Notizie, e Commento
Mai come quest'anno, la Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia è stata prostituita all'Élite atlantica [1]:
* la presidente della giuria è l'attrice statunitense Julianne Moore;
* l'evento di apertura è stato il film “White Noise” dello statunitense Noah Baumbach prodotto con capitali britannici e statunitensi;
* passerella e prima fila per Hillary Clinton;
* prima fila per il Ted Sarandos e lo stato maggiore di Netflix ...
A metà della serata di apertura è andato in scena l'evento più spottato dai media: il discorso del burattino degli USA a Kiev, Vladimir Zelenskij ( Владимир Александрович Зеленский ), nel quale ha strumentalizzato i bambini morti nella guerra in corso per chiedere più armi e soldi all'Occidente, e ha definito i soldati russi “subumani in carne ed ossa” [2].
Sui bambini del Donbass massacrati per 8 anni da criminali come Poroshenko e Zelenskij, invece, il silenzio più assoluto.
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Riproduco il commento di Riccardo Paccosi [3][4] a tanto schifo :
L'occupazione militare dell'industria culturale
Le due immagini [soprastanti], provengono dall'inaugurazione avvenuta ieri del Festival di Venezia 2022.
Grazie a queste due foto, possiamo constatare come le èlite del transumanesimo globalista - e intenzionate a spingere il mondo lungo il piano inclinato della guerra mondiale - si siano impadronite dell'industria culturale, conquistandone militarmente ogni anfratto e generando, così, una uniformazione della produzione di arte e cultura all'ideologia dominante, che forse non ha precedenti nella storia.
C'è da domandarsi, infatti, se ai tempi in cui nobiltà e clero erano i committenti unici della produzione artistica, non vi fossero rispetto a oggi più dialettica e istanze di autonomia nella relazione tra arti e potere.
Al di là di questo, dobbiamo anche ammettere che noi oppositori siamo molto indietro sul terreno della contro-narrazione, ovvero della nostra capacità di dispiegare una cultura che esprima autonomia rispetto alla ridondanza e alla ripetizione tautologica del pensiero unico.
Questo ritardo, è dovuto a un fattore soggettivo e a un fattore logistico-economico.
Il fattore soggettivo consta del fatto che la maggioranza degli artisti delle varie discipline risulta essere, semplicemente, inadeguata sul piano umano e personale a esprimere una visione critica e autonoma del mondo. Questo è dovuto sicuramente a cause storiche e strutturali di lungo corso ma il punto, in ogni caso, è che gli artisti non allineati oggi sono numericamente scarsi.
Il fattore economico-logistico, invece, è legato al fatto che l'essere in pochi determina, automaticamente, una quantità di risorse insufficiente per contrastare alla pari la potenza di fuoco dell'industria culturale.
Eppure, malgrado queste difficoltà di immense proporzioni, non possiamo esimerci dall'affrontare questo aspetto perché, senza una cultura alternativa, antagonista e autonoma, non può crescere alcuna opposizione politica allo stato di cose esistente.
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Riccardo Paccosi |
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Note
[1] : ''Zelensky scuote Venezia, l'Ucraina irrompe all'apertura'', Alessandra Magliaro, ANSA, 1° settembre 2022, [ https://www.ansa.it/sito/notizie/cultura/2022/08/31/zelensky-scuote-venezia-lucraina-irrompe-allapertura_7428b178-973f-4569-819b-e555c3a7a549.html ].
[2] : ''The Kremlin List, Zelensky al Festival Cinematografico di Venezia'', HyperBros[punto]com, YouTube, 31 agosto 2022, [ https://www.youtube.com/watch?v=0xE107b66w4 ].
[3] : Riccardo Paccosi, bacheca, Facebook, [ https://www.facebook.com/riccardo.paccosi ];
su Telegram : [ https://t.me/riccardopaccosi ].
[4] : Amorevole Compagnia Pneumatica, sito-web, [ http://www.amorevolecompagniapneumatica.it/ ];
su Facebook : [ https://www.facebook.com/amorevolecompagniapneumatica/ ].
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{ prima pubblicazione del post su FB, il 1° settembre 2022 : [5] }.
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