Quando s'ha paura a girare per la città ...
Viviamo anni duri e pieni di incertezza - mi ripeto - e prendo spunto dallo sviluppo di un post di Mello sullo sciopero dei tassisti romani che s'è trascinato nella discussione sui servizi pubblici di trasporto in genere e sui diritti (sindacali, dei cittadini, di corporazione).
Per ragionare sul territorio che conosco meglio - quello della mia città - e constatare come non vi siano sostanziali miglioramenti, pur passando da una giunta all'altra (un classico italiano) : d'inverno, quando fa troppo freddo per usare il motorino e magari non si possiede l'automobile, non rimane che un mezzo per tornare a casa, le gambe.
Per le ragazze è oggettivamente pericoloso muoversi per la città non accompagnate, ma gli assessori se ne sbattono i maroni : tanto loro girano con l'auto blu, mica li possono capire 'sti problemi.
Nel furore dialettico, l'utente Mario Pel(l)lacani ha scritto : "Se almeno mettessero le corse notturne a prezzi calmierati e di vero servizio".
Pensiero costruttivo, che si riallaccia al tema sentito della sicurezza a Bologna, capitale d’italia delle violenze alle donne, e per la quale anche il Kofferatone fa il vocione grosso ma alla fine non combina una fava.
Si potrebbe intervenire sulla mobilità notturna, per esempio : molti studenti, studentesse, ed altre tipologie di cittadini mica c’hanno l’auto (che non è obbligatoria, mi pare) e le linee notturne degli autobus descrivono percorsi lunghissimi con frequenze di passaggio pari a un’ora (un’eternità).
Basterebbe lasciare attive quelle 5 - 6 linee principali con frequenze di non più di mezz’ora, magari sostituendo i bestioni rumorosi con i Pollicino e magari finanziare una convenzione coi tassisti per ridurre o azzerare il “notturno” : sarebbero alcuni atti concreti che chi sta in Palazzo d’Accursio ed è lautamente pagato con due o più stipendi avrebbe il dovere di prendere in considerazione.
Ed invece il Kofferatone che ci hanno sbattuto in faccia da Roma, non ci sente : lui si sazia con i titoloni de “la Repubblica” ed è contento così … ma che andassero tutti a farsi (beeeeeeeep).
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"Coi tassisti ci vogliono i pomodori" - post di Mello in Generazioneblog.it