Testata

C19/N


Commento

di Marco Poli


Il prof. Matteo Bassetti [1] – direttore della Clinica di malattie infettive e tropicali all'Ospedale San Martino di Genova [2] – non è il mio Divo, in genere non ho statuine di sanitari sul mio altarino personale, però gli accredito di avere lasciato ai media, più volte durante il fenomeno bio-mediatico in corso, diversi commenti di concreto buon senso e ottimismo.
A proposito di scuola, mezzi pubblici e trasmissione massiva del virus, ha recentemente scritto sulla propria bacheca faccialibresca [3]:

''Sono sempre stato dell'idea che le scuole non andavano chiuse, basta vedere il resto d'Europa dove nessuno le ha chiuse.
O pensiamo di essere i più furbi, o dovremmo guardare a chi fa meglio di noi. Sarebbe bene imparare da Germania, Svizzera, Austria, Francia, Spagna, UK, ecc.
Io credo si debba tornare a scuola con tutte le misure di sicurezza. Nelle scuole secondarie i ragazzi sanno che indossare la mascherina è fondamentale. Servirebbe invece ragionare sui trasporti pubblici locali, magari ipotizzando che nella fascia oraria 6-8.30, in cui si spostano i liceali, gli anziani dovrebbero rimanere a casa o usare altri mezzi di trasporto.
Ma questo fa parte dell'organizzazione della società in tempo di emergenza.
Cosa fatta in altri Paesi, ma da noi no.''

2

Per l'ennesima volta, ha messo il dito in una delle non poche piaghe italiche.
Al netto delle critiche al test del tampone che dovranno essere verificate in opportuna sede [4], guardando la città in cui vivo ( Bologna ) segno che a settembre, dopo mesi nei quali la capienza dei mezzi pubblici era stata tenuta al di sotto del 50%, l'azienda regionale dei trasporti ( TPER ) di concerto con i burocrati politicanti ha ripristinato la piena capienza.
Trasformando i bus e altri mezzi in scatolette di sardine, fitte di passeggeri muniti di mascherina che, evidentemente, ha un'efficacia decisamente limitata sulla trasmissione di un virus nanometrico.

Si poteva scalettare l'ingresso scolastico degli studenti, ad esempio, per evitare gli ''assembramenti'' sui mezzi pubblici. Oltre alle raccomandazioni auspicate da Bassetti.

Non è stato fatto.

3

Il più diffuso quotidiano locale, il Resto del Carlino, nel fascicolo locale ha più volte pubblicato le foto degli ''assembramenti'' di cittadini mascherinati ( idem ) occorsi nella cosiddetta ''T'' del centro storico – cioè le vie Rizzoli, Ugo Bassi, e dell'Indipendenza – durante i sabati, le domeniche, e i festivi in genere, nei quali tali strade sono state pedonalizzate così come accade da parecchi anni, con un provvedimento dello stesso Comune.

SE l'evitare gli ''assembramenti'' fosse stato un vero obiettivo dei burocrati politicanti, la pedonalizzazione della ''T'' doveva essere sospesa fino alla fine dell'allarme bio-mediatico.

Non è stato fatto.

...

Eccetera.

4

Questi, sono solo due esempi del comportamento amministrativo pubblico ch'è stato insistentemente contraddittorio finanche prima del 31 gennaio scorso, e ha danneggiato pesantemente la vita economica e sociale nelle città.

Con un'azione vigliacca di forza verso i soggetti più deboli, la Colpa dell'incremento del numero di positivi è stata attribuita continuamente alle categorie dei ''giovani irresponsabili'' e dei contestatari la narrazione ufficiale – i cosiddetti ''negazionisti'', parola usata impropriamente dalle CAPRE – per situazioni sporadiche e legittime ( e qui, intendo le manifestazioni di piazza cui io stesso ho partecipato, un mese fa ).

Da parte degli scribacchini locali impropriamente detti ''giornalisti'', non c'è stata una critica frontale e schietta delle situazioni massive che sistematicamente sono state PREDISPOSTE dalle stesse ''autorità'', quasi che i burocrati volessero incrementare positivi e ricoverati in terapia intensiva fin sopra la nota soglia critica del 30% di posti letto occupati.

E' fin da prima della sospensione della democrazia così come l'abbiamo conosciuta dal Dopoguerra al 31 gennaio 2020, che ho ed abbiamo registrato un filare di errori criminosi commessi da una categoria cui non si può attribuire l'aggettivo ''cialtrona'', siccome chi agisce a caso, nel 50% dei casi fa involontariamente la cosa giusta.

Anche uno dei principali quotidiani del Regime ha recentemente preso atto che il ''modello italiano che tutto il mondo c'invidia e ci copia'' ha, in Realtà, fatto cagare [5]:

''Decessi, debito, deficit e Pil: perché l’Italia ha sbagliato strategie per frenare la pandemia. Gli errori

Decessi, debito, deficit e Pil: tutti gli errori dell’Italia, che non ha saputo trasformare la sfortuna di essere incappata per prima nel coronavirus in un’opportunità per preparare le difese in vista della seconda ondata''.

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Note

[1] : Matteo Bassetti, Curriculum vitae, { PDF }, [ https://formazione.siaarti.it/uploads/siaarti/event_responsible/432/20e026918aab4aea14de682c5ba16a6859b167e5.pdf ].
[2] : Ospedale Policlinico San Martino, clinica di malattie infettive e tropicali, [ https://www.ospedalesanmartino.it/ospedale/dipartimenti/medicina-specialistica/item/325-clinica-malattie-infettive.html ].
[3] : Prof. Matteo Bassetti- Infettivologo, Facebook, 26 novembre 2020, [ https://www.facebook.com/Prof.MatteoBassetti/posts/4163806863635146 ].
[4] : ''Notizie'', Marco Poli, Facebook, 28 novembre 2020, [ https://www.facebook.com/Bufalo/posts/10223225059071296 ].
[5] : ''Decessi, debito, deficit e Pil: perché l’Italia ha sbagliato strategie per frenare la pandemia. Gli errori'', Alberto Brambilla, Corriere della Sera, 26 novembre 2020, [ https://www.corriere.it/economia/tasse/20_novembre_26/decessi-debito-deficit-pil-l-italia-ha-sbagliato-strategie-b878fb84-302c-11eb-a612-c98d07fbf341_preview.shtml ].

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{ prima pubblicazione del post su FB, il 28 novembre 2020 [ 6 ]; su VK : [ 7 ] }.


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