Testata

RU→UKR/NNN – Nessuno.




Copertina del settimanale Time del 20 novembre 2023 [3].



Archivio

di Marco Poli


Da parecchi mesi, l'Operazione speciale nella Piccola Russia detta ''Ucraina'' procede a bassa intensità operativa e mediatica.
La mitologica ''controffensiva di primavera'' dei kievani – tanto strombazzata dai mass media occidentali, fino all'involontaria parodia – si è spenta del tutto, con l'ennesimo e insensato massacro di giovani mandati allo sbaraglio per soddisfare certe strategie geopolitiche.

Il pupazzo cocainomane di Igor Valer'evich Kolomoiskij ( Игорь Валерьевич Коломойский ) concesso in uso all'amministrazione USA, Vladimir Aleksandrovich Zelenskij ( Владимир Александрович Зеленский ), è passato dalla sovraesposizione quotidiana al quasi oblìo.
Dall'essere accostato a figure storiche come Gesù, Buddha, Socrate, Gandhi, san Francesco, Martin Luther King, Nelson Mandela ... e sponsorizzato per il Premio Nobel per la Pace [1], dall'essere premiato ''Uomo dell'anno'' plurimo [2] e accolto nei consessi delle sovrastrutture amministrative come un ''eroe'', alla marginalizzazione persino infastidita.

E lo sappiamo : questo è sempre un pessimo segnale, per i servi del Potere anglo-americano.

2

Un quadro della situazione che è implicitamente un consiglio di correzione di rotta, è stato dato dal settimanale Time lo scorso 30 ottobre, con una copertina ed un servizio abbastanza facili da intellegere.

La copertina è lapidaria : si vede l'attore da cabaret solo e di spalle, come nel gesto di andarsene, e il titolo ''Nessuno crede nella nostra vittoria come me'' ( '‘Nobody Believes in Our Victory Like I Do.’' ), rimarcato con la ripresa della parola ''Nessuno'' ( ''Nobody.'' ) a caratteri cubitali su sfondo rosso.
Più chiaro di così ...

L'articolo gira lentamente la lama nella ferita :


“Nessuno crede nella nostra vittoria come me”. Nell'impresa di Volodymyr Zelenskyj per mantenere l’Ucraina in guerra

Volodymyr Zelenskyj era in ritardo.

L’invito al suo discorso agli Archivi Nazionali di Washington era stato rivolto a diverse centinaia di ospiti, tra cui i leader del Congresso e alti funzionari dell’amministrazione Biden. Presentato come l’evento principale della sua visita di fine settembre, gli avrebbe dato la possibilità di ispirare il sostegno degli Stati Uniti contro la Russia con il tipo di oratoria che il mondo si aspetta dal presidente ucraino in tempo di guerra. Non è andata come previsto.

Quel pomeriggio, gli incontri di Zelenskyj alla Casa Bianca e al Pentagono lo hanno ritardato di più di un’ora, e quando finalmente è arrivato per iniziare il suo discorso alle 18:41, sembrava distante e agitato. Ha fatto affidamento su sua moglie, la first lady Olena Zelenska, per portare il suo messaggio di resilienza sul palco accanto a lui, mentre il suo discorso sembrava ampolloso, come se volesse farla finita. Ad un certo punto, mentre distribuiva le medaglie dopo il discorso, ha esortato l'organizzatore a sbrigarsi [ ... ].

[3]


E' un pezzo impietoso, che vi consiglio di leggere o rileggere per intero.
E un sinistro segnale.

3

La Piccola Russia che è ancora sotto il controllo dei nazionalisti kievani ha enormi problemi economici che non sono solo legati al mantenimento dello stato di guerra, ma pure al soddisfacimento delle necessità primarie della popolazione civile.

A dicembre, il Congresso degli USA ha bloccato nuovi fondi contro il parere dell'anziano demente che siede nella poltrona del Presidente, il noto russofobico ed orpello di tempi passati Joe Biden, il quale delira dell'invasione prossima ventura se l'Armata non verrà fermata nella terra degli avi [4], e a gennaio i soldi sono finiti [5].

A giugno, la Commissione Europea ha proposto di istituire un finanziamento fino a 50 miliardi € per ''sostenere la ripresa, ricostruzione e modernizzazione dell'Ucraina'' [6];
ad ottobre, il Parlamento Europeo si è espresso a favore [7] ma il parere contrario dell'Ungheria aveva sospeso l'esecuzione del dispositivo;
poi, abbiamo assistito all'avvertimento recapitato a Orbán attraverso il Caso Salis [8] – solo una coincidenza ? – e all'inizio del mese corrente i capi di Stato dell'UE hanno trovato l'accordo, quindi il Consiglio ha dato via libera [9].

Ma il sostegno economico di Bruxelles non basterà.

Secondo il think tank ( o ''istituto di ricerca'' ) Kiel Institute for the World Economy, la giunta kievana necessita di 10 miliardi $ al mese per mandare avanti la guerra, e di 75 miliardi $ all'anno ( dato del 2022 ) per tenere in piedi lo Stato, il pagamento di stipendi e pensioni, e i servizi pubblici [10].
Sarà ovviamente difficile se non impossibile ottenere di più da un'Europa Occidentale sì vetusta e manipolata mentalmente e per lungo tempo dal mainstream, ma che sta vivendo sulla propria pelle l'inflazione dopata dalle sanzioni a boomerang contro la Federazione Russa, con decine di milioni di famiglie europee che faticano a sbarcare il lunario.
Molteplici reticenze a livello governativo sono state registrate dagli organi di stampa nei mesi scorsi.

Per contro, l'ingresso dello Stato kievano nell'UE ( sospinto dalla maledetta Ursula von Der Leyen e piccoli burocrati al seguito ) sarebbe un gesto ideologico e suicida : già prima del febbraio 2022, la cosiddetta ''Ucraina'' era un Paese vasto ( il secondo più grande in Europa, dopo la Russia europea e prima della Francia metropolitana ), spopolato ( ha perso circa metà della popolazione dall'indipendenza del 1992, che è emigrata all'estero ), ed arretrato nelle strutture che sarebbero in larga misura da rinnovare. E annoto al volo la condizione penosa dei diritti civili e delle libertà democratiche, depauperate progressivamente dal golpe neonazista di Piazza Maidan ( 2014 ) a oggi.

In altre parole : un buco nero economico che, nel caso sciagurato in cui si avverasse, paleserebbe la volontà dei Padroni di seppellire definitivamente un pezzo di continente dalla Storia profonda e gloriosa, ma oggi completamente costruito, vetusto, e in conclamato declino materiale e spirituale.

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Note

[1] : ''Archivio'', Marco Poli, VK, 8 ottobre 2022, [ https://vk.com/wall170191717_2607 ].
[2] : ''Notizie'', Marco Poli, VK, 7 dicembre 2022, [ https://vk.com/wall170191717_2919 ].
[3] : trad. da ''‘Nobody Believes in Our Victory Like I Do.’ Inside Volodymyr Zelensky’s Struggle to Keep Ukraine in the Fight'', Simon Shuster, Time, 30 ottobre 2023, [ https://time.com/6329188/ukraine-volodymyr-zelensky-interview/ ].
[4] : ''Ucraina, il Congresso Usa blocca i fondi. Biden avverte: Putin non si fermerà lì'', AGI, 6 dicembre 2023, [ https://www.agi.it/estero/news/2023-12-06/ucraina-biden-chiede-a-congresso-approvare-aiuti-24325846/ ].
[5] : ''Casa Bianca: 'Fondi finiti, stop agli aiuti all'Ucraina''', ANSA, Alberto Zanconato, 11 gennaio 2024, [ https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2024/01/11/casa-bianca-fondi-finiti-stop-ad-aiuti-allucraina_b2578d93-423a-4bd5-a41a-d0add8818783.html ].
[6] : ''Ucraina: la Commissione propone di istituire uno strumento specifico per sostenere la ripresa, ricostruzione e modernizzazione dell'Ucraina'', comunicato stampa, Commissione Europea, 20 giugno 2023, [ https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/it/ip_23_3355 ].
[7] : ''Ucraina: soluzione a lungo termine per il finanziamento della ricostruzione'', comunicato stampa, Parlamento Europeo, 17 ottobre 2023, [ https://www.europarl.europa.eu/news/it/press-room/20231013IPR07125/ucraina-soluzione-a-lungo-termine-per-il-finanziamento-della-ricostruzione ].
[8] : centrosocialara anarchica e pluripregiudicata di Milano, che secondo gli inquirenti magiari si è macchiata di aggressioni politiche contro militanti di estrema destra a Budapest, ed è detenuta da circa un anno nell'attesa del processo; il caso mediatico è scoppiato in Italia a dicembre.
[9] : ''Ue, accordo al Consiglio europeo sul fondo da 50 miliardi di euro per l'Ucraina'', Vincenzo Genovese, Euronews, 1° febbraio 2024, [ https://it.euronews.com/my-europe/2024/02/01/ue-accordo-sul-fondo-da-50-miliardi-per-lucraina ].
[10] : ''«Potremo resistere», il sollievo di Kiev. Ma senza gli Usa saranno sempre guai'', Sabato Angieri, il Manifesto, 2 febbraio 2024, [ https://ilmanifesto.it/potremo-resistere-il-sollievo-di-kiev-ma-senza-gli-usa-saranno-sempre-guai ];
vedi : ''Ukraine Support Tracker'', Kiel Institute for the World Economy, [ https://www.ifw-kiel.de/topics/war-against-ukraine/ukraine-support-tracker/ ].

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{ prima pubblicazione del post su VK, il 10 febbraio 2024 [11]; su FB : [12] }.

[ ... ]

2 commenti:

  1. Un paradosso su cui pochi puntano il dito è che l'Ucraina non ha solo bisogno di denaro (che chissà poi dove finisce visto che le notizie di soldati al fronte non pagati si moltiplicano) ma anche di soldati e di munizioni/armamenti che l'occidente non riesce a produrre abbastanza rapidamente.

    Quindi non importa quanti miliardi si danno a Kiev se non ci sono soldati e armi da comprare con quei soldi...

    Come lo spieghi questo paradosso?

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    1. Non è un paradosso, semplicemente la guerra nella Piccola Russia è uno strumento per eseguire obiettivi strategici di tipo economico e finanziario.
      Anche una guerra di cartapesta va bene, tanto le masse non capiscono la differenza.

      Ho conosciuto una donna ucraina che ha un fratello ferito seriamente al fronte, ed è da circa un anno in ospedale.
      Il sistema sanitario kievano non ha gli strumenti per eseguire la delicata operazione della rimozione delle schegge ( che gli si sono conficcate nella spina dorsale, se non ricordo male ), e da mesi e mesi lui attende il trasferimento in un ospedale tedesco.
      Ma c'era sempre un rinvio, perché la corruzione in quello Stato è tanta e i burocrsti rubano tanto, così non rimangono più nemmeno i soldi per curare i feriti.
      Nel frattempo, morfina.

      = Non ci dobbiamo meravigliare, se l'umore della gente è basso, e cresce la diffidenza verso la cricca installata dagli USA a Kiev.

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