NON UN UOMO, NON UN SOLDO ALLA NARRAZIONE BIO-SECURITARIA di Riccardo Paccosi Leggiamo qui sotto [1]: "Come sarà la nuova normalità dopo il COVID-19? Il 76% degli investitori italiani ritiene che la vita non sarà più la stessa e rivede le proprie priorità." Bene, il mondo di oggi si divide - o non potrà fare altro che divedersi - fra chi è compiaciutamente d'accordo con questo enunciato e chi pretende invece il rispetto dei patti iniziali: le emergenze, in quanto tali, sono da considerarsi come una condizione transitoria. Se oggi si sta invece passando alla teorizzazione dello stato d'eccezione permanente, questo è dovuto solo ed esclusivamente a una scelta politica. Suddetta scelta politica, ebbene, va avversata in primo luogo rifiutando tutti gli aspetti della narrazione sulla bio-sicurezza: a) vanno rifiutate, in primo luogo, le tematiche para-pseudo-ecologiste sul lockdown come società più pulita e sostenibile (in realtà, si prospetta come una società dell'imbozzolamento telematico di ciascuno, implicante ancora più separazione dell'ambiente naturale); b) vanno rigettate le teorie negazioniste della politica, secondo cui l'emergenza pandemica è un Cigno Nero che avrebbe azzerato le differenze di classe e che ci farebbe stare - poveri e ricchi, popoli ed èlite - sulla stessa barca (i pronunciamenti a favore del lockdown permanente sono iniziati, ai primi di marzo, da parte di uomini del potere politico ed economico e, da allora, trovano ogni giorno crescente conferma; una situazione che nega palesemente un trovarsi "nella stessa barca"); c) vanno rifiutate le suggestioni apocalittico-messianiche sulla Natura che, col dilagare del virus, ci avrebbe "avvertiti" sul nostro stile di vita non sostenibile (tra qualche settimana, saranno rese pubbliche le accuse americane alla Cina d'aver creato il virus artificialmente, altro che Natura); d) vanno rifiutate le letture ascetico-securitarie sul lockdown come presunta occasione di pensare all'essenziale e rifuggire il consumismo (con ogni attività telematizzata, la dimensione consumistica dell'esistenza è inevitabilmente destinata ad aumentare); e) va rifiutata la narrazione conferente alla pandemia un'aura mitica e di rilevanza storica, come quella di essere una delle vicende storiche più importanti della storia contemporanea (la pandemia va vista invece come qualcosa di schifoso, sordido, regressivo, deprimente, ripugnante che non merita alcun epos e alcuna glorificazione). In altre parole, chi è contrario al lockdown permanente, deve essere pronto a contrastare ogni discorso, ogni interpretazione, ogni categoria, ogni ricostruzione della narrazione bio-securitaria. = Note [1] : ''Tracciare una nuova rotta'', UBS – Wealth Management Italia, [ https://www.ubs.com/it/it/wealth-management/our-approach/investor-watch/2020/setting-a-new-course.html ]. |
Riccardo Paccosi |
--- { prima pubblicazione del post su Facebook, il 28 luglio 2020 : [ 2 ]; su VK : [ 3 ] }. |
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Riproduco il post dell'amico Riccardo Paccosi [ 4 , 5 ] sulla lotta alla narrazione bio-securitaria in auge.
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