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di Marco Poli
Mancano pochi giorni alla situazione ufficiale del vertice NATO di Vilnius ( Lituania ) – si terrà l'11 e il 12 luglio [1] – e il burattino cocainomane di Kiev – tale Vladimir Zelenskij ( Владимир Александрович Зеленский ) – per quanto ha combinato finora potrà portare ai colleghi burattini di grado superiore solo lamentele e chiacchiere [2]: la mitologica ''controffensiva di primavera'', finanziata dissennatamente dai governi occidentali a libro-paga dell'Élite apolide, finora non ha prodotto vittorie e conquiste territoriali significative.
Solo il massacro dei soldati kievani, autoctoni oppure importati dall'estero come mercenari ...
che, secondo il sudicio doppio standard usato dal mainstream occidentale, sebbene stipendiati sarebbero ''volontari'', mentre ''mercenari'' è un termine usato dispregiativamente per indicare i soldati del Gruppo Wagner e di altre agenzie private che agiscono nella Piccola Russia in sinergia con il Ministero della Difesa della Federazione Russa.
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Da un anno e mezzo, il burattino mentitore costruito dall'imprenditore e burattinaio locale Igor' Kolomoiskij ( Игорь Валерьевич Коломойский )[3] sta implorando gli USA ( altro fantoccio statale storicamente nelle mani dell'Élite, ma di taglia molto grossa e molto pericoloso ) di invitare la Piccola Russia detta ''Ucraina'' nella struttura bellica sovranazionale e colonialista, iniziativa che stando alla prassi consolidata dello stesso Patto Atlantico sarebbe impossibile :
I requisiti sono politici, economici, militari e legali e includono tra le altre cose un sistema democratico solido e funzionante basato su un’economia di mercato, il rispetto dei diritti umani e dello stato di diritto, un’attitudine di risoluzione pacifica di eventuali conflitti, la capacità e la volontà di contribuire militarmente alle operazioni della NATO e adeguati standard di sicurezza nella gestione delle informazioni d’intelligence.
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E' semplice verificare che la giunta kievana non soddisfa ben tre requisiti su quattro.
Certo : gli ultimi tre anni ci hanno insegnato che può davvero accadere di tutto, ma una sterzata brusca verso il coinvolgimento diretto nella guerra ( che diventerebbe mondiale e potrebbe assumere la forma di una guerra nucleare terminale per il Vecchio Continente ) probabilmente desterebbe e irretirebbe anche le pecore umanoidi occidentali, nonostante la pesante anestesia di massa iniettata dai mezzi di comunicazione prettamente totalitari ( stampa, televisione ... ) nelle fisiologie erbivore e castrate chiuse nel recinto dell'allevamento zootecnico.
Potrebbe assistere, insomma, ad un inconsueto sussulto di vitalità in popolazioni passivizzate fin quasi a reprimere il naturale istinto di conservazione.
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Forse sono ottimista, che ne dite ?
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