Commento
di Marco Poli
Riproduco il pensiero dell'amico Riccardo Paccosi [ 1 ][ 2 ] sulla polarizzazione estrema del dibattito sociale e politico in corso, di una usuale faziosità semplificatrice e ''a menu''.
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SE LA SCELTA OBBLIGATA E' TRA POST-UMANO E PRE-MODERNO, MI RITIRO.
In questi giorni, ho espresso critiche dure al movimento BlackLivesMatter con motivazioni che non sto qui a riassumere.
Oggi, ho per caso letto di un prete, della Chiesa ortodossa russa in America, che intende negare la Comunione a chi fa parte di quel movimento in quanto satanico, "predicante aborto e omosessualità" nonché "fondato da lesbiche".
Questo tipo di polarizzazione la chiamo scherzosamente, come altri, tra sinistrati e destroterminali, ma penso ormai ci sia rimasto poco su cui scherzare.
Non è possibile, oggi, rivolgere al movimento LGBT le numerose e dure critiche che gli spettano, senza ritrovarsi in compagnia di coloro che considerano l'omosessualità in quanto tale una sorta di depravazione.
Non è possibile, oggi, esprimere critiche a Papa Francesco senza ritrovarsi in compagnia di catto-integralisti che considerano il Medioevo lo splendore supremo della civiltà.
Non è possibile, oggi, criticare la deresponsabilizzazione individualista e consumista del nostro tempo, senza ritrovarsi in compagnia di chi vorrebbe tornare alle bacchettate sulle mani nelle scuole.
Insomma, si profila un'alternativa tra POST-UMANO e PRE-MODERNO che, per quanto mi riguarda, è assolutamente irricevibile.
Eppure, non sarebbe difficile pensare a un'interpretazione critica del mondo che assuma la modernità come storicamente compresa. Non sarebbe difficile, altresì, capire che il fatto di avversare i frutti bacati, la sottesa valenza nichilista dell'Illuminismo, non deve implicare per forza il diventare nostalgici dell'ancien régime.
Se invece questa è la scelta che il dibattito pubblico impone, beh, allora mi rifiuto di scegliere e abbandono la partita.
Destra e sinistra avvolgono in modo onnipervasivo l'immaginario e il linguaggio, col risultato di annichilire l'autonomia di pensiero d'ogni individuo e di cancellare la democrazia come categoria cognitiva prima ancora che come sistema istituzionale.
Chi, come me, per questo e altri motivi odia in pari misura destra e sinistra, non ha spazio; non nell'era più ideologizzata della storia.
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Riccardo Paccosi |
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{ prima pubblicazione del post su Facebook, il 23 giugno 2020 [ 3 ]; su VK : [ 4 ] }.
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