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E per i feticisti delle donne ( molto ) alte c'è un blog dedicato all'argomento : “The Tall women blog” [ 1 ].
( scrivo “feticisti” e non semplicemente “ammiratori”, perché adoratori di un dettaglio - metrico - della fisionomia femminile ).
L'ho trovato cercando foto di Tatiana Kosheleva [ 2 ] schiacciatrice e opposto russa della squadra di volley della Dinamo Mosca, 1,91 m di prorompente sensualità slava cui il blogger ha dedicato due post [ 3 , 4 ].
Il blog è un Blogger ( blogspot ) strutturato come un sito, con strumenti di conversione delle misure ( altezza e scarpe ), una pagina dedicata alle richieste degli utenti e un forum ( gruppo Google ).
La ragazza più postata ?
La tennista russa Maria Sharapova [ 5 , 6 ] già numero 1 del mondo : 1,88 m e 132 post nel momento in cui scrivo [ 7 ].
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Il Borzum ha scritto un post sugli alimenti che rafforzano lo sperma maschile e lo rendono più denso : “Sperma e Potenza” [ 1 ].
In prima battuta : ho ricordato che era l'ossessione del lercio poliziotto protagonista del romanzo omonimo di Irvine Welsh ( gran pezzo ... seguirà mia recensione ignorante ).
In seconda battuta : il Discorso di Valdai - censurato da molti vetero-media occidentali - del Presidente russo V. V. Putin su demografia - identità - salute del Popolo [ 2 → 3 ].
Radice delle comunità umane, ragioni essenziali che persistono nel tempo in cui il Gfg ( il Grande Frullatore Globale ) alza la frequenza d'azione ?
Mero strumento della Politica di Potenza, replica di un Rituale già espresso nella storia comune ?
( giudicate voi ).
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Altro tipo di tela è quella usata per i lavori sopra esposti : carne bianca di ragazza caucasica stanziata a Miami negli Usa, Vany Vicious è una modella alternativa con una pagina faccialibresca abbastanza apprezzata [ 1 ] e siti dedicati [ 2 , 3 , 4 ... ].
( recuperato da facebook )
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Può un astronauta - anche nella modalità Ulisse nel cyberspazio - soffrire di depressione ?
E' quello che ci chiede Luca Oleastri aka Innovari [ 1 ] con la pubblicazione di queste foto nella sua bacheca faccialibresca : [ 2 ].
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Le foto sono tratte dal sito concettuale “Astronaut suicides” [ 3 ] realizzato da Sara Phillips ( art direction ), Neil Dacosta ( fotografia ) e Saskia Thomson ( ritocco ).
Ci sono arrivato tramite la ricerca inversa dell'immagine [ 4 ] che mi ha portato a una pagina-web cult sugli astronauti bizzarri [ 5 ] dove ho trovato la foto e il link al sito ispirato dalla rinuncia degli Usa ad elaborare un programma spaziale di ritorno sulla Luna [ 6 ].
Pertanto il viaggio che avrebbe dovuto porre termine all'annosa discussione complottista - “siamo davvero andati sulla Luna ?” - rimarrà un soggetto per opere di fantascienza.
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Ho già complimentato “Un uomo in cammino” [ 1 ] come uno dei diari migliori della blogosfera in lingua italiana, un flusso in cui le vicissitudini personali sono intrecciate a ragionamenti di ampio respiro, tra escursioni in alta montagna e ballate di tango.
Una caratteristica pregevole è la trasparenza con cui il diarista non solo espone i fatti suoi in maniera intellegibile e discutibile da un'audience, ma pure i ragionamenti sulla gestione dello spazio digitale inteso come palestra di incontri e scontri brevilinei, ma anche un'occasione di crescita individuale e collettiva.
Penso che le riflessioni poste in “Cambiare approccio” [ 2 ] e commenti al seguito possano essere di pubblico interesse, e ne consiglio la lettura.
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Quali programmi sono più rappresentativi della Storia dei videogiochi ?
Beh ...
trattandosi in fondo di un percorso evolutivo a tappe, occorre ponderare che ogni passo in avanti è il frutto del lavoro sedimentato degli sviluppatori precedenti.
Un software di cui tenere conto, è sicuramente “Spacewar!”
( 1962 ) [ 1 , 2 ] il primo arcade in cui due giocatori si affrontavano in tempo reale, gestendo ciascuno un'astronave rappresentata sullo schermo e controllata con un rudimentale joystick, cercando di distruggere quella avversaria con i propri missili. Il programma girava su DEC PDP-1 grazie a schede perforate [ 3 ] e non è stato il primo gioco per computer in assoluto, ma il primo a potere essere interagito simultaneamente e con una periferica per il controllo da esseri umani.
Se leggete con attenzione le prime due schede wiki sopra linkate tra quadre, nella edizione italiana la paternità è sbrigativamente attribuita a un deus ex machina di nome Steve Russell ( che al tempo insegnava matematica al MIT di Boston [ 4 ] ).
La scheda in lingua inglese, più correttamente, rispetta il contributo dato all'assemblaggio del codice - di cui Russell unanimamente scrisse la parte principale - da altri informatici cazzeggiatori nella prestigiosa università ammerigana : a meno di non trovarsi di fronte a un genio assoluto che rasenti il divino, ogni conquista umana è frutto di un lavoro di gruppo, e del processo di conoscenze acquisite nel corso del tempo profondo.
{ il listato riprodotto all'inizio di questo post, è il caricamento delle coordinate delle stelle per lo sfondo del gioco.
Esiste una bella emulazione in linguaggio Java, curata da Norbert Landsteiner sulla base del codice scritto da Barry Silverman, Brian Silverman e Vadim Gerasimov : [ 5 ] }.
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Tra il mucchio da 1 tonnellata di cose che ho tralasciato su questo blog un po' abbandonato a sé, c'è stato l'anniversario dei Peanuts [ 1 ] la celeberrima striscia dei bambini adulti ideata e disegnata dall'ammerigano Charles M. Schulz [ 2 ] di origini kraute [ 3 ] e norvegesi.
Il 2 ottobre del 1950 venne pubblicata la prima striscia giornaliera su 9 quotidiani negli Usa ( questa sopra ) di una serie tradotta in tutto il mondo, che vivrà fino al 13 febbraio 2000 ( 17.897 striscie in totale ).
Uno splendido cucciolo di orso bruno [ 1 ] circolato su facebook ( da un sito-web russo [ 2 ] ).
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Ringrazio vivamente gli utenti faccialibreschi che postano discussioni come questa [ 3 ] perché mi danno l'opportunità ( quasi a gratis, al netto della bolletta di rete domestica ) di risettare periodicamente il mio sguardo lucido su quest'umanità sventrata, ricombinata e riprogrammata ... sull'Homo sintetico del XXI secolo.
Ringrazio le schiumate di rabbia qua sopra, evidente frutto di un'alienazione operata nell'habitat artificioso e “civile”.
Il caso è quello largamente commentato dell'uccisione dell'orsa Daniza in Trentino, provincia a statuto autonomo che si è macchiata di tale infamia.
L'intendere “animale” - in aperta antitesi con Homo - l'essere ucciso dai sicari dell'organismo pubblico preposto, senza nemmeno estendere qualche considerazione di carattere etico sulla vicenda, stigmatizza il distacco dall'ambiente naturale, il totale embed in quello artificiale delle città umane ( dell'unica Grande Metropoli direi ) e il totale embed psichico e procedurale sui binari programmati dal Sistema.
E' la rinuncia non solo alla propria parte biologica - che volenti o nolenti persiste in noi, anche se pesantemente narcotizzata dalla chimica - ma anche all'esecuzione di ragionamenti su questo e una vasta gamma di argomenti pubblici, l'esclusione ( dis- )funzionale di tutto quanto è possibile dall'asettica e artificiosa procedura quotidiana.