Testata

Ordo ab Chao




In alto, dettaglio del simbolo del 33° grado della massoneria di rito scozzese che reca il motto ''Ordo ab Chao'';
in basso, uno schema della Finestra di Overton distribuito nella rete informatica estesa
[0].



Appunti


Riproduco un paio di appunti pubblicati da Fabio Sipolino sulla sua bacheca, sulla Finestra di Overton come strumento di Ordine dal Chaos ( ''Ordo ab Chao'' ).

1

Primo testo :


Problema-Reazione-Soluzione

“Problema-Reazione-Soluzione” è la più efficace tra tutte le tecniche di manipolazione degli Illuminati, specialmente per la centralizzazione del potere. Il motto del 33° grado del Rito Scozzese della Massoneria è “Ordo Ab Chao”, ovvero “Ordine dal Caos“, che racchiude la tecnica Problema-Reazione-Soluzione (P-R-S). Comprenderne il funzionamento significa diventare immediatamente più svegli riguardo agli avvenimenti quotidiani e ai loro veri antefatti. Gli Illuminati si servono del P-R-S nel momento in cui sanno che i cambiamenti che vogliono operare nella società susciterebbero opposizione da parte dell’opinione pubblica.

Funziona così: innanzitutto, in maniera occulta essi creano un problema incolpandone qualcun altro; quindi, attraverso un canale mediatico consenziente, comunicano alla popolazione una falsa versione del problema che è stato creato, presentandolo nel modo in cui vogliono che venga creduto; così facendo, provocano volutamente una pubblica reazione di paura o indignazione, in modo tale che la gente esiga che si “faccia qualcosa”; questo permette a coloro che hanno segretamente architettato il “problema” di offrire apertamente la soluzione – quei cambiamenti nella società che loro stessi hanno voluto per tutto il tempo.

Questa tecnica funziona talmente bene che le persone che prima del “problema” si sarebbero opposte a quei cambiamenti, a quel punto li accetteranno senza protestare, o addirittura li promuoveranno come una “soluzione” al “problema”. Notate, quanto spesso, in situazioni del genere, sentiamo dire alla gente: “Non vogliamo la restrizione delle libertà, ma dopo tutto quello che è accaduto non abbiamo scelta”. P-R-S.

Quella che ho appena descritto è la vera ragione che si cela dietro ai terribili avvenimenti dell’11 settembre 2001, quando gli Illuminati hanno creato il problema degli attacchi incolpando Osama Bin Laden, un uomo della CIA che invece non è stato assolutamente l’artefice. Hanno raccontato al pubblico una menzogna dopo l’altra di ciò che è successo, su chi è stato e perchè, e la gente ha reagito con paura e totale indignazione.

Questo ha permesso loro di introdurre delle leggi, come il Patriot Act (Atto Patriottico) degli Stati Uniti, per distruggere i diritti e le libertà fondamentali dell’essere umano e scatenare una finta “lotta al terrorismo”. Questa non è nient’altro che una guerra di conquista e acquisizione progettata per esplodere in un problema ancora più grande che, si dirà, soltanto un governo e un esercito mondiale avrebbero il potere di risolvere.

Il motivo per cui, dopo l’11 settembre, le leggi che distruggono le libertà basilari sono passate così facilmente, va ricercato nella percezione delle persone, le quali sono state manipolate a credere di doversi proteggere dai “terroristi”, quando invece i terroristi sono proprio gli stessi leader che, insieme ai loro “padroni”, hanno proposto quelle leggi.

E’ così che funziona il P-R-S, e il “problema” può essere qualunque cosa, da una guerra a un “attacco terroristico”, dalla caduta di un governo o del mercato azionario a uno “scandalo” politico – qualsiasi cosa conduca alla “soluzione” desiderata. Esiste poi un’altra versione che io definisco Nessun Problema-Reazione-Soluzione, la cui messa in scena più famosa ha a che vedere con le presunte armi di distruzione di massa dell’Iraq che, come si scoprì, furono invece frutto di un’invenzione bella e buona.

Per travolgere un intero Paese non avete nemmeno bisogno di un vero problema; vi basta crearne la percezione. Il P-R-S viene quotidianamente messo in pratica nel Medio Oriente. Nel settembre del 2005 due soldati inglesi delle SAS (Special Air Service, le forze speciali della Regina Elisabetta), vestiti da arabi e con una parrucca in testa, vennero arrestati dalla polizia irachena perchè non si erano fermati a un posto di blocco di Basra. Prima di essere catturati i due uomini aprirono il fuoco, uccidendo un poliziotto iracheno e ferendone un altro. All’interno della loro autocivetta questi soldati inglesi (che agivano per conto dell’élite), travestiti da arabi, avevano armi, espolsivi e un detonatore telecomandato. Il veicolo in realtà era un’autobomba pronta a esplodere. Chiaramente l’intenzione era quella di inscenare un “attacco terroristico” e di attribuirne la responsabilità a presunti “rivoltosi”. Le autorità britanniche erano così ansiose di far evadere i loro uomini prima che la verità potesse venire completamente a galla, che utilizzarono dei carri armati per assaltare la stazione di polizia irachena dove i due venivano custoditi. Riuscirono a “liberare” i due agenti provocatori e portarono via il loro veicolo. Fiuuu, per un pelo.

Il P-R-S sarebbe impossibile da attuare se avessimo dei mezzi di comunicazione che in qualche modo fossero legati alla parola “giornalismo”. Una volta che la finta storia è stata divulgata, i veri giornalisti dovrebbero metterla in discussione, condurre indagini e alla fine scoprire che invariabilmente si tratta di un’assurdità. Dovrebbero poi riferire alla gente quanto hanno scoperto, e la “reazione” pubblica sarebbe molto diversa di quella desiderata dai manipolatori.

Invece, in tutto il mondo i mezzi di comunicazione convenzionali sono così incredibilmente patetici che il P-R-S quasi sempre funziona perfettamente. Ma quel che è peggio riguardo a questi media arroganti, vigliacchi e menzogneri, non è soltanto il fatto che si rifiutano di indagare in quelle storielle inventate – ma che condannano coloro che invece lo fanno.

Ogni giorno, in tutto il mondo, vediamo il P-R-S messo in atto dai media, e l’antidoto più efficace sta nel porsi questa domanda: “Se io credo a questa versione dei fatti, o se accetto le soluzioni e i cambiamenti che mi vengono proposti, chi ne trae vantaggio?”. Come per tutte le situazioni in cui ci si serve del Problema-Reazione-Soluzione, la risposta sarà: “Chiunque voglia centralizzare il potere e sopprimere le nostre libertà”.

[1]


2

Secondo testo :


La finestra di Overton: come rendere accettabile l'inaccettabile

La finestra di Overton (in lingua originale “The Overton Window”) è uno schema di comunicazione, di persuasione e di manipolazione delle masse, creato e ideato dall’attivista e sociologo statunitense Joseph P. Overton. In altre parole, attraverso questo schema è possibile attuare un’abile e quanto mai sottile forma di persuasione occulta, una sorta di ingegneria civile, messa in atto dalle menti del pensiero sociale e pubblicista, per far sì che l’atteggiamento dell’opinione pubblica rispetto a una certa idea si sposti in una determinata direzione. Attraverso la finestra di Overton, quindi, possiamo “vedere” con i nostri occhi come avviene la persuasione politica, sociale ed economica nella nostra società contemporanea, e dei meccanismi che possono essere utilizzati per tali scopi. Sulla base di questo schema, infatti, si possono costruire (e sono state costruite) campagne a favore di alcune idee non ancora accettate dalla società.

Tramite una progressione geometrica che coinvolge tv, giornali, internet, canali social, istituzioni e politica, l’inaccettabile diventa accettabile, e addirittura conforme e legalizzato. Quindi, un’idea del tutto inaccettabile qualche anno prima, diventa, dopo i vari passaggi proposti dallo schema, un’idea del tutto accettata e radicata all’interno della società. Tanto da diventare Legge. Senza forzature, senza violenza fisica. La violenza, semmai, è subdola, riguarda la mente e le coscienze dell’umanità. Tutto questo trasbordo ideologico inavvertito può essere attuato perché viviamo in una società che crede ciecamente a tutto ciò che proviene dai media, una società “pronta”, imbevuta di relativismo etico e che è ormai priva di valori non negoziabili.

Secondo Overton, qualsiasi idea, anche la più incredibile, per potersi sviluppare e instaurare nella società, possiede una sua finestra di opportunità. Il semplice apparire di questa idea, sempre attraverso la finestra di Overton, permette il passaggio dallo stadio di “impensabile” a quello radicale, di un pubblico dibattito, prima dalla sua adozione da parte della coscienza di massa e il suo successivo inserimento nella legge. Ovviamente il tutto diventa fattibile attraverso le tecniche più sottili di manipolazione, efficaci e coerenti, si tratta di portare il dibattito dell’idea stessa fino al cuore della società, per fare sì che il cittadino comune si appropri di una certa idea e la faccia sua.

Spesso possiamo assistere a delle vere e proprie azioni teatrali, dove è sufficiente che un personaggio pubblico, un personaggio famoso o un politico promuova un’idea in modo caricaturale ed estremo, e aspettare che il resto della classe sociale e politica smentisca con grande foga. Ma ecco, l’idea è nata, e secondo lo schema di Overton, una finestra è già pronta e la danza dei furbetti può cominciare. Le idee, sempre secondo lo schema, attraversano le seguenti fasi: impensabili (inaccettabile, vietato) -> radicali (vietato ma con delle eccezioni) -> accettabili -> sensate (razionali) -> diffuse (socialmente accettabili) -> legalizzate (consacrazione nella politica statale).

Dovete sapere che Joseph P. Overton era l’ex vice-presidente del centro d’analisi americano Mackinac Center for Public Policy, un istituto che oggi possiamo definire come “think tank”, ovvero, secondo Wikipedia: “..una società o un gruppo, tendenzialmente indipendente dalle forze politiche (anche se non mancano think tank governativi), che si occupa di analisi delle politiche pubbliche e quindi nei settori che vanno dalla politica sociale (social policy) alla strategia politica, dall’economia alla scienza e la tecnologia, dalle politiche industriali o commerciali alle consulenze militari.”. Sempre secondo Wikipedia: “Overton morì il 30 giugno 2003 all’aeroporto di Caro a seguito delle ferite riportate in un incidente aereo occorso durante il suo primo volo con un mono-posto ultra-leggero, assistito dall’istruttore di volo a terra. Le cause dell’incidente non furono immediatamente chiare.” Piccola partentesi per dare un accenno di identità al nome di Overton.

Temi come matrimoni tra le persone dello stesso sesso, oppure l’eutanasia, hanno semplicemente percorso l’intero processo “tecnologico” di trasformazione da “inaccettabili” per la società fino alla “legalizzazione”. Attenzione, non sto dicendo che io sia favorevole all’una o contrario all’altra teoria, vi sto semplicemente mostrando come la finestra di Overton sia realtà, è tangibile, sotto i vostri occhi. In passato, lo stesso schema è stato adottato per l’aborto, per l’omosessualità, la politica, le guerre. Ripeto, nulla di favorevole o contrario, io osservo e basta. E in futuro? Ovviamente l’esempio potrebbe essere differente e riguardare altri argomenti come il lavoro gratuito, il divieto di manifestare, trattamenti sanitari obbligatori, l’abolizione dei sindacati e del concetto di tutela sociale, l’accettazione acritica del proprio status sociale subordinato, la psicopolizia, la pedofilia, il razzismo, il fascismo, la tortura, fino all’accettazione di un sistema dittatoriale!

Il regista russo Nikita Mihalkov nel suo videoblog Besogon.TV propone in maniera provocatoria (ma non troppo!) lo schema di questo processo sull’esempio di un fenomeno finora impensabile e inaccettabile nella società: il cannibalismo. Del resto uno dei trucchi previsti consiste nel cambiare nome a quel concetto, per farlo apparire da subito “più bello”. Lo scopo è di staccare nella coscienza collettiva la forma della parola dal suo contenuto. Molte guerre sono diventate missioni di pace e i cannibali un giorno verranno chiamati, ad esempio, “antropofili”, “amanti del genere umano”. Spunterà un nuovo slogan: “Non si deve vietare l’antropofilia!”. Si approva la legge, l’argomento arriva nelle scuole e negli asili nido e una nuova generazione già sa che non la si può pensare diversamente.

Funziona così, ognuno è libero di associarsi o dissociarsi dall’idea, ma quell’idea, sia ben chiaro, non arriva dal nulla, ma fa parte di un progetto ampio, studiato a tavolino. Lo dico perché la maggioranza dei nostri contemporanei pensa che i cambiamenti sociali in atto siano la naturale e ineluttabile conseguenza del “progresso” che, come ripetono alla lettera, non si può fermare. Ormai le “finestre” aperte sul concetto gender, sul microchip sottocutaneo, il ritiro del contante, gli uteri in affitto, i vaccini obbligatori, la manipolazione atmosferica, lasciano già presagire quale sarà il fine ultimo. E tante altre “idee” sono ancora in una fase intermedia, ma un giorno si ritroveranno ad essere “legalizzate”.

Un metodo, questo di Overton, che si allinea con il “principio della rana bollita” citato da Noam Chomsky, uno dei grandi intellettuali della nostra epoca. Un principio, quello della rana bollita, utile per farci capire cosa c’è nel mare della manipolazione mentale in atto: la “strategia della gradualità”. Per far accettare una misura inaccettabile, infatti, oltre a seguire lo schema di Overton, bisogna fare in modo di applicarla gradualmente, col contagocce, per anni consecutivi.

“Il sogno di essere padroni assoluti delle nostre esistenze ha avuto fine quando
abbiamo cominciato ad aprire gli occhi e a renderci conto che siamo tutti divenuti ingranaggi
della macchina burocratica, e che i nostri pensieri, i nostri sentimenti e i nostri gusti
sono manipolati dai governi, dall’industria
e dai mezzi di comunicazione di massa controllati dagli uni e dall’altra.“
(Erich Fromm – “Avere o Essere?“)

Oppure pensate sul serio che l’attuale crisi economica in atto sia frutto del “caso” o di uno “sbaglio” di valutazione? È in questo modo che condizioni socioeconomiche radicalmente nuove (neoliberismo) sono state imposte durante gli ultimi anni. Stato minimo, privatizzazioni, precarietà, flessibilità, disoccupazione di massa, salari che non garantiscono più redditi dignitosi e via dicendo.. tanti cambiamenti che se fossero stati applicati in una sola volta, avrebbero provocato una rivoluzione, e invece, gradualmente, sono stati accettati dalla società. “È la crisi..” mi sento rispondere quotidianamente. Del resto lo dice anche la Televisione, quindi sarà sicuramente vero.

[2]


=

Note

[0] : in alto, dettaglio del simbolo del 33° grado della massoneria di rito scozzese che reca il motto ''Ordo ab Chao'';
vedi : ''Rito Scozzese Antico ed Accettato - Rituale per i Lavori all'aperto'', Priorato di Sion, [ https://www.prioratodision.net/dizionario/r06.htm ];
in basso, uno schema della Finestra di Overton distribuito nella rete informatica estesa : ''File:Overton Window.svg'', Scott5114, Wikipedia, pubblico dominio, [ https://it.wikipedia.org/wiki/File:Overton_Window.svg ];
vedi : ''Finestra di Overton'', AA. VV., Wikipedia, [ https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Finestra_di_Overton&oldid=136638320 ];
vedi anche : ''La Finestra di Overton'', MAESTRO DI DIETROLOGIA, Blogger, 30 aprile 2017, [ https://maestrodidietrologia.blogspot.com/2017/04/la-finestra-di-overton.html ].
[1] : ''Problema-Reazione-Soluzione'', Freeonda Revolution ( tratto da ''Cospirazione globale'' ), 6 novembre 2010, [ https://freeondarevolution.wordpress.com/2010/11/06/problema-reazione-soluzione/ ].
[2] : ''La Finestra Di Overton: Come Rendere Accettabile L’Inaccettabile'', Ivan Petruzzi, Tragicomico[punto]it, 20 dicembre 2017, CC BY-NC 3.0 IT Deed, [ https://www.tragicomico.it/la-finestra-di-overton/ ].

===



---

{ prima pubblicazione del post su VK, il 29 febbraio 2024 [3]; su FB : [4] }.

[ ... ]

Nessun commento:

Posta un commento