I padroni del mondo
di Luca Oleastri
Quando guardo queste auto statunitensi degli anni '60, visualizzate in questa maniera per le illustrazioni pubblicitarie, capisco che gli americani si sentivano totalmente i padroni del mondo, ma non tanto dei popoli (o non solo) ma della Terra come pianeta. Un sereno orgoglio globale e diffuso, popolare e trasversale alle classi sociali, un potere non isterico ma tangibile e presente, un potere ignorante ma rilassato che faceva sembrare quello della Germania nazista o della antica Roma una barzelletta. Rappresentare una auto in quella maniera, come questa Pontiac Catalina del 1967, arancione, con quelle dimensioni, quel muso, quella carreggiata, e mostrarla utilizzata per andare a giocare a golf e fare quattro chiacchiere insulse, era come andare a fare la spesa con un drago, incuranti del drago. Loro si sentivano talmente tanto così, in quella maniera contagiosa, che facevano sentire anche noi così, seppure fossimo molto diversi e nella periferia del loro impero. Anche se era una assurda illusione, anche se era la totale celebrazione del consumismo più dissennato e aberrante indotta dal sistema industriale, vorrei ancora che qualcuno ci facesse sentire così o che ci sentissimo ancora così noi. Percepisco che io stesso, nella mia vita di tutti i giorni starei veramente meglio, sarei veramente più felice, coccolato ed ammansito da questa illusione di potere sulla realtà diffusa, perchè questo mesto presente in confronto è veramente da straccioni per tutti, anche per i super ricchi.
Luca Oleastri
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( prima pubblicazione dell'articolo su Facebook, venerdì 6 novembre 2015 [ 4 ] ).
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