catastrofe epistemica e cognitiva: i pensieri si riproducono attraverso strumenti digitali per i quali ogni glossa, ogni grafema, ogni concetto risulta essere un elemento codificato/archiviato dalla rete e, pertanto, destinato alla perpetua citazione/ripetizione. E così, mentre la soglia di attenzione delle persone tende ad abbassarsi progressivamente, ogni pensiero finisce per risultare nulla più che la reiterazione tautologica di un unico discorso dominante.
Dinanzi a questo eterno presente, poesia e filosofia rappresentano ancora la resistenza, inverano la dimensione nascente del linguaggio e del pensiero in contrapposizione al loro mortifero congelamento digitale.

La politica del dissenso è fallita su tutta linea e sarebbe inutile elencare, per l’ennesima volta, i come e i perché di tale fallimento: quello che sappiamo è che di politica si potrà parlare, forse, solo nel caso in cui il processo di distruzione controllata della civiltà dovesse sfuggire al controllo dei suoi artefici e, quindi, dovesse crearsi un vuoto di potere. Dal momento che quest’ultima, però, è nulla più che un'ipotesi speculativa, va in primo luogo preso atto del temporaneo fallimento della politica intesa come campo specifico.
Occorre che la volontà politica di opporsi si incanali dunque verso qualcosa di utile, ovvero verso la paziente costruzione di una contro-narrazione opponentesi alla narrazione dominante.

Solo il connubio fra poesia e filosofia, oggi, permette di inceppare la riproduzione linguistica - ovvero ideologica - di questo eterno presente fatto di stato d’emergenza permanente.
Solo il connubio fra poesia e filosofia, oggi, ci parla di sovversione dello stato di cose esistente.
Solo il connubio fra poesia e filosofia, oggi, esprime lo stato nascente del pensiero e del linguaggio in contrapposizione a un contesto desessuato e tecnologico dove nulla, ormai, risulta in grado di nascere.

Riccardo Paccosi

C19/N – Il mosaico oppositivo e la necessità di una più stretta sinergia


Notizie

di Marco Poli


L'8 dicembre scorso, un gruppo di intellettuali italiani ha costituito la Commissione Dubbio e Precauzione ( Du.Pre ), ''una commissione permanente con l’obiettivo di tutelare la libertà e i diritti umani, una riflessione per mezzo degli strumenti di dubbio e precauzione'', con una lunga diretta su YouTube [1].
I nomi :

* Giorgio Agamben [2] { [3][3b] ... [4][5] ... };
* Massimo Cacciari [6] { [7] ... };
* Carlo Freccero [8] { [9][10] ... };
* Ugo Mattei [11] { [12] ... }.

Il 6 gennaio, dopo l'ennesimo giro-di-vite alle esistenze dei cittadini e l'istituzione dell'esplicita coercizione a un trattamento farmacologico sperimentale detta ''obbligo vaccinale'' decretata dal Governo Draghi [13], il giurista Mattei ha convocato un nuovo Comitato di Liberazione Nazionale per coordinare le forze popolari che dalla fine del 2020 riempiono le piazze italiane, e sia nei luoghi materiali che virtuali agiscono una critica al Regime bio-securitario in auge [14].

Sabato 8 gennaio, a Torino, c'è stata la prima mobilitazione in piazza [15] { [16] ... }.
Ovviamente, gli orpelli dell'area che una volta era la ''Sinistra'' hanno attaccato il professore { [17][18] ... }, così come fin dai primi momenti della ''emergenza nazionale'' ARTATA attaccano qualsiasi soggetto che muove critiche al regime vigente, e, già negli anni precedenti, al più esteso piano globalista di cui l'area fintamente ''democratica'' è stata ed è sfacciata promotrice.

2

E' l'ennesimo appello a una unità dell'opposizione ch'è stato pubblicamente mosso.
E' fondamentale che nel neonato ''CLN'' convergano sinergicamente tutte le forze propositive e di varia natura ( filosofica, giuridica, politica, scientifica ... ), risolvendo una frammentazione che al momento attuale non è più funzionale : il Regime ha alzato la posta in gioco, pertanto l'opposizione deve fare altrettanto. Oltretutto, esistono soggetti singoli e reti che operano da parecchi mesi, e non è opportuno che siano scavalcati oppure trascurati.

2.1

Allego una conversazione a più voci organizzata da Francesco Toscano su Visione TV qualche giorno fa, cui hanno partecipato [19]:

* Guido Maria Cappelli ( docente universitario di Letteratura italiana );
* Moreno Pasquinelli ( attivista politico ) [20];
* Enzo Pennetta ( biologo, docente, e saggista ) [21].

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Note

[1] : ''Commissione Dubbio e Precauzione | Live streaming [08|12|2021]'', YouTube, [ https://www.youtube.com/watch?v=_ZLFlY7y_2w ].
[2] : ''Giorgio Agamben'', Simone Tunesi, filosofico[punto]net, [ https://www.filosofico.net/agamben.htm ];
vedi anche : ''Agàmben, Giorgio'', Enciclopedia on line, Treccani, [ https://www.treccani.it/enciclopedia/giorgio-agamben/ ].
[3] : ''L’invenzione di un’epidemia'', Giorgio Agamben, Quodlibet, 26 febbraio 2020, [ https://www.quodlibet.it/giorgio-agamben-l-invenzione-di-un-epidemia ].
[3b] : ''Tag - Giorgio Agamben'', Byoblu, [ https://www.byoblu.com/tag/giorgio-agamben/ ].
[4] : ''Prof. Giorgio Agamben oggi in Commissione Affari Costituzionali del Senato'', La Cura, YouTube, 7 ottobre 2021, [ https://www.youtube.com/watch?v=uYTOiUZJA1U ].
[5] : ''Giorgio Agamben | Audizione al senato'', libertàdipensiero mdn, YouTube, 7 dicembre 2021, [ https://www.youtube.com/watch?v=LL8iPzMK0oU ].
[6] : ''Massimo Cacciari'', Silvia Crupano, filosofico[punto]net, [ https://www.filosofico.net/cacciari.htm ];
vedi anche : ''Cacciari, Massimo'', Enciclopedia on line, Treccani, [ https://www.treccani.it/enciclopedia/massimo-cacciari/ ].
[7] : ''Tag - massimo cacciari'', Byoblu, [ https://www.byoblu.com/tag/massimo-cacciari/ ].
[8] : curriculum vitae, Carlo Freccero, { PDF }, [ https://www.rai.it/dl/doc/2016/07/24/1469354180136_CV%20FRECCERO%20Carlo%20ORIGINALE.pdf ];
vedi anche : { PDF }, [ https://unige.it/trasparenza/incarichi/docs/curriculum-32451.pdf ];
vedi anche : ''Freccero, Carlo'', Enciclopedia on line, Treccani, [ https://www.treccani.it/enciclopedia/carlo-freccero/ ].
[9] : ''Il Grande Reset. Fusaro e Freccero demistificano le tecniche usate dal potere per manipolare'', Visione TV, YouTube, 12 novembre 2021, [ https://www.youtube.com/watch?v=3EsO_e9r2f0 ].
[10] : ''Tag - carlo freccero'', Byoblu, [ https://www.byoblu.com/tag/carlo-freccero/ ].
[11] : curriculum vitae, Ugo Mattei, { PDF }, [ http://www.comune.torino.it/elezioni/2021/trasparenza/sindaco/citta/doc/cv/Europass-CV-UGO-MATTEI.pdf ];
vedi anche : ''Chi è Ugo Mattei: biografia, istruzione, famiglia, moglie e figli'', Antonella Acernese, Controcampus, 28 dicembre 2021, [ https://www.controcampus.it/2021/12/chi-e-ugo-mattei-biografia-istruzione-famiglia-moglie-e-figli/ ];
vedi anche, in lingua inglese : curriculum vitae, { PDF }, [ https://www.europeanlegalstudies.unito.it/do/docenti.pl/ShowFile?_id=umattei;field=cv;key=GFr8lSzbVHUQm0NtXHJcuE;t=7222 ].
[12] : ''Tag - ugo mattei'', Byoblu, [ https://www.byoblu.com/tag/ugo-mattei/ ].
[13] : ''Notizie'', Marco Poli, VK, 6 gennaio 2022, [ https://vk.com/wall170191717_1729 ].
[14] : ''SUBITO UN NUOVO COMITATO DI LIBERAZIONE NAZIONALE – Ugo Mattei'', Byoblu, 6 gennaio 2022, [ https://www.byoblu.com/2022/01/06/subito-un-nuovo-comitato-di-liberazione-nazionale-ugo-mattei/ ].
[15] : ''In diretta da Torino. Mobilitazione popolare per le libertà ora sospese'', Visione TV, YouTube, 8 gennaio 2022, [ https://www.youtube.com/watch?v=9PUosKy3118 ].
[16] : ''Proteste No Vax a Torino, Mattei: "Rifondiamo il Cln, dobbiamo dare un cervello politico a questa operazione"'', Daniele Solavaggione, La Stampa, 8 gennaio 2022, [ https://www.lastampa.it/torino/2022/01/08/video/proteste_no_vax_a_torino_mattei_rifondiamo_il_cln_dobbiamo_dare_un_cervello_politico_a_questa_operazione_-2809438/ ].
[17] : ''No Vax, l'Associazione partigiani contro il "Cln" di Ugo Mattei: "Uso indecente della Resistenza"'', Carlotta Rocci, la Repubblica – Torino, 8 gennaio 2022, [ https://torino.repubblica.it/cronaca/2022/01/08/news/no_vax_l_associazione_partigiani_contro_il_cln_di_ugo_mattei_uso_indecente_della_resistenza_-333111596/ ].
[18] : ''Mattei sopra le righe annuncia il nuovo Cln'', Mauro Ravarino, il manifesto, 9 gennaio 2022, [ https://ilmanifesto.it/mattei-sopra-le-righe-annuncia-il-nuovo-cln/ ].
[19] : ''Chiamiamo a raccolta patrioti e resistenti - Dietro il sipario - Talk show'', Visione TV, YouTube, 4 gennaio 2022, [ https://www.youtube.com/watch?v=DlvVLjWpoAI ].
[20] : Liberiamo l'Italia, sito-web, [ https://www.liberiamolitalia.org/ ].
[21] : Critica Scientifica, blog, [ https://www.enzopennetta.it/ ].

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{ prima pubblicazione del post su VK, il 9 gennaio 2022 [ 22 ]; su FB : [ 23 ] }.


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C19/N


Commento


Consiglio la lettura integrale di questo testo pubblicato sul sito dell'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici :


A proposito del decreto sul green pass

La discriminazione di una categoria di persone, che diventano automaticamente cittadini di serie B, è di per sé un fatto gravissimo, le cui conseguenze possono essere drammatiche per la vita democratica. Lo si sta affrontando, con il cosidetto green pass, con inconsapevole leggerezza. Ogni regime dispotico ha sempre operato attraverso pratiche di discriminazione, all’inizio magari contenute e poi dilaganti. Non a caso in Cina dichiarano di voler continuare con tracciamenti e controlli anche al termine della pandemia. E varrà la pena ricordare il “passaporto interno” che per ogni spostamento dovevano esibire alle autorità i cittadini dell’Unione Sovietica. Quando poi un esponente politico giunge a rivolgersi a chi non si vaccina usando un gergo fascista come “li purgheremo con il green pass” c’è davvero da temere di essere già oltre ogni garanzia costituzionale.

Guai se il vaccino si trasforma in una sorta di simbolo politico-religioso. Ciò non solo rappresenterebbe una deriva anti-democratica intollerabile, ma contrasterebbe con la stessa evidenza scientifica [ ... ].

[1]


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Note

[1] : ''A proposito del decreto sul green pass'', Massimo Cacciari e Giorgio Agamben, Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, 26 luglio 2021, [ https://www.iisf.it/index.php/progetti/diario-della-crisi/massimo-cacciari-giorgio-agamben-a-proposito-del-decreto-sul-green-pass.html ].

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{ prima pubblicazione del post su VK, il 27 luglio 2021 : [ 2 ]; su FB : [ 3 ] }.


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C19/N


Il ''Mondo senza danza'' secondo Amazon

di Riccardo Paccosi


A maggio di quest'anno, con alcuni compagni d'arte ho realizzato un videoclip denominato UN MONDO SENZA DANZA [1], ch'è poi divenuto uno spettacolo teatrale e che si appresta, a breve, a divenire un libro.
Elaborando quel titolo, non mi aspettavo che la propaganda della covideologia avrebbe assunto in senso positivo quello stesso concetto che io, invece, avevo enunciato a scopo di denuncia.
Ma ho sbagliato a rimanere stupito: fin dallo spot "Open Like Never Before" lanciato dalla Coca-Cola in agosto [2], abbiamo visto il mondo dei grandi marchi internazionali in prima fila nell'atto di propagandare il messaggio secondo cui non si tornerà al mondo di prima, ovvero secondo cui il distanziamento sociale è destinato a essere permanente.
Con questo spot di Amazon [3], uscito pochi giorni fa, il "mondo senza danza" non è visto come una prospettiva da scongiurare ma, al contrario, da assumere con entusiasmo.

Orbene, vedendo una cosa del genere penso a quanto siano vacue e inutili le discussioni tra sostenitori e contestatori della gestione dell'emergenza che, quotidianamente, incorrono su questo social network.
Gli interminabili battibecchi intorno a quello che dice questo o quell'altro virologo, intorno al fatto se in Svezia abbiano fatto la scelta giusta oppure siano morti tutti gli abitanti di quel paese, se la curva giornaliera dei contagi dica x o dica y, sono affabulazioni retoriche che, dietro alle falsissime e ipocrite pretese di oggettività scientifica, nascondono il fatto che tutti - tanto i sostenitori quanto noi contestatori dei governi - decliniamo la lettura dei fatti a partire da una visione generale pregressa e da un sentimento legato al proprio vissuto personale.
Specificamente, al netto delle chiacchiere, c'è chi vedendo questo spot non ha alcuna reazione indignata o che, anzi, ne trova apprezzabile il contenuto.
E poi c'è chi, come me, vede qui esaltati valori criminali e nemici della specie umana e, di conseguenza, è pronto a combattere fino alla propria morte al fine di almeno provare a scongiurare l'incubo distopico che gli apparati di potere stanno materializzando.

Davvero, non c'è proprio niente su cui valga ancora la pena attardarsi in battibecchi polemici: o uno sente, profondamente e intimamente, una certa cosa oppure ne sente un'altra.
Ognuno, dunque, porti avanti la sua scelta di vita senza perdere più tempo in confronti sterili.

Note

[1] : ''UN MONDO SENZA DANZA - UN MONDE SANS DANSE (Agamben Covid Suite)'', Amorevole Compagnia Pneumatica, YouTube, 4 giugno 2020, [ https://www.youtube.com/watch?v=xVCqJSFJSjU ].
[2] : ''Coca-Cola & George the Poet present: Open Like Never Before'', Coca-Cola, YouTube, 31 luglio 2020, [ https://www.youtube.com/watch?v=SukwNeHMMhQ ].
[3] : ''Lo spettacolo deve continuare'', Amazon.it, YouTube, 1° novembre 2020, [ https://www.youtube.com/watch?v=_HN-LxoioH8 ].

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{ prima pubblicazione del post su FB, il 29 novembre 2020 [ 4 ]; su VK : [ 5 ] }.


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C19/N


Corrispondenze Agamben-Leopardi

di Riccardo Paccosi


Oggi, su quodlibet.it, è uscito il nuovo articolo di Giorgio Agamben [1].
Come nel caso dell'apocalittico articolo d'inizio ottobre "Quando la casa brucia", il filosofo pone un problema etico di proporzioni enormi, che si riverbera poi nella politica e nell'analisi del presente. In breve: ha senso opporsi all'Apocalisse? O non occorre, piuttosto, assumere come dato di partenza il suo essersi ormai e quasi del tutto compiuta?
Molti di coloro che si oppongono al totalitarismo nascente, tendono infatti a coltivare speranze di rovesciamento repentino dei rapporti di forza: chi tifando per l'area "anti-global" del capitalismo statunitense incarnata da Trump, chi professando fede in una futura sollevazione popolare di massa.
Questi affidamenti della speranza a un deus ex machina che rovesci il tavolo, appaiono però fragilissimi a fronte di un'analisi dei rapporti di forza reali e, dunque, tradiscono la sempiterna necessità di confortarsi con l'illusione.
Invece, un punto di vista autenticamente volto a far sì che, in futuro, una piccola parte d'umanità elabori rivendicazione autonoma del proprio destino, deve per prima cosa liberarsi da ogni illusione e contemplare ciò che Leopardi chiamava "l'arido vero".
Questo, infatti, è l'unico approccio eticamente rivoluzionario oggi possibile: quello che riesce a tollerare l'angoscia che la nuda verità non può non provocare; quello che rimane saldo dinanzi alla vertigine causata dall'idea che l'umanità, per come la conosciamo, si stia irrimediabilmente estinguendo.
E infatti - chissà se si tratta d'un caso - parimenti leopardiana è la conclusione di Agamben, che colloca la speranza nella possibilità di scorgere una forma di vita umile e più semplice; proprio come il poeta di Recanati scorse il senso della vita - fragile ma tenace - in un fiore sorgente entro uno scenario di natura pietrificata dalla lava...

"Non rimpiangiamo questo mondo che finisce, non abbiamo alcuna nostalgia per l’idea dell’umano e del divino che le onde implacabili del tempo stanno cancellando come un volto di sabbia sul bagnasciuga della storia. Ma con altrettanta decisione rifiutiamo la nuda vita muta e senza volto e la religione della salute che i governi ci propongono. Non aspettiamo né un nuovo dio né un nuovo uomo – cerchiamo piuttosto qui e ora, fra le rovine che ci circondano, un’umile, più semplice forma di vita, che non è un miraggio, perché ne abbiamo memoria e esperienza, anche se, in noi e fuori di noi, avverse potenze la respingono ogni volta nella dimenticanza."

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Note

[1] : ''Sul tempo che viene'', Giorgio Agamben, Quodlibet, 23 novembre 2020, [ https://www.quodlibet.it/giorgio-agamben-sul-tempo-che-viene ].

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{ prima pubblicazione del post su Facebook, il 23 novembre 2020 [ 2 ]; su VK : [ 3 ] }.


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Un mondo senza danza




Poster dell'evento.



Un mondo senza danza

Contro-narrazione della pandemia A BOLOGNA (nonché a Viterbo e Roma)

di Riccardo Paccosi

Noi, gruppo teatrale Amorevole Compagnia Pneumatica residente a Bologna e gruppo musicale AR – Atleanteans Resonances residente in Francia, abbiamo creato questo spettacolo, a distanza, durante i mesi del lockdown.
Abbiamo quindi auto-organizzato un piccolo live tour malgrado le non piccole difficoltà economiche che l’emergenza sta determinando, perché abbiamo qualcosa da dire. E abbiamo altresì la sensazione di essere in pochissimi, in ambito artistico, a dire qualcosa sulla pandemia che diverga dalla narrazione dominante.

Questo lavoro NON parla degli aspetti scientifico-sanitari della pandemia in corso, giacché non siamo virologi.
Parla invece, in forma poetica e musicale, di un problema che in teoria dovrebbe interessare tutti, a prescindere dalle diverse opinioni su come i governi stanno gestendo l’emergenza: ovvero, parla delle conseguenze psico-sociali e antropologico-culturali che potrebbero generarsi a causa del protrarsi indefinito delle misure di distanziamento sociale.
Per parlare di quest’argomento, utilizziamo tre stratagemmi poetici, a cui corrispondono tre autori (Pier Paolo Pasolini, Edgar Allan Poe e Giorgio Agamben), a cui corrispondono a loro volta tre forme del linguaggio, ovvero la poesia la letteratura e la filosofia.
Il tutto accompagnato dall’esecuzione live di musiche originali per arpa e loop station, di genere celtico-contemporaneo.

Chiediamo a tutti gli amici di Bologna, Viterbo e Roma che ne hanno la possibilità di venirci a sentire e, se gli va, di aiutarci a diffondere la voce presso amici o anche condividere questo flyer.
A tutti ricordiamo che, a causa dell’emergenza covid, i posti sono limitati e occorre prenotare a uno dei numeri trascritti sotto.

Interpreti:
Francesca Fuiano, Riccardo Paccosi, Francesca Rossi, Giuliano Gasperini

Musiche originali per arpa e loop station:
Andrea Seki

Appuntamenti:

VENERDI 16 OTTOBRE, ore 21.00
BarriereZero - Aps, Via di Saliceto 9H, BOLOGNA (prenotazioni: 3295413873)

SABATO 17 OTTOBRE, ore 21.00
Il Cosmonauta, Via dei Giardini 11, VITERBO (prenotazioni: 0761220206)

DOMENICA 18 OTTOBRE, ore 21.00
Casa Della Pace Roma, Via Monte Testaccio 22, ROMA (prenotazioni: 3515739595)





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{ prima pubblicazione del post su Facebook, il 12 ottobre 2020 [ 1 ]; su VK : [ 2 ] }.


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Ulteriori informazioni sullo spettacolo : [ 3 ].

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