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C19/N


Notizie, e Commento


Riproduco il commento dell'amico Maurizio De Paola [1] alla pubblicazione di uno studio irlandese che afferma la bassissima probabilità di contrarre il SARS-CoV-2 all'aperto [2]:


Per saperlo hanno bisogno dello "studio"...

Sì, hanno avuto bisogno di uno "studio" pubblicato dall'irlandese Health Protection Surveillance Center (HPSC) per capire e scoprire che se si sta all'aperto, al sole e si respira aria buona non ci si ammala di covid (e di nessun'altra malattia, ma meglio non dirglielo per non togliere a questi "competenti" il piacere della scoperta).

Il più grave peccato della nostra società negli ultimi decenni è aver lasciato le leve del potere e delle decisioni alla categoria degli "scienziati" da laboratorio, gli "specialisti" del microsettore che nella maggior parte dei casi - e chi li ha conosciuti da vicino lo sa bene - sono degli emeriti imbecilli, completamente disconnessi dalla realtà ed incapaci di comprendere anche le cose più elementari che vadano al di là del proprio ristrettissimo ambito specialistico.
Personaggi che vengono rivestiti di un'aurea religiosa di sapienza, ma che spigionano idiozia ad ogni parola e lo si vede benissimo con lo spettacolo offerto dai virologi televisivi in questi mesi.
Ma dato che sono "scienziati" (o vengono presentati come tali, perché la scienza sarebbe altro) non ne comprendiamo l'immensa deficienza culturale, ma pensiamo di essere noi impreparati, che non capiamo e non possiamo capire, e così perdiamo di vista il quadro generale, ovvero di avere a che fare con formichine da laboratorio che non sanno neanche fare 2+2 se non è richiesto dalle loro mansioni. E che devono il loro ruolo proprio al fatto di non porsi tali domande e di dedicare tutte le loro energie al compito che è stato loro assegnato.

Le società occidentali hanno così rinunciato alla filosofia ed alla politica per delegarla a questa categoria di persone che ha bisogno di uno "studio" certificato e durato mesi per stabilire che all'aperto si sta meglio che al chiuso e che l'acqua se viene riscaldata diventa calda.

Cito dall'articolo al paragrafo COSA DICONO GLI ESPERTI
"... Meno ottimista ma oggettiva la collega Orla Hegarty, secondo la quale "all'aperto il rischio di contagio è basso, perché», ha spiegato, "a meno che tu non sia vicino a qualcuno infetto, la maggior parte del virus viene spazzato via dall'aria, come avviene per il fumo della sigaretta..."

Ci voleva uno "studio" per capirlo, almeno per questa gente.
E il peccato di aver affidato loro il potere di dare ordini anziché solo consigli da vagliare attentamente sarà pagato carissimo dalla nostra civiltà.

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Note

[1] : Maurizio De Paola, Facebook, 8 aprile 2021, [ https://www.facebook.com/mauriziodepaolaxxx/posts/10226160125497785 ].
[2] : ''La verità sui contagi all'aperto. Uno studio adesso ribalta tutto'', Alessandro Ferro, il Giornale, 7 aprile 2021, [ https://www.ilgiornale.it/news/cronache/covid-allaperto-non-ci-si-ammala-solo-01-dei-casi-totali-1936830.html ].

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{ prima pubblicazione del post su FB, l'8 aprile 2021 : [ 3 ]; su VK : [ 4 ] }.


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